San Marino approva il progetto della fatturazione elettronica

Prosegue a gonfie vele il cammino della Repubblica di San Marino verso una maggiore trasparenza e collaborazione in ambito fiscale: gli accordi finanziari raggiunti negli ultimi tempi sono sotto gli occhi di tutti, ma non bisogna dimenticare anche le novità tecnologiche volte a velocizzare l’archiviazione e la conservazione informatica in linea con i dettami dell’Unione Europea. Molto importante, in questo senso, è il progetto relativo alla fatturazione elettronica; l’intera operazione ha preso il via lo scorso mese di giugno, quando i rappresentanti economici e delle associazioni bancarie si sono riuniti per portare a termine il progetto. Si tratta sostanzialmente di un documento redatto dalla Segreteria di Stato alle Finanze approvato dal Congresso: è un documento non modificabile e in formato digitale, del tutto simile a una normale fattura in formato cartaceo. L’obiettivo è quello di rendere più moderni gli uffici e i servizi pubblici. La fatturazione elettronica copre sia la fase di acquisto che quella di vendita, vale a dire fino al momento del pagamento.

 

Tramite l’apporto dell’informatica, si conseguono diversi vantaggi per quel che riguarda il Fisco: possiamo citare, ad esempio, la riduzione dei tempi di archiviazione e dei ritardi amministrativi, una maggiore velocità di controllo delle fatture e una migliore qualità nelle informazioni. A cosa punta dunque San Marino? Le procedure verranno rese più snelle, così come verrà alleggerito l’intero lavoro dell’Ufficio Tributario della Repubblica del Titano. Secondo le stime dello stesso ufficio, tra l’altro, le fatture in entrata sono circa 650.000 ogni anno e la loro gestione manuale non è certamente agevole; le fatture in uscita sono invece 850.000, consegnate all’Ufficio Tributario e poi trasmesse all’Ufficio Iva di Pesaro.

La fattura dematerializzata è una realtà già da molto tempo, cioè da quando l’Ue ha provveduto a pubblicare la direttiva 115 del 2001; in Italia la fatturazione elettronica è divenuta obbligatoria con la Finanziaria 2008, soprattutto nei rapporti economici con le Amministrazione statali.