Come è noto, la partita Iva rappresenta quella sequenza di cifre che identifica un soggetto che svolge un’attività determinante per quel che concerne l’imposizione del fisco: all’interno dell’Unione Europea, questo strumento consente quindi di riconoscere più facilmente un determinato contribuente, in base alla nazione di appartenenza (IT nel caso del nostro paese) e a una sequenza alfanumerica. Ma nel caso si volesse fare a meno di essa, come si può chiudere la partita Iva? Nel caso in cui l’attività sia venuta a cessare, ovviamente la sequenza in questione non ha più ragione di esistere, pertanto si deve presentare una apposita dichiarazione entro trenta giorni dall’ultima operazione che è stata posta in essere in relazione alla liquidazione aziendale. I modelli da sfruttare sono sostanzialmente due, vale a dire l’AA9/8 per quel che concerne le persone fisiche e l’AA7/8 quando si tratta invece di società.
Le modalità che è obbligatorio seguire, poi, sono precise e ben delineate: i documenti a cui si è fatto riferimento in precedenza, infatti, vanno presentanti in diversi modi, direttamente (mediante un documento di riconoscimento), attraverso i servizi postali in un unico esemplare (la spedizione avviene mediante una semplice raccomandata), mediante la modalità elettronica, avvalendosi, nel caso lo si voglia, degli intermediari che sono abilitati a queste funzioni specifiche. Proprio in quest’ultima ipotesi bisogna fare delle precisazioni.
In effetti, il contribuente che sfrutta la collaborazione degli intermediari abilitati per la presentazione dei modelli tributari deve ottenere da tali soggetti una copia della dichiarazione di inizio attività con l’impegno alla trasmissione telematica all’amministrazione finanziaria e una copia che certifichi la ricezione dei dati che sono stati trasmessi (numero partita Iva e indicazione dell’ufficio competente). Infine, in relazione al caso delle società che hanno una partita Iva e che vogliono porre fine all’attività, hanno l’opportunità di svolgere ancora attività non soggette all’imposta barrando la casella P nel modello AA7/8.