Entro fine mese bisogna procedere al pagamento del canone Rai – che fa parte della top 10 delle tasse più odiate – ma molti già lo sapranno visti i numerosi spot televisivi messi in onda giornalmente dalla televisione nazionale. Per diverse persone sta sorgendo il dubbio se il canone abbonamento alla Tv vada pagato anche per chi possiede un pc (molte volte si tratta di tablet) dove è possibile vedere i programmi. La legge parla chiaro: il canone Rai deve essere pagato dai possessori di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”. Sono quindi esclusi smartphone, tablet e PC.
Dobbiamo fare riferimento a una nota del 22 febbraio 2012 da parte del Mise, il ministero dello Sviluppo economico, dipartimento per le Comunicazioni, che ha provveduto a fornire una spiegazione per cosa debba intendersi per “apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”. Ebbene, devono pagare il canone Rai tutte quelle apparecchiature che possiedono un sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva. Quindi, i pc e i tablet con i quali si può procedere alla se visione dei programmi radiotelevisivi via Internet non devono versare il canone Rai. Devono invece pagare questa tassa annuale, gli apparecchi muniti di sintonizzatore.
La Rai rinunciò al canone su pc, tablet e smartphone l’anno scorso, su vivo consiglio del ministero allo Sviluppo Economico, il quale ha fatto notare a Rai che sarebbe stato assurdo imporre un pagamento a scapito dei beni digitali. Esso avrebbe penalizzato lo sviluppo tecnologico in Italia, mentre il governo lavorava alla prima Agenda digitale italiana, finita nel dimenticatoio dopo la caduta del Governo Monti.
In sostanza niente canone RAI per computer, tablet e smartphone.
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