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I successi estivi del Fisco argentino

 I risultati conseguiti a luglio dall’Administracion Federal de Ingresos Publicos (Afip), l’Agenzia delle Entrate argentina, sono stati a dir poco brillanti: nel mese in questione, infatti, l’ente che è incaricato di imporre le tasse per conto del governo di Buenos Aires è stato capace di totalizzare entrate fiscali per 61,31 miliardi di pesos, con un aumento da record rispetto allo stesso periodo di un anno fa (più di ventotto punti percentuali per la precisione). Le previsioni iniziali non erano state così ottimistiche, anzi si pensava addirittura che il record precedente, quello di maggio (61,02 miliardi di pesos), non fosse ulteriormente superabile.

Il report mensile dell’amministrazione sudamericana è stato più che lampante, ma quali sono i segreti di tale successo? Nello specifico, le casse della nazione possono beneficiare di più di tredici milioni per quel che riguarda la base interannuale. Anche il primo semestre del 2012, comunque, si era messo in mostra per le sue performance positive. L’Afip ha potuto beneficiare, in particolare, dei pagamenti garantiti dai contributi previdenziali e da quelli che si riferiscono al commercio con l’estero, visto che nel primo caso si è sfiorato l’aumento del 31%, mentre nel secondo si sono superati addirittura gli otto miliardi di pesos.

Secondo quanto affermato da Ricardo Echegaray, direttore generale dell’agenzia federale a cui si sta facendo riferimento, le politiche attuate sono state quelle giuste, anche perché l’Argentina ha deciso da tempo di andare alla conquista di nuovi mercati a livello internazionale, in modo da favorire il controllo del flusso di scambi. Gli incassi, tra l’altro, sono stati favoriti anche dai diritti di esportazione, con ben 6,7 miliardi complessivi e un rialzo di oltre il 50%. Per quel che concerne, infine, le imposte indirette, l’aumento dell’Imposta sul Valore Aggiunto si è attestato sul 17,6% rispetto al 2011, ma anche le imposte versate dalle società non sono state da meno in quanto a importi.