In Parlamento la relazione sui paradisi fiscali

Elio Lannutti, senatore dell’Italia dei Valori, nonché presidente dell’associazione dei consumatori Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi), si è rivolto direttamente ai Ministeri dell’Economia e a quello dell’Interno per un problema strettamente connesso al Fisco: in effetti, la relazione della commissione di inchiesta relativa all’affaire Fincapital è ora in Parlamento e l’intento è quello di far conoscere il più possibile quali sono le relazioni sospette che si sono create all’interno della Repubblica di San Marino. A quale caso si sta facendo riferimento?

Fincapital non è altro che una società finanziaria su cui si è concentrata l’attenzione dell’Antimafia sanmarinese, visto che la corruzione e le tangenti la facevano da padrona per scongiurare i controlli da parte dei funzionari. In aggiunta, sul Monte Titano era stata avviata una vera e propria pratica illecita in relazione alla sicurezza sul lavoro e al settore edile. È proprio per questo motivo che Lannutti è intervenuto, chiedendo con urgenza diversi interventi e misure efficaci per contrastare il riciclaggio di denaro, i paradisi fiscali e i prestanome. L’obiettivo è quello di capire in che modo il governo Monti faccia cessare questi affari illeciti, visto che le mafie italiane hanno individuato proprio in San Marino il luogo più adatto per sviluppare le loro attività.

La piccola repubblica continua ad essere un paradiso fiscale nonostante i molti impegni presi e le promesse fatte. In effetti, lo scorso mese di aprile il ministro delle Finanze, Pasquale Valentini, aveva fatto chiaramente intendere come l’evasione sarebbe diventata un reato, come anche le dichiarazioni fraudolente e le omissioni tributarie. Il pressing del Fondo Monetario Internazionale è molto forte ed è per questo motivo che si intendono bruciare i tempi, ma le pratiche evidentemente non sono del tutto cessate. In particolare, bisognerà rimboccarsi le maniche soprattutto per quel che riguarda i controlli, finora del tutto assenti.