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Fisco e contribuenti: sanzioni ravvedimento più care

 A partire dal prossimo mese di febbraio, per “fare pace” con il Fisco i contribuenti, in termini di sanzioni da pagare per sanare la propria posizione, dovranno sborsare un po’ di più. A darne notizia è FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, nel precisare al riguardo come il regime maggiorato, per quel che riguarda le sanzioni, scatterà a partire dal prossimo 1 febbraio 2011 così come previsto nell’ultima “Finanziaria“, ovverosia la Legge di Stabilità. Nel dettaglio, per il ravvedimento, quando ci sono le condizioni per potersene avvalere, dall’1 febbraio prossimo sui pagamenti in ritardo entro trenta giorni la sanzione passa da un dodicesimo di quella massima, pari al 30%, ad un decimo; il che significa che c’è un “rincaro” dal 2,5% al 3%. Aumentano anche le sanzioni da ravvedimento lungo, ovverosia con ritardi oltre i 30 giorni; in tal caso, infatti, la sanzione “rincara” dal 3% al 3,75%.

Quindi, tra pochi giorni pagare le tasse in ritardo, a valere sulle violazioni commesse dall’1 febbraio del 2011, comporterà a carico dei contribuenti l’assunzione di un maggior onere in termini di sanzioni amministrative applicate; ad aumentare è tra l’altro anche la sanzione per le dichiarazioni presentate con ritardo non superiore a novanta giorni; questa passa infatti da un dodicesimo ad un decimo di quella massima, e quindi passa da 21 a 25 euro.

Ma i “rincari”, in accordo con quanto riporta il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, non riguardano solamente il ravvedimento, ma tutti quegli strumenti che permettono di “fare pace” con il Fisco, ovverosia l’accertamento con adesione, l’acquiescenza, la conciliazione giudiziale e la definizione agevolata. In particolare, le sanzioni ridotte vengono aumentate da un quarto ad un terzo nel caso di accertamento con adesione e acquiescenza, mentre per la conciliazione giudiziale si passa da un terzo al 40%. Per l’adesione agli inviti al contraddittorio e ai processi verbali di constatazione, invece, si passa da un ottavo ad un sesto.

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