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Segreto bancario e paradisi fiscali: il caso svizzero

 Il segreto bancario è un segreto professionale che vieta a chi lavora o ha lavorato in una banca di fornire informazioni a terzi. Alcuni pensano che le nazioni che adottano il segreto siano “paradisi fiscali“, ma questo non è necessariamente vero. Tale affermazione potrebbe trovare fondamento quando al segreto bancario si accompagnano normative fiscali volte ad attrarre investimenti stranieri. Ma queste ultime possono esserci senza che vi sia il segreto bancartio. Oggi, infatti, è assai diffuso il ricorso a tutti quei Paesi a regime tributario che hanno all’interno della propria legislazione, regimi fiscali speciali atti ad attrarre nuovi investitori stranieri.

In realtà quindi, il segreto bancario, se non accompagnato da adeguate misure di controllo interne e dalla volontà del sistema bancario di agire nella legalità, può favorire riciclaggio, associazione a delinquere, furto, frode fiscale, estorsione.

Il segreto bancario svizzero poggia su tre principi: il rapporto contrattuale tra il cliente e la banca, il segreto professionale che si deduce in senso lato dagli art. 27 e 28 ZGB e che si basa sul diritto di ciascun individuo alla tutela della propria personalità, e infine la legge federale sulle banche e le casse di risparmio dell’ 8 novembre 1934. Il lavoratore della banca quindi che venga a conoscenza di informazioni confidenziali è obbligato a non divulgarle.

In realtà il segreto bancario non dovrebbe essere di intralcio durante le inchieste, in quanto le banche sono obbligate a rendere pubbliche informazioni relative al cliente. Nel caso una banca sia in possesso di elementi che lascino desumere la provenienza criminosa di valori patrimoniali, è autorizzata a notificare alle autorità competenti elementi di dubbio. Addirrittura in caso di legittimo sospetto è tenuta a presentare immediata denuncia alle autorità contro il riciclaggio. Questo é quello che dovrebbe avvenire, ma in realtà si pensa che alcuni Paesi abusino del segreto bancario e preferiscano “chiudere un occhio” per attirare investimenti stranieri.

Le autorità internazionali sono spesso impegnate a tentare di allentare le leggi che regolano il segreto bancario. Le ultime notizie dalla Svizzera indicano che qualcosa si sta muovendo, forse. Il ministro delle Finanze, Hans Rudolf Merz, in un’intervista al Financial Times, spiega che la rinegoziazione dei numerosi trattati che regolano la tassazione nel paese però non sara’ veloce. Ogni testonecessiterà di un’approvazione individuale del Parlamento e infine soggetto probabilmente a referendum.