Anche quest’anno, a causa della crisi finanziaria ed economica, per molti contribuenti soggetti agli studi di settore non sarà facile rispettare i criteri di congruità previsti da tale strumento; nel 2009, infatti, specie per i liberi professionisti, lavoratori autonomi, e le piccole imprese esportatrici, i ricavi sono nuovamente scesi ed i profitti o i compensi si sono ulteriormente ridotti. Anche per quest’anno il Fisco, in virtù di questa situazione, ha comunque deciso di mettere a punto per il 2010, a valere sull’esercizio 2009, lo strumento dello studio di settore con i correttivi anticrisi per venire incontro alle aziende ed ai lavoratori con partita Iva in apnea a causa delle difficoltà congiunturali. Ebbene, in virtù di questa novità annunciata nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, ma ampiamente attesa ed in linea con le richieste delle Associazioni di categoria, la Cgia di Mestre ha effettuato uno studio al fine di rilevare quali settori dell’economia e quindi quali aziende abbiano sofferto maggiormente nel 2009 a causa della crisi.
Stati Uniti: avviato il ciclo fiscale per la dichiarazione dei redditi
È cominciata giusto tre giorni fa la prima fase della stagione tributaria americana, un’occasione davvero importante e storica, perché per la prima volta in assoluto i contribuenti statunitensi dovranno confrontarsi con il nuovo testo normativo relativo alla Riforma sanitaria così fortemente voluta dal presidente Obama; ma l’importanza del ciclo non risiede solo in questo fattore. In effetti, i contribuenti che verranno interessati saranno più di 140 milioni, un livello davvero da record; inoltre, nei quadri della dichiarazione dei redditi del 2000 verranno inserite le stime e i numeri relativi al periodo d’imposta 2009, l’anno in cui è scoppiata la terribile crisi globale, un modo per comprendere quanto essa abbia inciso su soggetti come i lavoratori e i pensionati. È soprattutto il primo fattore a fornire spunti ottimistici. I contribuenti a stelle e strisce sono praticamente vicini alla soglia dei 150 milioni, un’indicazione importante che può far comprendere in maniera migliore la capacità della vasta nazione di riprendersi dal punto di vista finanziario.
Tasse: aumenta disoccupazione e pressione fiscale
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento disoccupazionale, a un calo di investimenti e spese, sono le conseguenze della crisi finanziaria globale si stanno ancora facendo sentire. Secondo gli ultimi dati diffusi da Bankitalia, nel 2009 la pressione fiscale è passata dal 42,9 al 43,2%, una pressione fiscale in aumento nonostante la crisi, segno che in Italia la ripresa economica è ancora debole. Nel 2009 la disoccupazione è salita all’8,5%, quasi 300 mila persone sono entrate nella schiera degli “inoccupati”, cioè di coloro che sono disoccupati ma sono troppo scoraggiati per cercare un nuovo lavoro.
Diminuisce il reddito delle famiglie di oltre due punti percentuali in termini reali nella media dello scorso anno, conseguentemente dopo la contrazione dell’1,8% registrata nel 2009, i segnali per i primi mesi del 2010 non mostrano miglioramenti. Ormai il debito delle famiglie ha raggiunto il 60% del reddito disponibile; è un livello ancora basso, rispetto alla media europea, che è il 95%.
Evasione fiscale 2010: indirizzi operativi Entrate
Caccia ai finti enti non commerciali, e controlli più intensi a carico delle imprese di medie dimensioni. Sono questi alcuni degli indirizzi operativi dell’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale per l’anno 2010, che sarà tra l’altro caratterizzata da accertamenti che saranno sempre più mirati non solo su quei contribuenti non congrui ai fini degli studi di settore, ma anche su quelli congrui al fine di verificare, ai fini dell’applicazione dello strumento, la fedeltà dei dati dichiarati. Con la Circolare numero 20/E, emessa dall’Amministrazione finanziaria nella giornata di ieri, venerdì 16 aprile 2010, l’Agenzia delle Entrate invita i propri Uffici ad azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale ancor più mirate puntando non esclusivamente ad un incremento in termini numerici degli accertamenti e dei controlli. Negli indirizzi operativi vengono inoltre indicate come strategiche, come accennato, le attività finalizzate a dare la caccia ai finti enti non commerciali, ma anche i controlli a carico dei professionisti che aumenteranno anche avvalendosi delle indagini finanziarie.
