Manca poco per usufruire, per l’anno 2016, dello sconto Imu-Tasi. La scadenza per registrare i contratti di comodato alle Entrate è stata fissata al 4 febbraio.
Dopo quella data non sarà più possibile infatti sfruttare l’agevolazione fiscale già dal primo gennaio di quest’anno. La legge di stabilità ha disciplinato il dimezzamento della base imponibile sia dell’Imu che della Tasi per le abitazioni date in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado. In pratica si tratta esclusivamente di genitori e figli e non di fratelli, nipoti o coniugi. Lo sconto si applica tuttavia solo ai comodati con contratti registrati entro il 4 febbraio.
La stessa legge di stabilità ha inoltre previsto come condizione per usufruire della riduzione che il “comodatario” lo adibisca ad abitazione principale, stabilendovi residenza e domicilio, e che il proprietario non possegga altri immobili se non la propria abitazione principale ubicata nello stesso Comune della casa data in comodato. Per altre abitazioni non si intendono in ogni caso, secondo i chiarimenti arrivati nel corso del convegno da parte dal Dipartimento delle Finanze, fabbricati, terreni o garage. Le novità della legge di stabilità sull’Imu riguardano anche gli imbullonati, da quest’anno esenti dall’imposta. L’Agenzia delle Entrate ha diffuso la circolare che rende operativa la norma, chiarendo quali sono gli immobili “a destinazione speciale e particolare” interessati.
Nello specifico, nella nuova stima della rendita catastale di industrie, centrali o stazioni elettriche, non saranno più inclusi le turbine, gli aerogeneratori, i grandi trasformatori, gli altoforni, così come tutti gli impianti che costituiscono le linee produttive dell’unità immobiliare, indipendentemente dalle loro tipologia, rilevanza dimensionale o modalità di connessione. Esclusi anche i pannelli fotovoltaici, ad eccezione di quelli integrati sui tetti e nelle pareti della struttura che non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la copertura o la parete cui sono connessi. Per aggiornare i dati catastali c’è tempo fino al 15 giugno, ultimo giorno per far valere l’esenzione dal primo gennaio di quest’anno.