L’Agenzia delle Entrate di Brescia, attraverso l’accertamento con adesione da parte di un contribuente, ha recuperato oltre 560 mila euro di imposte tra Iva, Irap ed Irpef nell’ambito di accertamenti scattati a carico di una società del comparto edile ed a valere sugli anni di imposta relativi al biennio 2004-2005. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, precisando che l’Agenzia delle Entrate di Brescia 2, al fine di risalire alle imposte che sono state evase, ha dovuto incrociare una rilevante mole di dati e di informazioni. E proprio grazie a tale attività che gli “007” bresciani del Fisco hanno potuto risalire alla determinazione di maggiori imponibili non dichiarati per un importo superiore ad oltre 970 mila euro ed a fronte di un volume di ricavi superiore a ben quattro milioni di euro.
accertamenti
Evasione fiscale: intesa Agenzia Entrate e Anci Basilicata
Tra le Regioni italiane, c’è anche la Basilicata nella lista di quelle che, grazie all’adesione nei prossimi mesi da parte dei Comuni “caccia-evasori”, permetteranno di portare avanti il Patto anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. Il 22 marzo scorso, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata ha reso noto che è stato siglato con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Basilicata il relativo Protocollo di intesa per combattere e contrastare insieme l’evasione fiscale. Ad apporre la firma da un lato è stato Hildegard Olga Ungerer, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata, e dall’altro Vito Santarsiero, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. In linea con quanto sta già avvenendo in molte altre Regioni italiane, anche nella Basilicata il Protocollo d’intesa biennale permetterà di mettere a punto a livello locale, con l’adesione e la partecipazione diretta da parte dei Comuni del territorio, dei programmi di recupero di imposta da evasione fiscale grazie alla “presenza” degli Enti locali.
Fisco Emilia-Romagna: 183 Comuni caccia-evasori
Nella Regione Emilia-Romagna aumentano in progressione i Comuni che stanno aderendo, ai fini delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale, al Protocollo di intesa che nei mesi scorsi l’ANCI, Associazione Italiana Comuni Italiani, ha siglato con l’Agenzia delle Entrate. La discesa in campo degli Enti locali è tra l’altro particolarmente vantaggiosa visto che i Comuni del territorio regionale, inviando segnalazioni qualificate in merito a potenziali situazioni di evasione fiscale, possono incassare una quota del 30% delle maggiori imposte accertate e poi effettivamente riscosse dall’Amministrazione finanziaria. A tal fine, i dipendenti che si occupano di tale attività vengono formati direttamente con il supporto dell’Agenzia delle Entrate al fine di inviare le segnalazioni qualificate su situazioni potenzialmente elusive ed evasive che possono riguardare, tra l’altro, il settore edilizio e quello immobiliare, le residenze fittizie all’estero, le libere professioni ed il possesso di beni di lusso a fronte, invece, di una dichiarazione dei redditi tipica di un “italiano medio” o addirittura neanche presentata.
Evasione: Agenzia Entrate incassa 230 mila euro con un unico accertamento
In Provincia di Modena un comune “caccia-evasori”, ovverosia che ha stipulato con il Fisco l’accordo finalizzato all’invio di segnalazioni qualificate, con la possibilità di incassare il 30% delle maggiori somme accertate e poi effettivamente riscosse, ha permesso al Fisco con un unico accertamento di incassare ben 230 mila euro. A darne notizia la direzione regionale delle Entrate Emilia-Romagna, spiegando che grazie alla segnalazione inviata dal Comune emiliano, il Fisco è riuscito ad accertare un imponibile non dichiarato pari a ben 800 mila euro. Nel dettaglio, il Comune ha inoltrato all’Agenzia delle Entrate la segnalazione qualificata di un tentativo di frode fiscale da parte di un cittadino che, una volta smascherato, ha versato il dovuto nel momento in cui si è visto recapitato l’avviso di accertamento.
