Un promessa che non passerà certo in osservata per i contribuenti che pagano le tasse senza cercare passacondotti e altri mezzi per evadere. Una promessa che dovrà necessariamente essere mantenuta e che susciterà sicuramente il contento della popolazione. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, in televisione a Otto e mezzo (La7) ha fatto questa proposta: occorre pensare a un meccanismo premiale, una sorta di encomio per chi è in regola con il fisco e ha sottolineato questa intenzione anche nel corso di un’intervista a Radio 2.
Stiamo pensando di dare qualche forma di premio o di riconoscimento a chi paga regolarmente le imposte o supera indenne i nostri controlli. Credo che sia opportuno pensare a qualche forma premiale, qualche riconoscimento per quei contribuenti che puntualmente pagano tutte le tasse. Oggi interveniamo solo dal lato della deterrenza e della compliance in un sistema basato sull’autotassazione. Quindi credo sia opportuno iniziare a pensare una qualche forma premiale. Gli annunci dei condoni non ostacolano il mio lavoro, ma creano delle aspettative che forse sarebbe bene non creare. Siamo tutti preoccupati non solo io, perché il Paese sta vivendo un periodo di difficoltà da cui deve uscire il più presto possibile, anche perché ha le risorse per farlo. In tema di interessi sul debito pubblico, una giornata come quella di oggi può costare cifre rilevanti che non sono valutabili e siamo tutti preoccupati, non solo io, perché il paese sta vivendo un periodo di difficoltà da cui deve uscire il più presto possibile. Anche perché ha le risorse per farlo.
Ogni anno in Italia abbiamo 120 miliardi di euro di evasione fiscale, 60 miliardi di corruzione e 350 miliardi di economia sommersa, una somma davvero ingente se rapportata al PIL del Paese, che tra l’altro stenta a decollare. Altri 500 miliardi di euro vanno a finire nei paradisi fiscali, sottratti ogni forma di tassazione in Europa.