Ci sono importanti novità per quel che riguarda gli studi di settore 2011, ovverosia quelli da presentare quest’anno a valere sull’anno di imposta 2010. A darne notizia nella giornata di ieri, martedì 28 giugno del 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel far presente come in merito sia stato messo tutto nero su bianco con un’apposita Circolare, la numero 30/E diffusa proprio nella giornata di ieri. In particolare, gli studi da presentare quest’anno, oltre a contenere, così come avvenuto in questi ultimi anni, i cosiddetti correttivi anticrisi, sono caratterizzati anche dall’introduzione di nuovi indicatori che tendono conto sempre di più del luogo dove il contribuente esercita l’attività. Trattasi, nello specifico, di due nuove indici che misurano le retribuzioni a livello locale, e che “pesano” gli importi dei canoni di locazione residenziale.
Nella Circolare viene fatto anche il punto sui correttivi anticrisi, ovverosia su quelli che l’Amministrazione finanziaria dello Stato definisce come i “correttivi salvagente“; sono in tutto quattro e, in sintesi, riguardano il correttivo per la normalità economica legato ad una riduzione del fatturato 2010 rispetto al 2009; il correttivo individuale, quelli specifici per il trasporto merci e per odontoiatri, e quelli per cui s’è riscontrata nell’anno 2010 una riduzione dei margini economici e, di conseguenza, della redditività.
La “moda” degli studi di settore 2011, inoltre, è sempre più orientata alle rilevazioni sul territorio di attività di vendita cosiddette low cost. In merito, per il comparto del commercio al dettaglio, l’Agenzia delle Entrate sottolinea infatti come per i contribuenti nel settore dell’abbigliamento, accessori e calzature, gli studi di settore siano sensibili anche all’influenza ed alla vicinanza di un Factory Outlet center. In questo modo lo spirito degli studi di settore è di conseguenza sempre più orientato verso una vocazione tipicamente federalista. La Circolare numero 30/E diffusa ieri dall’Agenzia delle Entrate si può come al solito andare a visionare e scaricare dal sito Internet www.agenziaentrate.gov.it.
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