Rischi domestici: l’assicurazione si paga entro il 31 gennaio

Donne e anziani: sono soprattutto queste due categorie quelle che vengono maggiormente colpite dagli infortuni domestici, un problema di non poco conto nel nostro paese, visto che, tra l’altro, colpisce in maniera indiscriminata. Esiste però, come è noto, una polizza assicurativa, una possibilità ormai decennale che tutela i soggetti compresi tra i 18 e i 65 anni, senza che vi sia alcun vincolo di subordinazione per quel che concerne il lavoro di cura della famiglia e della casa: la scadenza da rispettare in tal senso è quella del 31 gennaio, dunque molto vicina, in modo che si possa effettuare il versamento all’Inail del premio, il quale ammonta a 12,91 euro. Questa stessa polizza, poi, ha una rilevanza particolare anche per quel che concerne l’ambito tributario.

In effetti, la quota appena citata può essere sottoposta a deduzione dal reddito Irpef, dato che rappresenta un contributo previdenziale e assistenziale di tipo obbligatorio. L’obbligo assicurativo risale ormai al 1999, anno in cui è stata introdotta un’apposita legge per coloro che svolgono attività di casalinga a tempo pieno: il novero, invece, non include quei contribuenti che pongono in essere altre attività per le quali è necessaria l’iscrizione a un ente diverso dall’Inail. Quali soggetti bisogna ricomprendere allora?

Anzitutto, i pensionati di età inferiore ai 65 anni, ma anche gli stranieri residenti nel nostro paese, coloro che hanno compiuto diciotto anni e in attesa di prima occupazione, i cassaintegrati e i lavoratori stagionali e temporanei. L’importo, inoltre, va versato per intero, anche nei casi in cui va a coprire i periodi in cui non è stata prestata alcuna attività lavorativa. La polizza assicurativa viene poi a decadere nel momento in cui si compiono i 65 anni di età: i contribuenti e gli iscritti all’ente previdenziale che raggiungono questa soglia nel corso dell’anno, hanno quindi l’obbligo di pagare, ma sono comunque tutelati fino alla fine dello stesso anno.