In questi ultimi giorni a tenere banco a livello politico è l’apertura del Ministro all’Economia, Giulio Tremonti, alla messa a punto della riforma fiscale. In particolare, l’intento dell’attuale Governo di centrodestra è quello di andare a ridurre le aliquote Irpef da cinque a tre a fronte di una contestuale sforbiciata alle agevolazioni fiscali. Siamo ancora però alle ipotesi, anzi alle parole! E non a caso il presidente della Confapi, Paolo Galassi, nel considerare la riforma fiscale come necessaria, ha colto l’occasione per sottolineare come ora finalmente si debba passare dalle promesse ai fatti. Per il presidente della Confederazione italiana della piccola e media industria privata, infatti, serve con urgenza, quindi in tempi rapidi, che il Governo attui una riforma del Fisco al fine di renderlo più equo e quindi instaurare in tutto e per tutto un nuovo rapporto sia con i cittadini, sia con le imprese.
Secondo quanto si legge in una nota pubblicata sul sito Internet della Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata ritiene che l’abbassamento della pressione fiscale a carico delle PMI verrebbe letto dal mondo imprenditoriale come un chiaro segnale del fatto che l’attuale Governo in carica vuole concretamente favorire nel nostro Paese le politiche per lo sviluppo.
Sulla riforma fiscale annunciata dal Ministro Tremonti serpeggia invece un palese scetticismo tra le opposizioni parlamentari, ma anche da parte della stampa vicina al centrosinistra. Ad esempio, L’Unità in questi giorni ha scritto e messo in risalto come dopo tanto tempo “in disparte” il Ministro all’Economia si sia lasciato andare ad una vera e propria raffica di uscite pubbliche culminate nell’annuncio della sua vera o presunta riforma con le aliquote Irpef da 5 a 3. Solo propaganda in vista della festa della Lega Nord di domenica prossima a Pontida, quando Bossi dovrà dare certezze al suo elettorato? Lo scopriremo presto.