La Fipe-Confcommercio chiede una proroga per la Tares

 L’allarme lanciato dalla Fipe-Confcommercio (si tratta della Federazione Italiana Pubblici Esercizi) in merito alla Tares va tenuto in debita considerazione: la nuova tassa sui rifiuti e i servizi non convince affatto l’associazione, in particolare la polemica riguarda l’aumento vertiginoso dell’imposizione fiscale, qualcosa che è considerato inaccettabile per un settore che nel 2010 e nel 2011 ha fatto registrare un saldo negativo di quattordicimila imprese (sono state più numerose le chiusure che le aperture).

L’aumento dell’Imu per i capannoni industriali

 L’Imposta Municipale Unica fornisce sempre una serie incredibile di spunti, la maggior parte dei quali polemici: dopo che è stato preparato tutto per il bollettino postale, ora bisogna fare i conti con gli ultimi dati che sono stati resi noti dalla Cgia di Mestre. Nel dettaglio, l’associazione veneta ha lanciato l’allarme sul costo della tassa per quel che concerne i capannoni industriali, dato che gli imprenditori dovranno sostenere una spesa superiore di 154,4 punti percentuali rispetto a quella necessaria per l’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili, il tributo che ha preceduto l’Imu nel suo funzionamento).

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Ancora due giorni per la scadenza relativa all’imposta di registro

 Con il mese di dicembre che comincia oggi, si presenta immediatamente una scadenza fiscale piuttosto importante: fra due giorni esatti, infatti, tutti quei soggetti che sono titolari di contratti di locazione e di affitto hanno l’obbligo di pagare l’imposta di registro che riguarda i contratti nuovi o che sono stati rinnovati in maniera tacita, il tutto con decorrenza a partire dal 1° novembre scorso. Sempre in ambito immobiliare, pochi giorni si è ricordato come affrontare la scadenza della cedolare secca. In questo caso, i contribuenti coinvolti possono utilizzare il modello F23, con la consueta scelta che ricade sugli istituti di credito, sulle agenzie postali oppure sugli agenti incaricati della riscossione tributaria.

La detrazione per le riparazioni dei veicoli dei disabili

 È ovvio e scontato che anche le autovetture che sono state acquisite da soggetti disabili, dunque con tutte le agevolazioni previste, abbiano bisogno di alcune riparazioni: queste ultime comportano delle spese, ma qual è il trattamento fiscale a cui fare riferimento? Più precisamente, bisogna capire se quanto speso in carrozzeria o dall’elettrauto è detraibile dalla dichiarazione dei redditi. Andiamo per ordine. Dopo aver ricordato che questi veicoli possono beneficiare del contrassegno invalidi europeo di recente introduzione, bisogna identificare i disabili in questione.