Stop alla lotta all’evasione connessa ai budget da raggiungere a tutti i costi per ricevere i cosiddetti “premi incentivanti”. Il 20% delle parte fissa della quota incentivante, fissata per il 2016 in 82 milioni, è riservata alla compliance, quella che nella convenzione appena definita è indicata come «Obiettivo 3: migliorare il livello di adempimento spontaneo».
Il “cambia verso” nel rapporto tra Fisco e contribuenti introdotto dal Governo Renzi, dunque, è stato inoltrato nella nuova convenzione tra Mef ed Entrate per il triennio 2016-2018, presentata nei giorni scorsi ai sindacati.
Dei 16,4 milioni atti a incentivare i dipendenti per incrementare la compliance dei contribuenti, almeno 6,56 milioni sono riservati ai dirigenti e ai funzionari che entro il prossimo 31 dicembre dovranno archiviare il 100% delle istanze di adesione alla voluntary disclosure. Gli altri due obiettivi prioritari, almeno stando all’indicatore di incentivazione (2,6 milioni ciascuno) sono: il rapporto tra il numero di provvedimenti emessi ai fini dell’accesso o dell’esclusione alla cooperative compliance e il totale delle istanze di adesione al regime che saranno presentate entro il prossimo 30 agosto, fissato nel 30%; i versamenti spontanei da attività svolte per favorire l’emersione dell’effettiva capacità contributiva di ciascun contribuente, che nelle intenzioni del Mef dovranno assicurare 250 milioni nel 2016. A completare la nuova area strategica della compliance ci sono l’adeguamento spontaneo in dichiarazione agli studi di settore (risultato atteso 2,1 miliardi e incentivazione pari a 1,64 milioni), l’incremento di almeno il 20% delle istanze concluse di ruling internazionale (incentivo di 1,64 milioni).
Alla lotta all’evasione rimane comunque una parte importante (25%) della quota fissa di incentivi, ovvero 20,50 milioni. Di questi il 70% è destinato al risultato più atteso e certamente più ambizioso per il Fisco italiano, cioè gli incassi della lotta all’evasione: quest’anno i dipendenti delle Entrate dovranno battere il record del 2015 e garantire alle casse dell’Erario almeno 15 miliardi.