Tra le tante novità che sono state introdotte nella cosiddetta “delega fiscale”, approvata la scorsa settimana alla Camera, figura sicuramente la revisione di una buona parte del sistema fiscale: in particolare, si è deciso di chiarire in maniera adeguata il significato dell’autonoma organizzazione, in modo da capire quando si può assoggettare un ente all’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Non si tratta di un intervento di poco conto, anzi è stata proprio questa definizione a complicare parecchio la vita ai contribuenti, dato che non sono stati mai ben compresi i veri confini applicativi dell’imposta, soprattutto quando si è avuto a che fare con gli imprenditori e i professionisti.
La stretta fiscale sui redditi agrari
Forse il termine “stangata” non è appropriato, fatto sta che le misure previste dalla recente legge di Stabilità per quel che riguarda il settore agricolo rappresentano una sorta di giro di vite: quale stretta fiscale è stata prevista in questo caso? La rivalutazione dei redditi agrari (+15% per la precisione) servirà per determinare le imposte sui redditi che si riferiscono a quest’anno, al 2013 e al 2014; soltanto quei coltivatori diretti e quegli imprenditori agricoli di tipo professionale che possono vantare una iscrizione nella previdenza agricola avranno la possibilità di fruire di uno sconto, vale a dire una rivalutazione pari a cinque punti percentuali.
Commissioni tributarie: aumentano le comunicazioni Pec
Sono ora tredici le regioni italiane in cui gli uffici di segreteria delle Commissioni Tributarie hanno la possibilità di comunicare attraverso la celebre Posta Elettronica Certificata (meglio nota con l’acronimo Pec). Un apposito decreto del Tesoro che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale di recente ha messo in luce la novità in questione, facendo intuire come la data spartiacque in questione sia il prossimo 18 ottobre, tra cinque giorni esatti. Nel dettaglio, anche la Campania, la Liguria, le Marche, il Molise, il Piemonte, la Toscana e la Valle d’Aosta potranno beneficiare di tale utilizzo, aggiungendosi agli altri enti che sono attivi in questo senso dallo scorso mese di maggio (si tratta di Friuli e Umbria) e da luglio (Lombardia, Sardegna, Sicilia e Veneto per la precisione).
Come comportarsi con la rivalutazione delle aree fabbricabili
La risoluzione 94/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha focalizzato la propria attenzione sulle aree fabbricabili: nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate ha voluto precisare con questo documento come bisogna comportarsi quando si ha a che fare con la rivalutazione delle aree in questione, visto che c’è stata una proroga di dieci anni per quel che concerne l’edificazione in tale ambito, come previsto dal recente Decreto Milleproroghe (riscossione locale: la nuova versione del Milleproroghe). La circolare in questione si è resa necessaria alla luce di una istanza di una società.
I motivi dell’alleanza fiscale tra Italia e Germania
Sono passati nove giorni da quando l’incontro si è concluso, ma è necessario un approfondimento per capire che cosa ci riserverà questa collaborazione strategiche: gli scorsi 1° e 2 ottobre, infatti, la città di Monaco di Baviera in Germania ha ospitato il meeting tra due rappresentanti della nostra amministrazione finanziaria, vale a dire Marco Di Capua (direttore vicario) e Giovanni Achille Sanzò (numero uno della Direzione Regionale del Veneto), e il segretario di Stato per le Finanze locali, Franz Joseph Pschierer. Qual è stato l’obiettivo di questo contatto tra il nostro paese e quello tedesco?
Roma: l’evasione fiscale della Stazione Termini
Il treno degli evasori e dei lavoratori irregolari non è riuscito a ripartire dalla Stazione Termini di Roma: il principale hub ferroviario della Capitale è stato infatti interessato nel corso della giornata di ieri da moltissimi controlli da parte dei vigili urbani, in modo da accertare l’attività dei negozi presenti all’interno della stazione stessa. Le multe sono fioccate come neve e i motivi, sembra quasi scontato aggiungerlo, sono sempre gli stessi. In effetti, anche in questo caso sono stati riscontrati numerose situazioni di lavoro in nero, di contratti non regolari e di evasione del Fisco.
Tares, la nuova tassa su rifiuti e servizi
Il decreto 201 del 2011 ha introdotto un riordino piuttosto preciso del sistema fiscale di tipo municipale: in pratica, dal prossimo 1° gennaio non vi saranno più i prelievi per la gestione dei rifiuti urbani, sia quelli che hanno natura patrimoniale che quelli di natura tributaria. Questo vuol dire che la soppressione andrà a riguardare anche l’addizionale per l’integrazione dei bilanci dei comuni di assistenza. In aggiunta, nascerà una imposta nuova di zecca, la Tares. Di cosa si tratta esattamente? La sigla in questione deve essere specificata per non commettere errori di interpretazione.
