Anche il Fisco dovrebbe mettersi in un certo senso al passo con i tempi, andando ad utilizzare “canali alternativi” come ad esempio i social network, per combattere e contrastare l’evasione fiscale. Questo è quanto, tra l’altro, afferma il presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, sottolineando come nel nostro Paese ci siano società di fatto che da un lato operano illegalmente nel nostro Paese, e dall’altro invece, e comunque, spopolano su Internet. E se molto spesso si parla di evasione dilagante nel settore delle pompe funebri, per Contribuenti.it la situazione è decisamente peggiore quando si tratta di aziende operanti nel settore Internet e del Web marketing. In base ai dati a disposizione dell’Associazione, infatti, sul Web ci sono due siti Internet su tre che si costruiscono da soli!
Per questo secondo Contribuenti.it servono delle strategie nuove per combattere l’evasione fiscale, a partire dal togliere alle imprese non in regola qualsiasi sussidio o incentivo. E per quel che riguarda il Web, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani ha annunciato la promozione del Progetto ADB, quello delle Aziende del Bene che in Rete operano correttamente, e che rispettano i diritti dei consumatori.
Basti pensare, sempre in accordo con i dati in mano all’Associazione, che solo con il dominio .IT ci sono ben 2,2 milioni di siti Internet, ma di questi solamente 800 mila circa risultano essere realizzati alla luce del sole e, quindi, fatturati dalle imprese. Per questo Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, stima che in Italia, in questo settore, l’evasione ammonti a ben 3 miliardi di euro l’anno se si considerano anche i costi di aggiornamento e di manutenzione di cui i siti Internet necessitano. Di conseguenza, non c’è miglior “luogo” dei social network per scovare e stanare i restanti 1,4 milioni di domini .IT che, escludendo chiaramente quelli inattivi, dribblano il Fisco ai danni invece dei Portali onesti.