Così come previsto dal Decreto Legge numero 78 del 31 maggio scorso, grazie al quale da un lato l’Agenzia delle Entrate, e dall’altro Equitalia, possono rendere più strutturata la loro collaborazione al fine di poter tutelare la pretesa erariale, nella Regione Campania Equitalia Polis S.p.A. da un lato, e la Direzione regionale delle Entrate dall’altro, hanno ulteriormente rafforzato l’alleanza anti-evasione andando a stipulare a Napoli un apposito protocollo di intesa. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate della Campania nel sottolineare come in questo modo saranno concretizzate le disposizioni del Decreto Legge riguardo al potenziamento delle attività di riscossione. Nel dettaglio, e nel rispetto delle Leggi vigenti a tutela del cittadino, il rafforzamento dell’alleanza in Campania tra Equitalia Polis e le Entrate permetterà di rendere ancora più efficace la riscossione dei tributi in virtù di un utilizzo integrato degli strumenti sia di tipo cautelare, sia di tipo esecutivo.
accertamenti
Evasione fiscale: Comune di Montebello Jonico, alleanza con le Entrate
Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che hanno stretto l’alleanza anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. L’ultima new entry in ordine di tempo, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Calabria, è il Comune di Montebello Jonico che quindi collaborerà attivamente con il Fisco sulla base di principi che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, sono quelli dell’efficienza, dell’economicità e della collaborazione a livello amministrativo; il tutto con il vantaggio non indifferente, a favore del Comune di Montebello Jonico, di poter incassare, in ottemperanza alla norme contenute nella Legge numero 22 del 29 luglio scorso, il 33% delle maggiori somme tra imposte, sanzioni ed interessi che il Fisco recupererà a titolo definitivo dall’invio delle segnalazioni qualificate inerenti situazioni potenzialmente evasive.
Fisco Emilia-Romagna: quasi sei Comuni su dieci sono caccia-evasori
Continuano ad aumentare a ritmi elevati nella Regione Emilia-Romagna i Comuni cosiddetti “caccia evasori fiscali”, ovverosia quelli che hanno aderito al protocollo d’intesa che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione, è stato stipulato nei mesi scorsi tra l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e l’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è stata la Direzione Regione dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel rendere noto in particolare che nell’ambito dell’alleanza anti-evasione hanno aderito al protocollo d’intesa anche i Comuni di Zola Predosa, in Provincia di Bologna, il Comune di Boretto, in Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Santarcangelo di Romagna, in Provincia di Rimini, ed il Comune di Mercato Saraceno in Provincia di Forlì-Cesena. Con le ultimissime new entry nella Regione Emilia-Romagna il 57% dei Comuni, ovverosia ben 197, è diventato “caccia-evasore” in quanto ora collaboreranno con il Fisco per lo scambio continuo di informazioni e di dati finalizzato all’emersione di situazioni potenzialmente evasive.
Evasione: Calabria, aumentano i Comuni alleati con il Fisco
Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che si sono alleati con il Fisco nella lotta all’evasione fiscale. Dopo la recente adesione dei Comuni di Scalea, di Pallagorio e di San Nicola dell’Alto, infatti, anche quello di Roccella Jonica ha firmato il protocollo d’intesa che, lo ricordiamo, permette agli Enti locali di poter incassare il 33% delle somme recuperate in base alle segnalazioni qualificate inviate dai Comuni. Complessivamente salgono così a 22, per il momento, i Comuni della Regione Calabria alleati con il Fisco nell’ambito dell’adesione per mezzo della stipula di un protocollo d’intesa partita nel corso del 2009 affinché si attivi un canale di scambio di informazioni tra gli Enti locali e l’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’obiettivo di mettere a punto azioni di accertamento e di contrasto all’evasione fiscale secondo i migliori standard ed principi di efficienza, economicità e collaborazione amministrativa per quello che a livello fiscale altro non è che una anticipazione del federalismo.
Agenzia Entrate e Comune Scalea: accordo lotta all’evasione
Durerà fino al 31 dicembre di quest’anno, nella Regione Calabria, un accordo antievasione che nei giorni scorsi hanno firmato la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate da un lato, ed il Comune di Scalea dall’altro. Nell’ambito dell’efficienza, della collaborazione amministrativa, e dei principi di economicità delle azioni di controllo in materia di lotta all’evasione fiscale, tra il Comune di Scalea e l’Agenzia delle Entrate potrà così attivarsi un canale di scambio di dati ed informazioni che porterà il Comune della Calabria ad incassare il 33% dalle somme che il Fisco recupererà a titolo definitivo dalle operazioni di accertamento fiscale che sono legate all’invio da parte dell’Amministrazione cittadina di segnalazioni qualificate. La trasmissione dei dati e lo scambio di informazioni avverrà via Web e nel pieno rispetto degli standard di protezione dei dati personali. In particolare, al fine di inviare al Fisco le segnalazioni qualificate, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del Comune di Scalea i contratti di locazione degli immobili, i contratti di acqua luce e gas disponibili, nonché le dichiarazioni di successione.
