Il ravvedimento operoso, lo strumento che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti per regolarizzare la propria posizione fiscale e contributiva conviene sempre di più agli italiani. Questa procedura offre infatti la possibilità di risparmiare sulle eventuali sanzioni che il Fisco è tenuto a esigere e evita al cittadino l’arrivo di un vero e proprio accertamento fiscale sulla sua situazione.
A chi conviene il ravvedimento operoso
Con il ravvedimento operoso, infatti, si pagano cifre tanto più basse quanto prima ci si ravvede. Si tratta dunque di una opportunità che può andare a vantaggio soprattutto dei titolari di Partita Iva, che al controllo del nuovo spesometro potrebbero ricevere dall’Agenzia comunicazioni in riferimento a redditi non dichiarati.
Ravvedimento operoso entro 90 giorni
Ecco quindi quali sono i casi in cui ci si può avvalere del ravvedimento operoso per sanare eventuali irregolarità fiscali secondo l’Agenzia delle Entrate, risparmiando sulle sanzioni da versare.
Ravvedimento per errori rilevati dal controllo automatico
Il ravvedimento operoso può essere usato per gli errori che possono rilevati durante il controllo automatico o formale. In questo caso la sanzione applicabile è solo quella per omesso versamento, pari al 30 per cento di ogni importo non versato. In caso di ravvedimento, che varia a seconda del momento in cui avviene lo stesso si paga una cifra minore quanto prima ci si ravvede.
Ravvedimento per errori non rilevati dal controllo automatico
Il ravvedimento può essere anche usato per correggere errori non rilevabili in sede di controllo automatizzato. In questo caso la sanzione è quella prevista per le violazioni relative al contenuto e alla documentazione delle dichiarazioni, per cui il contribuente dovrà pagare 1/9 della sanzione da 250 euro prevista in questi casi, quindi solo 27,78 euro, e quella per omesso versamento, di cui abbiamo parlato sopra.
Ravvedimento per dichiarazione tardiva
Il ravvedimento può essere infine anche usato in caso di dichiarazione tardiva, cioè presentata entro 90 giorni dalla scadenza. In caso di ravvedimento la sanzione viene ridotta a 25 euro (cioè ad 1/10).