Fisco Emilia-Romagna: new entry Comuni caccia-evasori
Nella Regione Emilia-Romagna, alla data dello scorso 4 marzo, sono saliti a 180 i Comuni che hanno aderito al protocollo d’intesa siglato tra l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani Emilia-Romagna, e l’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è la Direzione Regionale delle Entrate dopo l’arrivo tre new entry; i nuovi Comuni caccia-evasori nella Regione Emilia-Romagna sono quelli di Noceto (PR), di Castelvetro (MO), e di Morciano di Romagna (RN) che portano a 31, su un totale di 47, i Comuni aderenti all’alleanza anti-evasione in Provincia di Modena; 9 su 27 sono quelli in Provincia di Rimini, e 17 su un totale di 47 in Provincia di Parma. Anche gli ultimi tre Comuni aderenti al protocollo d’intesa invieranno segnalazioni qualificate finalizzate a fornire al Fisco informazioni utili per i controlli sul territorio in base a situazioni potenzialmente evasive nel campo dell’edilizia, delle libere professioni, del commercio e delle residenze fittizie all’estero.
Calcio e Fisco: Entrate e Figc sempre insieme per controlli finanziari
Giancarlo Abete, presidente della Figc, la Federazione italiana gioco calcio, e Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, hanno rinnovato anche per quest’anno l’accordo per i controlli finanziari che riguardano le società di calcio sportive professionistiche. A darne notizia in data odierna è stata l’Amministrazione finanziaria nel far così presente come per il binomio Calcio-Fisco si rinnovi la partita con i controlli finalizzati, tra l’altro, a verificare l’equilibrio finanziario delle “aziende Calcio“, ma anche per acquisire dalla Federazione italiana gioco calcio informazioni che potranno tornare utili per eventuali attività di controllo. Riguardo alla trasmissione dei dati, l’Agenzia delle Entrate ha posto l’accento sul fatto che questi “viaggiano” attraverso l’utilizzo di supporti cd che sono sia crittografati, sia protetti da password, ragion per cui il tutto avviene nella massima riservatezza. Il protocollo d’intesa Entrate-Figc, prolungato di un anno, avrà così validità fino al 28 febbraio del 2011; dopodiché, in concomitanza con la scadenza, le parti torneranno a riunirsi per decidere su un eventuale rinnovo per le successive stagioni calcistiche.
Alleanza anti-evasione: Emilia-Romagna, nuovi Comuni siglano l’intesa
Aumentano nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori“. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale delle Entrate, infatti, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione hanno siglato l’intesa nuovi Enti locali. Trattasi, nello specifico, del Comune di Sant’Ilario d’Enza, quello di Gatteo e quello di Vignola che, quindi, scendono in campo fianco dell’Agenzia delle Entrate nel contrasto all’evasione fiscale nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi dal Fisco con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Con questi ultimi tre Comuni sul territorio emiliano romagnolo, quelli cosiddetti “cacciaevasori” nella Regione salgono a quota 174, di cui 21, su un totale di 30, nella Provincia di Forlì-Cesena; 29, su un totale di 47, in Provincia di Modena; 22 su 45 in Provincia di Reggio Emilia.
Fisco e Comuni: la lotta all’evasione si rafforza
Sette segnalazioni su dieci dei Comuni italiani “caccia-evasori” riguardano fenomeni potenzialmente evasivi legati al territorio e all’urbanistica. A farlo presente è stato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando altresì come, dopo una prima fase di rodaggio, siano arrivate ad oltre quota tremila le segnalazioni degli Enti locali nell’ambito dell’alleanza antievasione che “apre” al federalismo fiscale. Il Protocollo d’intesa antievasione, siglato nei mesi scorsi dall’Ifel, dall’Agenzia delle Entrate e dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, prevede che i Comuni inviino al Fisco delle segnalazioni di sospetta evasione; il personale degli Enti locali, inoltre, può far leva sulla formazione a cura degli “007” delle Entrate. Attualmente, in accordo con quanto reso noto dal Direttore Befera nel corso di una conferenza stampa, le segnalazioni ricevute dai Comuni ammontano a 3.216.
Fisco Emilia-Romagna: aggiornamento risultati Patto anti-evasione
In Emilia-Romagna il Patto anti-evasione funziona. La Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, infatti, ha reso noto che grazie all’alleanza tra i Comuni della Regione e l’Amministrazione finanziaria sono stati recuperati nell’arco di sei mesi somme pari a ben 10 milioni di euro, corrispondenti ad imponibile recuperato a tassazione dagli “007” del Fisco. Per conseguire questo risultato, in linea con quanto sta avvenendo anche nelle altre Regioni d’Italia, è stata messa in campo sia una task force, sia una guida operativa finalizzata a identificare elementi “sensibili” di evasione.. Nei sei mesi di avvio del Patto, in particolare, le Amministrazioni locali hanno complessivamente segnalato ben 1.866 casi di sospetta evasione, con in testa Bologna come Comune capofila (435 segnalazioni), ed a seguire Mirandola e Carpi.