Bonus gasolio anche per le aree montane non metanizzate
La residenza nelle zone cosiddette “non metanizzate” di quei Comuni che appartengono all’area climatica E (tra cui figurano moltissime città del Nord, come ad esempio Aosta, Bergamo, Brescia e Bologna, ma vi sono inclusi anche i comuni dell’Aquila, Enna e Campobasso) consente di beneficiare di una riduzione di prezzo sui combustibili che vengono utilizzati: si tratta, per la precisione di quelle città che hanno il permesso di accendere il riscaldamento per 14 ore al giorno fino al 15 aprile. Questa specifica agevolazione fiscale è stata introdotta dalla legge 448 del 1998 (“Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo”), la quale parla espressamente di porzioni edificate di comuni che si trovano al di fuori del centro abitato, senza escludere le case sparse. Il beneficio in questione è stato poi ampliato nel 2002 dalla legge Finanziaria di quell’anno, includendo anche le aree che non sono metanizzate, ma ricomprese nel centro abitato. Con le disposizioni di legge attuali, invece, questo tipo di sconto viene ad essere applicato, nello specifico, ai territori del Comune che si trovano al di fuori del centro abitato, mentre l’agevolazione non è valida per quelle aree che sono interne al centro, per intenderci, quelle in cui ha sede il Municipio.
Evasione fiscale: Lodi, Entrate scopre giro false fatture
A Lodi la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha scoperto un giro di false fatturazioni che, a fronte di un imponibile sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) contestato per ben 5,2 milioni di euro, ha portato al recupero di ben un milione di euro di imposta. A darne notizia è la Direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle Entrate, svelando che in questo giro erano coinvolte tre imprese lodigiane del comparto del trasporto che effettuavano la registrazione di fatture inesistenti, applicavano la detrazione fittizia ed indebita dell’imposta sul valore aggiunto, e provvedevano a distribuire il conseguente ed altrettanto indebito guadagno ai rispettivi soci attraverso degli accrediti bancari. Al fine di scoprire questo giro di false fatture gli “007” del Fisco hanno avviato un’indagine molto impegnativa in quanto da un lato i bilanci delle società coinvolte sembravano a livello formale ineccepibili, ma dall’altro poi a seguito di uno studio minuzioso è stato scoperto il giro delle false fatturazioni.
Ecofin: tassa europea sulle banche
Una tassa “ex ante” sulle transazioni finanziarie delle banche. E’ in questo momento allo studio dell’Ecofin informale che si apre oggi a Madrid. Anche se non si conoscono i dettagli della predisposizione di una tassa ex ante sulle transazioni finanziarie, sembra l’Ecofin stia pensando a un prelievo più forte sulle banche finanziarie ed uno ridotto su quelle commerciali. Il vertice dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali dell’Eurozona sarà il punto di svolta dopo mesi di discussione sull’exit strategy.
L’Ecofin si pone come principale obiettivo il rafforzamento della sorveglianza delle divergenze tra Stati membri e la tassa bancaria è al centro delle discussioni degli stati membri. Venti Stati membri hanno in corso una procedura di infrazione legata ai deficit di bilancio ed è necessario fermare questa tendenza.
Cinema: nuove disposizioni del Mibac per gli incentivi fiscali
Sono due i decreti del Mibac (il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) che hanno chiarito alcuni aspetti fiscali relativi al cinema italiano: per la precisione, questi due testi normativi hanno messo in luce le istruzioni del dicastero circa il bonus per gli investimenti da destinare alla proiezione digitale e alle attività di produzione e distribuzione delle opere cinematografiche. Tra l’altro, già nella Finanziaria del 2008 erano contenute alcune disposizioni in questo senso. Il primo decreto è quello che si riferisce all’agevolazione tributaria di cui possono usufruire le imprese cinematografiche che sono soggette a tassazione in Italia; in questo specifico caso, il credito d’imposta è pari al 30% degli investimenti totali per le varie apparecchiature e la formazione del personale. Il credito viene però concesso solamente se i lavori che vengono portati a termine riguardano opere di interesse culturale, film realizzati con poche risorse finanziarie e lungometraggi stranieri.
Cessioni immobiliari: novità sul contenzioso fiscale
L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, 14 aprile 2010, ha emesso una importante circolare, la numero 18/E, con la quale vengono indicate agli uffici le linee operative in merito al contenzioso, anche per il passato, delle liti tributarie in materia di operazioni di cessione immobiliare nel caso in cui l’unico elemento a disposizione sia stato solamente lo scarto tra il prezzo dichiarato ed il valore normale. A tal fine, quindi, l’Agenzia delle Entrate, in materia di accertamento su reddito di imprese e di imposta sul valore aggiunto (Iva) per vendite di beni immobili, ha di conseguenza messo in evidenza come gli Uffici del Fisco debbano valutare l’abbandono del contenzioso, e quindi della lite tributaria, se l’unico elemento a disposizione del Fisco per l’accertamento sia quello sopra descritto.