Evasione fiscale edilizia: Marche, Entrate recupera quasi tre milioni
Nella Regione Marche, ed in particolare nel Comune di Senigallia, in Provincia di Ancona, l’Ufficio delle Entrate è riuscito a recuperare quasi tre milioni di euro da un’operazione antievasione nel settore edile dopo che i funzionari del Fisco, attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione contabile dei costi di competenza e dei ricavi, riferiti ad alcuni cantieri, sono risaliti alla mancata contabilizzazione dei ricavi, unitamente a costi inesistenti, per l’anno di imposta 2006. I quasi tre milioni di euro recuperati dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate del Comune di Senigallia (AN) derivano da maggiori imposte accertate in materia di imposta sul valore aggiunto (Iva), imposta sul reddito delle società (Ires) ed imposta regionale sulle attività produttive (Irap) cui vanno aggiunte chiaramente anche le relative sanzioni. Nel dettaglio, i funzionari del fisco sono risaliti ai costi inesistenti ed ai maggiori ricavi non dichiarati in base a delle anomalie che sono state riscontrate nelle scritture contabili, e che nello specifico riguardavano i rapporti di natura commerciale che venivano intrattenuti con altre aziende del comparto edile appaltatrici sulle quali, a loro volta, sono scattati i controlli fiscali.
Fisco Emilia-Romagna, strumenti caccia evasori funzionano
In Emilia-Romagna, nell’ambito dell’accordo antievasione tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni, sono stati già riscossi oltre un milione di euro. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel sottolineare come l’alleanza abbia portato a quasi tremila segnalazioni, 23 milioni di imponibile recuperato ed oltre settecento avvisi di accertamento. Attualmente i Comuni dell’Emilia-Romagna alleati con il Fisco sono il 54% del totale, 187 Enti locali per l’esattezza, con Bologna in pole position con oltre seicento segnalazioni qualificate ed a seguire Carpi e Rimini con, rispettivamente, 269 e 256 segnalazioni. Le segnalazioni qualificate, in ragione di quasi sette casi su dieci, hanno riguardato il capitolo relativo al patrimonio immobiliare ed alla proprietà edilizia; grazie a queste segnalazioni da parte degli Enti locali è stato così possibile risalire ad affitti in nero ma anche a proprietà immobiliari che non sono state indicate nella dichiarazione dei redditi.
Studi di settore anomali, lettere a 109 mila contribuenti
Il Fisco, in materia di studi di settore, ha annunciato d’aver predisposto a carico di ben 109 mila contribuenti l’invio di una segnalazione di anomalia in vista della presentazione del modello Unico 2010. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate nel precisare al riguardo come attraverso una apposita Circolare, la numero 30/E diffusa in data odierna, venerdì 4 giugno 2010, si punti a far luce su delle incoerenze riguardanti la gestione dell’attività negli anni che vanno dal 2006 al 2008. Interessati a quella che risulta essere in tutto e per tutto come una pioggia di comunicazioni sono anche gli intermediari che hanno provveduto per conto dei contribuenti a trasmettere le dichiarazioni lo scorso anno.
Comuni caccia-evasori: Emilia-Romagna, salgono a 187
Sono Galliera e Castel Bolognese gli ultimi due Comuni che entrano a far parte, nella Regione Emilia-Romagna, della lista dei Comuni “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate nel far presente come agli Enti locali che partecipano all’alleanza anti-evasione spetti, in base alle segnalazioni qualificate inviate, il 30% delle maggiori somme tra sanzioni, interessi e tributi effettivamente riscossi dall’Agenzie delle Entrate in base alle procedure di accertamento. I Comuni di Galliera e Castel Bolognese portano così complessivamente a 187 il numero dei Comuni “caccia-evasori” sulla base di un protocollo che nei mesi scorsi, al fine di contrastare l’evasione fiscale, hanno siglato da un lato l’Agenzia delle Entrate e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Fisco Emilia-Romagna: risultati lotta agli evasori
Rispetto ai 513 milioni di euro incassati nel 2008, lo scorso anno in Emilia-Romagna le somme riscosse dalle attività di contrasto e di lotta all’evasione e all’elusione fiscale sono cresciute del 22% a 630 milioni di euro circa. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando in particolare come le attività antievasione abbiano riguardato l’intera platea dei contribuenti: dalle persone fisiche ai liberi professionisti e passando per le piccole e medie imprese ed i cosiddetti “grandi contribuenti”, ovverosia quelle aziende con un fatturato oltre la soglia dei cento milioni di euro annui. Nel dettaglio, lo scorso anno in Emilia-Romagna il controvalore delle maggiori imposte accertate ha toccato il livello dei 3,8 miliardi di euro a fronte di accertamenti che sono aumentati del 20% migliorando anche in qualità; a carico delle grandi imprese gli accertamenti sono stati 211, 35.939 hanno riguardato le persone fisiche, 18.392 tra piccole imprese e professionisti, mentre 974 sono state aziende di medie dimensioni per un totale di 55 mila accertamenti.
