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In Svizzera viene abolita la tassa sulla produzione di latte

 In Svizzera le discussioni fiscali più accese stanno riguardando senza dubbio il latte: in effetti, l’Ip Latte, l’organizzazione che intende rappresentare in maniera ideale il settore interprofessionale di questo alimento, ha voluto sopprimere in maniera definitiva il fondo che è stato appositamente creato, in modo da non complicare troppo il funzionamento del mercato locale. A cosa si sta facendo riferimento di preciso? La nazione elvetica stava per essere interessata da una tassa che doveva essere applicata in una misura ben precisa, vale a dire quattro centesimi di franco per ogni chilo di latte aggiuntivo rispetto agli importi raggiunti nel biennio 2008-2009.

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Questa sorta di “quote latte” hanno però acceso le polemiche e le numerose opposizioni alla proposta non potevano che spingere alla marcia indietro. L’annuncio ufficiale è giunto direttamente dal direttore della stessa associazione, Daniel Gerber. L’assemblea annuale dei delegati di Laupen è stata invece l’occasione propizia per discutere e approfondire le opportunità e gli svantaggi di una misura tributaria di questo tipo. Ritornando indietro con il tempo, il fondo in questione era stato introdotto nel corso del 2011 e non aveva mai ottenuto un consenso pieno. Il funzionamento è presto detto; si trattava di una tassa che puntava a sfruttare il denaro pagato per ridurre il premio dei prodotti di esportazione, così da conseguire una migliore vendita di burro nei paesi stranieri e ridimensionare in modo opportuno le eccedenze relative al territorio svizzero.

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Anche l’abolizione non è stata priva di critiche. I Produttori Svizzeri di Latte si sono detti dispiaciuti per questa scelta così radicale, ricordando come la soppressione del fondo faccia scomparire l’unica proposta in grado di contrastare la sovrapproduzione dell’alimento. Le prospettive future sono facilmente intuibili, almeno sempre secondo i Psl: la produzione di latte tenderà ad aumentare, con i produttori stessi che si ritroveranno indeboliti dal punto di vista economico.