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Rimborsi fiscali 2010 per quasi un milione di contribuenti

 Per l’anno che volge alla conclusione, il Fisco ha erogato rimborsi fiscali a quasi un milione di contribuenti. Il controvalore totale dei rimborsi, in particolare, supera gli undici miliardi di euro a favore di persone fisiche e di imprese nell’ambito dell’impegno, da parte dell’Amministrazione finanziaria, di estinguere il maggior numero di crediti vantati dai contribuenti del nostro Paese. In accordo con quanto riporta Fiscooggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, di questi 11 miliardi di euro e passa di rimborsi fiscali erogati, quasi 7,5 miliardi di euro hanno riguardato i rimborsi sull’imposta sul valore aggiunto (Iva), mentre alle persone fisiche sono stati erogati 1,1 milioni di rimborsi fiscali consistenti in rimborsi sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), ed in quelli rappresentativi dei vari bonus fiscali.

In questa montagna di rimborsi ci sono anche quasi 18 mila rimborsi Iva auto per un controvalore complessivo pari a 106 milioni di euro, ed anche quasi 400 rimborsi di vecchia data, ovverosia quelli ultradecennali che hanno portato nelle casse dei contribuenti 424 milioni di euro complessivi.

In materia di rimborsi fiscali ricordiamo di fare molta ma molta attenzione ai tentativi di truffa consistenti, in particolare, nella ricezione di messaggi di posta elettronica. Il Fisco, infatti, non chiede via e-mail i dati sensibili del contribuente al fine di ricevere il rimborso; in tal caso trattasi in tutto e per tutto di una truffa ragion per cui l’e-mail non solo deve essere cestinata, ma si deve evitare di cliccare su eventuali allegati presenti nel messaggio in quanto potrebbero danneggiare il PC. La gestione di un rimborso fiscale avviene esclusivamente attraverso i sistemi ed i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, sul sito Internet www.agenziaentrate.gov.it, inserendo le proprie credenziali di accesso, oppure recandosi presso un Ufficio fisico del Fisco. La riscossione del rimborso, lo ricordiamo, può avvenire attraverso l’accredito su conto corrente bancario, oppure con l’emissione di un vaglia cambiario.