La legge di stabilità 2013, ultimo provvedimento legislativo del Governo Monti, proroga il termine degli sfratti per finita locazione al 30 giugno 2013. La novità arriva dal decreto milleproroghe che, a seguito della fine anticipata della legislatura, è confluito nella legge finanziaria di fine anno. Nel provvedimento legislativo si legge che la data potrà essere ulteriormente prorogata di altri sei mesi con un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ molto probabile che, qualsiasi sia il colore del prossimo Governo che si insedierà dopo le elezioni politiche del prossimo febbraio, il termine degli sfratti arriverà al prossimo 31 dicembre 2013.
La situazione finanziaria ed economica è grave ed il provvedimento è stato introdotto grazie alle forti pressioni del Sunia, il Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari, che ha ottenuto lo spostamento dei provvedimenti esecutivi di sfratto a seguito del fallimento del “piano nazionale di edilizia abitativa”. I dati ufficiali diramati dallo stesso Sunia stimano che sono oltre 5 milioni le famiglie in sofferenza per problemi legati a contratti di affitto, sfratti esecutivi e locazioni in generale.
“Non cambia però, la sostanza: il 90 per cento degli sfratti – spiega De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini- ormai sono per morosità incolpevole a causa della crisi, la perdita di potere d’acquisto e il sopravvenire di cassa integrazione e licenziamenti. Una proroga che non preveda anche misure per la morosità è pertanto un misero palliativo che non affronta il nodo del problema”.
La contrazione del credito bancario, la crescente disoccupazione, l’aumento dei prezzi dei beni di consumo, alimentari e non, sono le principali cause della difficoltà economica delle famiglie. Tutto ciò ha creato una crescente divaricazione tra la loro capacità reddituale e i prezzi delle locazioni stesse.
Tra le novità dell’approvata legge di stabilità ci sarà, quindi, anche il provvedimento ottenuto dalla mediazione del Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari che ha l’intento di dare respiro alle famiglie in attesa di una ripresa generale dell’economia nazionale ed europea.