Tassa sull’eutanasia? In Svizzera ci pensano sul serio
Dal Parlamento svizzero di Zurigo è giunta una proposta fiscale che ha scosso enormemente le coscienze: è stata infatti approvata una mozione per l’introduzione di una nuova tassa da applicare a quegli stranieri che giungono nella città elvetica per usufruire del suicidio assistito, un’imposta già ribattezzata come “tassa sull’eutanasia”. Le polemiche sono sorte in maniera immediata, anche perché, secondo molte persone si tratterebbe di una proposta in aperto contrasto col diritto federale della Svizzera. L’iniziativa è stata adottata da un partito svizzero, l’Unione Democratica di Centro, ma, come ha spiegato il leader Christoph Blocher, l’intento non è quello di fornire sostegno economico con una nuova entrata tributaria, bensì quello di scoraggiare i cosiddetti “turisti della morte”. Il paese elvetico viene in effetti scelto da gran parte dei malati gravi che decidono di far uso dell’eutanasia, visto che viene offerta una assistenza piuttosto dignitosa dopo aver pagato le somme di denaro necessarie. Tra l’altro, solo pochi mesi fa, un altro schieramento politico della nazione rossocrociata, l’Udf, aveva reso valida una iniziativa secondo cui il suicidio assistito doveva essere vietato a chi risiedeva nel cantone da meno di un anno; ora si aggiunge questa tassa per gli stranieri, la quale provocherà senz’altro nuove tensioni.
Prodotti soggetti ad accisa: le Dogane fanno chiarezza
Era necessario fare un po’ di chiarezza in merito alle novità introdotte dal Decreto legislativo 48 del 2010, vale a dire il testo che ha dato attuazione alla direttiva comunitaria 118 del 2008 relativa alla libera circolazione di quei prodotti che sono soggetti ad accisa: la nota del 9 aprile dell’Agenzia delle Dogane ha proprio messo in luce alcune importanti precisazioni circa il ruolo che viene assunto dai soggetti obbligati. Anzitutto, il documento delle Dogane sottolinea che gli operatori che hanno provveduto a registrarsi alla data del 1° aprile (si tratta del giorno in cui il decreto ha assunto definitivamente efficacia) possono svolgere la loro attività in qualità di destinatari autorizzati, mentre quei soggetti che hanno richiesto l’apposita qualifica di destinatario registrato, l’immatricolazione avverrà seguendo il medesimo percorso che viene adottato per quel che concerne gli operatori professionali. I prodotti in regime sospensivo circa l’accisa verranno consegnati nel momento in cui saranno soddisfatti i requisiti appena citati.
Marcegaglia: tagliare tasse a imprese e lavoratori
Tagliare la spesa pubblica improduttiva, così Emma Marcegaglia, parlando a margine delle 65esima assemblea di Confindustria, esprime il suo accordo con l’idea del Governo che una riforma fiscale complessiva possa essere fatta in tre anni, ma aggiunge:
pensiamo che il taglio delle tasse alle imprese e ai lavoratori vada fatto prima, vada anticipato. L’idea è soprattutto di tagliare la spesa pubblica improduttiva. Dobbiamo portare avanti una proposta comune, perchè aiutare le imprese e i lavoratori credo che sia un comune interesse.
Emilia-Romagna: Comuni Brescello e Castenaso diventano caccia-evasori
Sono quelli di Brescello e Castenaso, in ordine di tempo, gli ultimi due Comuni della Regione Emilia-Romagna che sono diventati “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dopo che i due Comuni citati hanno siglato il protocollo d’intesa che nei mesi scorsi, al fine di combattere l’evazione fiscale, hanno sottoscritto da un lato l’Amministrazione finanziaria, e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. E così, alla data di ieri, martedì 13 aprile 2010, i Comuni caccia-evasori nella Regione Emilia-Romagna sono aumentati di due unità salendo a quota 185: di questi, 31 si trovano in Provincia di Modena, 25 in Provincia di Piacenza, 24 in Provincia di Reggio Emilia, 22 in Provincia di Forlì-Cesena, sempre 22 in Provincia di Bologna. Agli ultimi posti della classifica dei Comuni caccia-evasori, in accordo con quanto ha reso noto la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna ci sono per il momento la Provincia di Ferrara con 18 Comuni, Ravenna e Parma 17 e la Provincia di Rimini, fanalino di coda, con soli 9 Comuni.
Entrate del Veneto: rinnovato il protocollo per Irap e Irpef
La firma del protocollo d’intesa che ha avuto luogo nei giorni scorsi e che ha coinvolto l’Agenzia delle Entrate e la Regione Veneto ha assunto contorni molto importanti dal punto di vista della gestione in maniera congiunta dei principali tributi: in effetti, la convenzione tra le due parti in questione è stata sostanzialmente rinnovata per quel che concerne l’applicazione e la gestione dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive e dell’addizionale regionale all’Irpef. Di cosa si tratta per la precisione? L’accordo che stiamo esaminando prevede che l’amministrazione finanziaria presente nel territorio veneto curi nei minimi particolari e per conto della stessa Regione, tutte le fasi dell’assistenza e delle informazioni da fornire ai contribuenti in merito agli adempimenti fiscali che sono necessari per compilare correttamente le dichiarazioni dei redditi e per il relativo pagamento delle due imposte citate in precedenza.