Quando si parla di Ryanair si pensa immediatamente alla compagnia aerea low cost per eccellenza: eppure, secondo alcuni questa bella favola sarebbe giunta al suo termine, se non altro per le nuove iniziative intraprese dal vettore irlandese. In effetti, nono sono soltanto previsti dei rincari importanti per quel che concerne le tariffe delle tratte, ma è stato annunciato il lancio imminente di due nuove tasse di cui dovranno farsi carico i passeggeri. Non è ancora dato sapere che tipo di imposizione tributaria verrà applicata, ma qualche indiscrezione sta già trapelando in tal senso. Quella che viene definita come “trovata fiscale” dovrebbe seguire molto da vicino il debutto della tassa di due euro relativa a una settimana fa, un tributo che è volto, in particolare, a finanziare i prezzi che vengono sostenuti per le cancellazioni o i ritardi dei voli.
Inoltre, si è già a conoscenza dell’imposta che prevede espressamente dei viaggi senza nessun bambino a bordo e a tariffe maggiorate, soluzione che dovrebbe vedere la luce nel prossimo autunno, più precisamente a ottobre. Le previsioni più gettonate parlano con insistenza di una tassa piuttosto che di un’altra: volendo essere più precisi, i bookmaker hanno assegnato la quota più bassa alla tassa sull’obesità, segno che si potrebbe trattare proprio di questa imposta. Ma non c’è solo questo nei piani del quartier generale dublinese.
Un’altra possibilità molto concreta, infatti, è quella della tassazione sugli alimenti e le bevande che i passeggeri possono portare a bordo delle vetture, e non manca chi ha pensato alle toilette e alla carta igienica a pagamento. Di certo a Ryanair la fantasia in questo campo non manca, come ha dimostrato negli ultimi mesi: ipotizzare, però, misure come la tassa sull’utilizzo delle uscite di emergenza, sulle maschere ad ossigeno, sui sedili e i posti a sedere e sulla navigazione nel sito internet pare francamente un po’ azzardato ed irreale.