Evasione fiscale 2010: indirizzi operativi Entrate
Caccia ai finti enti non commerciali, e controlli più intensi a carico delle imprese di medie dimensioni. Sono questi alcuni degli indirizzi operativi dell’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale per l’anno 2010, che sarà tra l’altro caratterizzata da accertamenti che saranno sempre più mirati non solo su quei contribuenti non congrui ai fini degli studi di settore, ma anche su quelli congrui al fine di verificare, ai fini dell’applicazione dello strumento, la fedeltà dei dati dichiarati. Con la Circolare numero 20/E, emessa dall’Amministrazione finanziaria nella giornata di ieri, venerdì 16 aprile 2010, l’Agenzia delle Entrate invita i propri Uffici ad azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale ancor più mirate puntando non esclusivamente ad un incremento in termini numerici degli accertamenti e dei controlli. Negli indirizzi operativi vengono inoltre indicate come strategiche, come accennato, le attività finalizzate a dare la caccia ai finti enti non commerciali, ma anche i controlli a carico dei professionisti che aumenteranno anche avvalendosi delle indagini finanziarie.
Evasione fiscale: Lodi, Entrate scopre giro false fatture
A Lodi la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha scoperto un giro di false fatturazioni che, a fronte di un imponibile sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) contestato per ben 5,2 milioni di euro, ha portato al recupero di ben un milione di euro di imposta. A darne notizia è la Direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle Entrate, svelando che in questo giro erano coinvolte tre imprese lodigiane del comparto del trasporto che effettuavano la registrazione di fatture inesistenti, applicavano la detrazione fittizia ed indebita dell’imposta sul valore aggiunto, e provvedevano a distribuire il conseguente ed altrettanto indebito guadagno ai rispettivi soci attraverso degli accrediti bancari. Al fine di scoprire questo giro di false fatture gli “007” del Fisco hanno avviato un’indagine molto impegnativa in quanto da un lato i bilanci delle società coinvolte sembravano a livello formale ineccepibili, ma dall’altro poi a seguito di uno studio minuzioso è stato scoperto il giro delle false fatturazioni.
Cessioni immobiliari: novità sul contenzioso fiscale
L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, 14 aprile 2010, ha emesso una importante circolare, la numero 18/E, con la quale vengono indicate agli uffici le linee operative in merito al contenzioso, anche per il passato, delle liti tributarie in materia di operazioni di cessione immobiliare nel caso in cui l’unico elemento a disposizione sia stato solamente lo scarto tra il prezzo dichiarato ed il valore normale. A tal fine, quindi, l’Agenzia delle Entrate, in materia di accertamento su reddito di imprese e di imposta sul valore aggiunto (Iva) per vendite di beni immobili, ha di conseguenza messo in evidenza come gli Uffici del Fisco debbano valutare l’abbandono del contenzioso, e quindi della lite tributaria, se l’unico elemento a disposizione del Fisco per l’accertamento sia quello sopra descritto.
Emilia-Romagna: Comuni Brescello e Castenaso diventano caccia-evasori
Sono quelli di Brescello e Castenaso, in ordine di tempo, gli ultimi due Comuni della Regione Emilia-Romagna che sono diventati “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dopo che i due Comuni citati hanno siglato il protocollo d’intesa che nei mesi scorsi, al fine di combattere l’evazione fiscale, hanno sottoscritto da un lato l’Amministrazione finanziaria, e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. E così, alla data di ieri, martedì 13 aprile 2010, i Comuni caccia-evasori nella Regione Emilia-Romagna sono aumentati di due unità salendo a quota 185: di questi, 31 si trovano in Provincia di Modena, 25 in Provincia di Piacenza, 24 in Provincia di Reggio Emilia, 22 in Provincia di Forlì-Cesena, sempre 22 in Provincia di Bologna. Agli ultimi posti della classifica dei Comuni caccia-evasori, in accordo con quanto ha reso noto la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna ci sono per il momento la Provincia di Ferrara con 18 Comuni, Ravenna e Parma 17 e la Provincia di Rimini, fanalino di coda, con soli 9 Comuni.