Per reperire nuove risorse sempre su base locale il governo Monti punterà sull’introduzione del nuovo tributo rifiuti e servizi (Res) che avrebbe il compito di sostituire Tarsu e Tia e colpire tutti i proprietari relativamente al servizio di raccolta dei rifiuti. Il Dlgs correttivo varato dal Consiglio dei ministri del 24 ottobre scorso prevede un’aliquota di partenza del 2 per mille che porterebbe nelle casse dello stato, grazie a questa nuova imposta, un miliardo di euro in più a disposizione dei comuni. Dopo una storia di confusione sulla natura delle imposte sui rifiuti è prevista la loro sostituzione con una unica tassa che dovrebbe portare, a detta di chi l’ha concepita, un semplificazione normativa. TARSU e TIA saranno quindi sostituite dalla RES (Tributo sui Rifiuti e Servizi) la quale rappresenterà la nuova tassa comunale in questo ambito.
Il nuovo tributo comunale entrerà in vigore dal 2013 e comprenderà, oltre alla tassa ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, anche una quota per la sicurezza, l’illuminazione e la gestione delle strade (manutenzione, pulizia) e sarà applicata alle abitazioni appartenenti alle categorie da A1 a A9 o iscrivibili in catasto. Si tratterà di una imposta proporzionale alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotte per unità di superficie. I contribuenti dovranno presentare una dichiarazione iniziale entro il 30 aprile dell’anno successivo all’inizio della occupazione dell’immobile, la riscossione sarà poi gestita agli enti comunali. Anche se questo aspetto é ancora da definire: dovrebbero essere previste agevolazioni ed esenzioni in base al reddito e all’eventuale sovrapposizione con altri tributi (Ici e Imu).
Con questi nuovi provvedimenti e con un rinnovato esecutivo, Monti si augura nel prossimo futuro di dare all’opinione pubblica a una sensazione di maggiore fiducia e di riconciliazione nazionale senza tralasciare gli impegni internazionali, ha infatti già preso contatti con il cancelliere Angela Merkel e col presidente francese Nicolas Sarkozy per abbozzare un rilancio dell’alleanza con l’Europa.
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