Il mondo delle scommesse sportive deve fare i conti ovviamente anche con il relativo trattamento fiscale ed è proprio in questo senso che è intervenuta l’Agenzia delle Entrate: l’amministrazione finanziaria del nostro paese ha infatti indicati quali sono i codici tributo che devono essere utilizzati, nell’ambito della compilazione del modello F24 Accise, per pagare tutti quegli interessi che sono maturati circa un ritardato canone di concessione e le vincite che non state riscosse. In pratica, come è facilmente intuibile, i contribuenti di riferimento in questo caso sono i titolari di concessione dei giochi pubblici, i quali devono dunque provvedere a regolarizzare la situazione dei rimborsi non richiesti nei termini del regolamento delle stesse scommesse. Tali adempimenti sono fondamentali per scongiurare nel migliore dei modi i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, incrementati soprattutto dalle scommesse effettuate in maniera illegale.
Uno degli obblighi tributari più importanti in questo senso è il versamento di una quota per l’esercizio della raccolta; in questa specifica ipotesi deve essere usato il codice tributo 5152, mentre, in base a quanto emerge dalla risoluzione 41/E pubblicata ieri dalle Entrate, i codici 5124 e 5126 si riferiscono alle somme versate in ritardo e ai loro interessi conseguenti. Come bisogna procedere allora quando si compila il documento fiscale? L’F24 Accise andrà completato mediante l’inserimento dei codici in relazione alle somme che sono indicate nella colonna denominata “importi a debito versati: esiste infatti una sezione apposita per questi adempimenti, vale a dire quella che è dedicata alle accise, ai monopoli e a tutti gli altri versamenti che non sono ammessi in compensazione.
Inoltre, bisogna assolutamente ricordare che la lettera M deve essere inserita nel campo Ente e che il campo denominato Codice Identificativo andrà completato con il codice di concessione indicando l’anno. Nel campo Mese, infine, i codici 1 e 2 identificano il primo o il secondo semestre (codice 5124), mentre per l’altro codice tributo basterà il formato numerico del mese.