Al pari dell’introduzione del modello 730 precompilato, c’è un’altra novità che coinvolge i contribuenti italiani. Si tratta dello Spesometro 2015, la cui scadenza si avvicina.
Anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha dato le informazioni necessarie per rendere chiara la comunicazione annuale del modello e per illustrare quelle che sono le novità in vigore a partire dal 2015.
Quali sono le date di scadenza prestabilite? Esse cambiano in base ai contribuenti.E
10 aprile per chi effettua la liquidazione mensile dell’IVA, 22 aprile per chi effettua la liquidazione trimestrale dell’IVA e il 30 aprile per gli operatori finanziari che hanno l’obbligo della comunicazione degli acquisti di importo maggiore di 3.600 euro pagati con carta di credito oppure bancomat. Da quest’anno anche gli enti pubblici sono obbligati allo Spesometro.
Nel 2014 lo spesometro riguardava solo la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni che erano superiori all’importo di 3.600 euro. A partire da quest’anno il limite minimo non esiste più e sarà necessario comunicare al fisco tutte le fatture, di qualunque importo siano. Per quanto concerne le fatture inferiori a 300 euro (al netto di IVA), è possibile adottare il documento riepilogativo senza dover inserire tutti i dati delle fatture.
Lo Spesometro 2015 non contempla queste operazioni:
- Import & Export
- Cessione di Beni e Prestazione di Servizi effettuate e ricevute da operatori economici con sede, nei Paesi della black list.
- Operazione fuori campo IVA
- Operazione già comunicata al Fisco.
Devono comunicare lo Spesometro 2015 coloro i quali sono possessori di Partita Iva e non hanno deciso di usare il metodo fattura elettronica a partire dal primo gennaio di quest’anno.
È invece esonerato il contribuente del regime dei Minimi, il non residente con stabile organizzazione nel nostro Paese, il curatori fallimentare e il commissario liquidatore. Mentre fino allo scorso anno la Pubblica Amministrazione non era tenuta alla presentazione dello Spesometro, dal 2015 anche Comuni, Province, Regioni, Stato ed Enti locali, hanno l’obbligo di comunicare le operazioni rilevanti ai fini IVA effettuate dal primo gennaio al 31 dicembre 2014, di importo superiore ai 3.000 euro. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile il software che permette la compilazione del modello, che può essere scaricato gratis.