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La Svizzera svela i nomi anche di 3.000 contribuenti francesi

 È ora il turno della Francia di bussare alle porte delle banche svizzere: in effetti, Eric Woerth, ministro transalpino del Budget, ha fatto sapere di aver ottenuto i nominativi di ben 3.000 contribuenti francesi titolari di conti in istituti creditizi svizzeri (il totale dei conti ammonta a circa tre miliardi di euro). Come ha spiegato lo stesso ministro, questi soggetti avranno ora tutto l’interesse a regolarizzare la loro situazione nei confronti del Fisco, in quanto gran parte dei conti individuati devono essere collegati a fenomeni di evasione fiscale. I contribuenti in questione avranno tempo fino al prossimo 31 dicembre per sanare questa posizione tributaria, anche se Woerth ha già provveduto a stilare il calendario con tutti i successivi passaggi nella loto all’evasione. Per i prossimi giorni sono attesi i rappresentanti delle banche che si sono insediate in Francia: verrà loro richiesto, per l’appunto, di comunicare l’identità delle persone che hanno trasferito denaro e averi in altri paesi che presentano sistemi fiscali di vantaggio.

 

Il diritto tributario francese, tra l’altro, prevede, in caso di mancata collaborazione da parte delle banche, sanzioni dissuasive con penalità che possono anche arrivare al 50% delle somme oggetto dei trasferimenti. L’intervento francese segue dunque di pochi giorni la nota vicenda che ha coinvolto Ubs e gli Stati Uniti: le promesse sono state mantenute, in quanto quest’ultimo fatto era stato salutato come il primo passo nella guerra agli abusi dei segreti bancari.

 

C’è anche il Canada pronto a mettersi in coda: il ministro federale delle Imposte, Jean-Pierre Blackburn, ha annunciato che quanto accaduto in America dovrebbe far dedurre che anche i contribuenti canadesi possano aver depositato denaro all’estero senza alcuna dichiarazione. L’incontro tra il governo canadese e Ubs è già stato richiesto e, in caso di un fallimento nella collaborazione tra le due parti, si potrebbe anche passare alle vie giudiziarie per ottenere le informazioni fiscali richieste.

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