Sono almeno tre giorni che i voucher possono essere sfruttati per la remunerazione del lavoro accessorio di quegli studenti che hanno fino a venticinque anni di età: in questo caso, infatti, bisogna far riferimento alle vacanze scolastiche per le festività del Natale che sono state fissate dal Ministero dell’Istruzione, vale a dire dal 1° dicembre scorso fino al prossimo 10 gennaio (si tratta ovviamente di date convenzionali). Questo vuol dire che tutti coloro che hanno meno di venticinque anni possono cimentarsi in una prestazione di lavoro occasionale nei confronti di qualsiasi tipo di azienda e per ogni settore produttivo, ma sempre nei giorni di vacanza e nei week-end. Ma a quali studenti ci si riferisce di preciso?
In particolare, l’ambito applicativo si rivolge a tutti coloro che sono iscritti in maniera regolare a un corso di studi, senza alcuna distinzione per quel che concerne l’ordine e il grado dell’istituto, ma facendo attenzione alla compatibilità con questi stessi impegni; in effetti, non sono poche le scuole che prevedono la frequenza anche il sabato, ma più che altro l’utilizzo del voucher prende in esame soprattutto le dimensioni dell’arco temporale. Lo studente, inoltre, deve assicurare la sua frequenza alle lezioni, per poi svolgere quando lo desidera la sua prestazione accessoria.
Questi lavori, tra l’altro, non possono superare il limite dei cinquemila euro, ma hanno l’obiettivo di far meglio incontrare la domanda e l’offerta formativa, anche se si sta pur sempre parlando di attività che sono volte a perfezionare l’apprendimento. Una precisazione importante è stata effettuata dalla Legge Finanziaria per il 2010: in effetti, quest’ultimo testo normativo ha distinto in maniera netta e chiara tra quei giovani che sono iscritti alle università da quelli che frequentano ancora la scuola, abolendo di fatto per la prima categoria la limitazione del tempo, ma ricordando che è sempre necessaria la comunicazione preventiva all’Inail prima dell’inizio dell’attività.
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