Quanto dichiari al fisco? Mille euro? Poi in realtà guidi un Mercedes ultimo modello e ti concedi viaggi da sogno tutto l’anno? Abbiamo capito, dichiari una certa cifra e ne consumi il doppio. Devi iniziare a fare attenzione, perchè i controlli del Fisco tramite il «redditometro di massa» colpisce non solo i ricchi ma da qualche tempo anche la classe media.
In Veneto, sono stati scoperti 575 cittadini he esercitavano un tenore di vita superiore del 25 per cento al reddito dichiarato allo Stato per pagare le tasse. Infatti é proprio questo lo scarto che fa scattare l’accertamento: una differenza del 25% tra quanto dichiarato e i consumi. Il fine é accertare la parte di reddito non dichiarata e procedere al recupero di quanto non pagato attraverso un’attenta selezione dei soggetti da sottoporre a controllo.
Il presidente della commissione bicamerale che vigila sull’anagrafe tributaria Maurizio Leo (Pdl) ha chiarito che le varie banche dati dello Stato già conoscono molto del patrimonio degli italiani: auto, immobili, spese di lusso:
I riscontri che fa l’Agenzia delle Entrate su quel settore danno risultati positivi – afferma Leo – i contribuenti in quel caso devono ‘star zitti’: quando dichiarano 10.000 euro e poi hanno auto di lusso c’è poco da fare: devono pagare e basta.
La manovra, che ha conosciuto proprio quest’anno un’impennata dei controlli e colpisce le persone fisiche, non le imprese e le partite Iva.
Con il redditometro c’è poco da scappare – commenta Dante Carolo, presidente dei commercialisti dell’associazione Tre Venezie – Se possiedi una Ferrari e dichiari ventimila euro l’anno o dimostri che hai vinto al lotto oppure non c’è scampo. Gli strumenti per dimostrare che non si è evaso il Fisco ci sono, bisogna dirlo. Così come l’Agenzia delle Entrate possiede gli strumenti per verificare le società e le partite iva. In questo momento, tuttavia, cè una maggiore pressione verso questo tipo di accertamento.