Se non si rientra nella categoria degli “evasori” del canone RAI si deve necessariamente far riferimento alle normative sull’esonero dalla tassa di possesso, nel quale si spera di rientrare per evitare di pagare l’odiata tassa. Se i motivi per non voler pagare il canone possono essere migliaia, le caratteristiche per avere l’esonero ed evitare di diventare degli evasori fiscali sono ben poche e molto restrittive.
Innanzitutto l’esenzione è valida solo per i soggetti che hanno compiuto 75 anni di età entro il limite stabilito (che per il 2012 è il 31-01-2012); questi poi non devono convivere con soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio, ed infine devono necessariamente possedere un reddito che, insieme a quello del proprio coniuge, non sia superiore complessivamente ad euro 516.46 per tredici mensilità (6713.98 euro all’anno), come riporta esattamente il sito ufficiale degli Abbonati RAI.
Mentre i primi due requisiti sono abbastanza chiari, sul terzo occorre spendere qualche parola in più: per reddito, così come riporta il sito, si intende la somma del reddito imponibile, dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta a titolo di imposta, delle retribuzioni corrisposte da enti e dei redditi di fonte estera non tassati in Italia.
La domanda, disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, va’ presentata direttamente sul sito oppure negli uffici locali presenti sul territorio, oltre che nelle sedi regionali della RAI.
In conclusione, anche se vi sono effettivamente delle persone che rispondono a queste caratteristiche e quindi sono candidate a richiedere l’esenzione del canone, c’è da dire che a poter beneficiare di questo sono la parte più povera dei pensionati italiani che probabilmente non avrebbero neanche i soldi per comprarla la televisione. Per il resto della popolazione soggetta al pagamento della tassa non resta che seguire la procedura standard di disdetta che comincia con l’eliminazione dell’apparecchio televisivo dalla propria abitazione.