Il decreto liberalizzazioni che tanto ha suscitato l’ira di certe classi di lavoratori è stato rivisto ulteriormente e scongiura per il momento lo sciopero dei benzinai. Il decreto, approvato ora dal Senato ed in attesa del vaglio della Camera, rivedeva radicalmente la posizione di certe classi di lavoratori come tassisti, farmacisti ed appunto benzinai. Lo sciopero di 10 giorni minacciato dalla Faib Benzinai è stato revocato dopo che l’ennesima revisione ha eliminato o modificato quelle norme che avevano dato il via al malcontento diffuso in tutta Italia. Sembra che il Governo abbia ascoltato la voce dei cittadini lavoratori delle classi di riferimento ed abbia agito nell’interesse di questi, visto che le obiezioni sono scomparse ed anzi la Faib stessa ad esempio si augura che il decreto passi il vaglio alla Camera.
Chi si lamenta ora sono gli istituti di credito; tra le misure ancora contenute nel decreto liberalizzazioni c’è l’eliminazione delle commissioni bancarie su linee di credito, scoperti ed affidamenti. L’ABI non digerisce la situazione attuale e Giuseppe Mussari arriva invece a minacciare apertamente il Governo con una revisione del sistema del credito alle imprese ed alle famiglie nel caso in cui la voce delle banche non sarà ascoltata. Sembra che le norme incluse nel decreto vadano a colpire gli impegni delle banche straniere in Italia e per questo l’intero settore è ora sul piede di guerra.
►DECRETO LIBERALIZZAZIONI PENALIZZA SETTORI DEBOLI?
La cancellazione di tutte le commissioni a favore delle banche è un duro colpo ma il relatore al decreto liberalizzazioni Filippo Bubbico prova a calmare le acque:
il governo non ha voluto cambiare nulla del testo uscito dalla commissione Industria del Senato, ma so della volontà dell’Esecutivo di trovare una soluzione nel decreto legge sulle semplificazioni all’esame della Camera
A guardare bene la situazione è molto anomala; sarebbe la prima volta del Governo contro le banche e visto che non ci sono precedenti e le minacce avanzate sono estremamente gravi (anche se sono passate in secondo piano alla stampa) sarà interessante seguire gli sviluppi della vicenda.