A Philadelphia tasse per i blogger

I bogger di Philadelphia iniziano ad impallidire: non hanno preso bene l’inizativa dell’amministrazione cittadina di tassare di 300 dollari annui i blog. Si tratterebbe di una “business privilege licence”, assimilando il blog a una realtà di imprese. Per il momento si tratta solo di una proposta: nel mese di giugno alcuni membri dell’amministrazione municipale hanno sostenuto la proposta nel consiglio cittadino, volta ad applicare a tutte le aziende e agli autori di pagine personali di pagare la tassa perchè “il solo fatto di scegliere di guadagnare del denaro dalla pubblicità, indipendentemente dalla somma generata qualifica il blog d’impresa” hanno sottolineato i sostenitori. La proprosta, sarà approvata o meno dal voto in consiglio, il prossimo mese.

La tassa colpirebbe quindi sia le aziende che tengono un blog, sia i privati che vogliono semplicemente comunicare le loro idee ed esperienze, anche se al momento non ci sono state mobilitazioni più o meno forti, già su blog e forum qualcuno ne inizia a parlare e giudica ingiustificato questo provvedimento, che potrebbe avere l’effetto di limitare l’accesso e l’uso dei servizi del web: lo spazio virtuale creato da Internet può essere assoggettato alle stesse regole delle aziende ubicate in luoghi fisici?

Trecento dollari sarà il prezzo da pagare per chi abita a Philandelphia e desidera continuare a bloggare (ricordiamo inoltre che i ricavi pubblicitari saranno tassati anche a livello locale, oltre ad essere già assoggettati a imposizione federale e statale)? Secondo la logica esposta dall’Agenzia delle entrate della città americana, chi ha un banner pubblicitario significa che ha un guadagno, o che almeno potenzialmente speri di guadagnare. Quindi si tratterebbe di business a tutti gli effetti: anche se esprimiamo le nostre idee, postiamo ricette o video delle gite al mare. Insomma, si rischia di pagare trecento dollari annui e non guadagnarne neanche cinquanta. E voi cosa ne pensate?