Corrispettivi grande distribuzione: la scadenza del 15 ottobre
L’Imposta sul Valore Aggiunto è la grande protagonista della scadenza fiscale prevista per il prossimo 15 ottobre, tra una settimana esatta: oltre alle operazioni relative allo spesometro, infatti, la nostra amministrazione finanziaria ha scelto tale data per l’adempimento delle trasmissione dei corrispettivi Igd. Con quest’ultima sigla si identificano di solito le imprese che sono attive nell’ambito della grande distribuzione, le quali sono chiamate a rendere noti i corrispettivi per tutte le operazioni poste in essere nel corso del mese di settembre. La trasmissione a cui si sta facendo riferimento, inoltre, può avvenire in tre modi distinti.
Il successo della tassa di soggiorno a Bellagio
Finora si è parlato della tassa di soggiorno sempre e soltanto in termini negativi, con i comuni e gli albergatori molto diffidenti e critici nei confronti dell’imposta in questione: c’è però la classica eccezione che conferma la regola e in questo caso si tratta di quella del comune di Bellagio, in provincia di Como. Il municipio lombardo, infatti, è uno dei più rinomati luoghi di villeggiatura del nostro paese e deve la sua fama alla posizione geografica, la quale è davvero pittoresca, con le Alpi in bella vista e una ramificazione del Lago di Como ad attrarre moltissimi turisti.
Scadenze fiscali: le ritenute sui depositi bancari
Il prossimo 15 ottobre, quindi tra nove giorni esatti, le ritenute sugli interessi derivanti da depositi bancari a risparmio saranno le protagoniste assolute di una delle principali scadenze fiscali di questo mese: come è noto, il Decreto Salva Italia ha introdotto una nuova tassa sui conti correnti, più precisamente nel caso della data in questione bisogna fare riferimento al pagamento della seconda rata di acconto su diverse ritenute. L’elenco in questione è composto essenzialmente dagli interessi, dai premi e dagli altri frutti che sono corrisposti sui depositi e sui conti stessi.
La Fiba Cisl preme per la Tobin Tax in Italia
L’appello della Fiba Cisl (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi) è stato chiaro e inequivocabile: il sindacato in questione, infatti, si è rivolto al governo affinché segua l’esempio di molti paesi europei nell’adottare la tassa sulle transazioni finanziarie, meglio nota a livello internazionale come Tobin Tax. Esiste una cooperazione rafforzata a cui si può aderire in questo caso e il nostro paese può farlo benissimo. La stessa Fiba Cisl sta portando avanti questo sostegno da diverso tempo, cercando di riformare in maniera profonda i mercati finanziari e le regole del loro funzionamento.
Evasione fiscale ancora alle stelle
Nonostante dopo il blitz di Cortina sembrava che la situazione fosse destinata a cambiare definitivamente, a distanza di un lasso di tempo considerevole il Bel Paese mantiene il primato di evasione fiscale, con particolare riferimento al sud ed alle isole.
Qualcuno però ci aveva avvertito; se non si agevola la messa in regola delle attività sul suolo italiano, perchè gli imprenditori (ed i cittadini) dovrebbero pagare tutte queste tasse? Che benefici hanno gli italiani a lavorare “alla luce del sole”? Praticamente nessuno, anzi.
Vendita fuochi d’artificio: l’applicazione dell’Iva al 10%
Quale tipo di aliquota Iva occorre applicare quando si ha a che fare con la vendita di fuochi d’artificio? Nello specifico, il caso appena menzionato si riferisce alla realizzazione di spettacoli pirotecnici, i quali sono molto comuni soprattutto in occasione di festività o ricorrenze. La possibilità di sfruttare l’aliquota ridotta dell’Imposta sul Valore Aggiunto, vale a dire quella pari al 10%, si concretizza nel momento in cui si rispettano i dettami del consueto Decreto Iva, ovvero il Dpr 633 del 1972: in effetti, il numero 119 della tabella A (parte III) di tale testo normativo prevede espressamente che il beneficio tributario in questione venga messo a disposizione dei contratti di scrittura che sono connessi con gli spettacoli teatrali.
Tributi Italia deruba comuni
Tributi Italia si occupa di gestire la riscossione di tributi sul territorio per poi girare gli introiti ai comuni di competenza. Ici, Tarsu, Rosap ed altre tasse passavano dalla società di Giuseppe Saggese prima di finire nelle casse dei comuni, ma a quanto pare era usanza trattenere cospicue somme per poi essere girare sui conti personali di Saggese.