L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito ufficiale le bozze di una parte dei modelli degli studi di settore 2013 per il periodo d’imposta 2012. Questi studi sono elaborati basandosi su analisi economiche e tecniche, con l’obiettivo di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente. In parole povere servono ad individuare le relazioni tra le variabili strutturali e contabili delle imprese e dei lavoratori autonomi in base a numerosi elementi.
Gli studi di settore si applicano agli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo che svolgono un’attività per la quale risulta approvato un apposito studio di settore. Alcune categorie sono escluse dall’applicazione degli studi di settore:
- soggetti con inizio dell’attività nel corso del periodo d’imposta;
- coloro che hanno cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta;
- contribuenti con un ammontare di ricavi o compensi dichiarati superiore a 5.164.569 euro;
- soggetti in un periodo di non normale svolgimento dell’attività;
- gli incaricati alle vendite a domicilio;.
Sono 29 i modelli pubblicati, ma come già accennato ne mancano ancora altri con le relative istruzioni. In particolare finora sono stati pubblicati 11 modelli per le manifatture, 15 modelli per il commercio e 3 modelli per i professionisti. Il contribuente risulta congruo agli studi se i ricavi o i compensi dichiarati sono uguali o superiori a quelli stimati dallo studio, tenendo conto degli indicatori di normalità economica e della coerenza comportamentale del contribuente.
Si ha tempo sino al 28 febbraio per comunicare i motivi dello scostamento, utilizzando il software reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il contribuente potrà indicare i motivi per eventuali situazioni di incrongruità o di non coerenza con i dati derivanti dall’applicazione oppure difendersi nelle opportune sedi, dal contraddittorio al contenzioso. La comunicazione potrà essere fatta dal contribuente oppure con l’ausilio di un intermediario abilitato che potrà utilizzare entratel o altri ausili informatici.
1 commento su “Studi di settore 2013”
I commenti sono chiusi.