Anche la detraibilità di quelle spese mediche che vengono sostenute dai familiari del soggetto dichiarante merita un’analisi piuttosto approfondita: vi sono alcune questioni, in particolare, che necessitano di chiarimenti, con un riferimento anzitutto alla compilazione del modello 730 di quest’anno. Anzitutto, bisogna capire se queste spese mediche dei figli a carico possono beneficiare della detrazione da parte di un solo genitore. Nel dettaglio, gli oneri e la loro ripartizione sono descritti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir, il Dpr 917 del 1986 per la precisione), secondo cui la ripartizione a cui si sta facendo riferimento ha senso solo tra i genitori stessi.
Nello specifico, in caso di un onere che viene sostenuto per i familiari a carico, il beneficio fiscale spetta al contribuente a cui è intestato il documento che certifica la spesa avvenuta. Se, al contrario, il documento in questione ha una intestazione che riguarda il figlio a carico dal punto di vista tributario, allora bisogna suddividere le spese tra i due genitori, in base al loro sostenimento. La ripartizione delle spese in misure diverse dal 50% è sempre possibile.
Si può anche verificare il caso di uno dei coniugi che è carico dell’altro sempre dal punto di vista fiscale; in tale situazione, dunque, quello che sostiene il carico stesso può detrarre l’intera spesa che è stata sostenuta, in modo da perfezionare il calcolo finale. Altra casistica da prendere in considerazione è quella di una famiglia in cui una figlia è convivente ma non rappresenta al tempo stesso un carico fiscale; se questa persona provvede a sostenere spese sanitarie e non tutte sono detraibili a causa del basso reddito percepito, sono i genitori che possono farlo. Infine, il secondo comma dell’articolo 15 del Tuir precisa che l’agevolazione tributaria relativa a patologie esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria spetta per quella parte che non trova capienza nell’imposta.
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