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Rientro dei “cervelli”: ancora sei giorni per presentare la domanda

 Sei giorni esatti: i cosiddetti “cervelli” che sono rientrati nel nostro paese devono infatti prestare la massima attenzione alla data del prossimo 29 ottobre, una scadenza fiscale che è stata istituita dalla nostra amministrazione finanziaria proprio per tali soggetti. Di cosa si tratta esattamente? Tutti quei lavoratori dipendenti che possono vantare una assunzione entro lo scorso 29 luglio sono interessati; inoltre, questi stessi contribuenti devono dimostrare il possesso di quei requisiti che sono previsti espressamente dalla Legge 238 del 2010 (“Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia”). Che cosa si chiede ad essi?

L’adempimento che viene richiesto è chiaro ed esplicito, vale a dire la presentazione al proprio datore di lavoro di una richiesta scritta in modo da poter riconoscere in maniera piena e totale i bonus tributari che sono connessi a questo rientro. Il novero include soggetti specifici: anzitutto, questi ultimi devono essere in possesso della cittadinanza dell’Unione Europea e devono essere nati dopo il 1° gennaio 1969, senza dimenticare un fattore fondamentale dal punto di vista lavorativo, ovvero l’assunzione o l’avvio di un’attività imprenditoriale o ancora di un lavoro autonomo nel nostro paese andando a trasferire il domicilio e la residenza entro tre mesi del momento appena menzionato. Tra l’altro, tali dipendenti devono anche essere in possesso di un diploma di laurea e devono aver risieduto in modo continuativo per non meno di ventiquattro mesi in Italia e nell’ultimo biennio con una residenza fuori dal paese d’origine.

I benefici in questione spettano dallo scorso 28 gennaio, cioè da quando il testo normativo di riferimento è stato approvato; la scadenza prevista è invece fissata al 31 dicembre del 2013. L’agevolazione, infine, consiste essenzialmente in un taglio della base imponibile dell’Irpef, in particolare per quel che concerne i redditi dipendenti, imprenditoriali e di lavoro autonomo (nel dettaglio, la riduzione sarà pari all’80% per le donne e al 70% per gli uomini).