Emilia Romagna: superata maggioranza Comuni “caccia-evasori”
Sono saliti a quota 171, su un totale di 341, i Comuni della Regione Emilia Romagna che hanno aderito all’alleanza anti-evasione che nei mesi scorsi l’Agenzia delle Entrate ha siglato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. A darne notizia è la Direzione regionale Entrate dell’Emilia Romagna, precisando che alla data dello scorso 15 gennaio 2010 si è arrivati alla maggioranza dei Comuni “caccia-evasori” in Emilia Romagna con l’adesione dei Comuni di Voghiera (FE), Savignano sul Panaro (MO), Poviglio (RE), Soragna (PR) e San Pietro in Casale (BO). Ai Comuni “caccia-evasori”, lo ricordiamo, spetta il 30% delle imposte evase effettivamente recuperate dal Fisco attraverso le loro segnalazioni qualificate.
Fisco: Emilia-Romagna, altri quattro comuni “caccia-evasori”
Sono altri quattro i Comuni che in Emilia-Romagna negli ultimi giorni si sono aggiunti a tutti gli altri nell’ambito dell’intesa antievasione tra l’Agenzia delle Entrate e le Amministrazioni cittadine dopo l’accordo siglato nei mesi scorsi non l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nello specifico, le quattro nuove adesioni sul territorio emiliano-romagnolo sono quelle del comune di Colorno, in provincia di Parma, Vernasca in provincia di Piacenza, Finale Emilia in provincia di Modena e Dovadola in provincia di Forlì-Cesena. A darne notizia è la Direzione regionale Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando come anche questi altri quattro comuni della Regione abbiano deciso di scendere in campo a fianco dell’Amministrazione finanziaria nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale attraverso l’invio, proprio da parte dei comuni, di segnalazioni qualificate che risultano essere fondamentali per poter capire se il reddito dichiarato dal contribuente sia conforme e compatibile con lo stile di vita sostenuto.
Redditometro: consumi superiori al 730
Quanto dichiari al fisco? Mille euro? Poi in realtà guidi un Mercedes ultimo modello e ti concedi viaggi da sogno tutto l’anno? Abbiamo capito, dichiari una certa cifra e ne consumi il doppio. Devi iniziare a fare attenzione, perchè i controlli del Fisco tramite il «redditometro di massa» colpisce non solo i ricchi ma da qualche tempo anche la classe media.
In Veneto, sono stati scoperti 575 cittadini he esercitavano un tenore di vita superiore del 25 per cento al reddito dichiarato allo Stato per pagare le tasse. Infatti é proprio questo lo scarto che fa scattare l’accertamento: una differenza del 25% tra quanto dichiarato e i consumi. Il fine é accertare la parte di reddito non dichiarata e procedere al recupero di quanto non pagato attraverso un’attenta selezione dei soggetti da sottoporre a controllo.
Alleanza anti-evasione: Emilia-Romagna, aumentano le adesioni
Continuano ad aumentare in Emilia-Romagna i Comuni che hanno aderito e stanno aderendo all’alleanza anti-evasione siglata nei mesi scorsi tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Italiana Comuni Italiani. Le ultime “new entry” in ordine di tempo sono quelli di Lagosanto, Novi di Modena, Castelvetro Piacentino e San Mauro Pascoli, che quindi allo stesso modo scendono in campo a fianco del Fisco per mettere in campo un’azione comune nel contrasto ai fenomeni di evasione fiscale sul territorio della Regione Emilia-Romagna. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando come con queste ultime adesioni i Comuni che hanno aderito all’alleanza anti-evasione siano saliti a quota 160; di questi, ce ne sono 24 in Provincia di Modena, 17 in Provincia di Ferrara, 19 in Provincia di Forlì-Cesena e 22 in quella di Piacenza.
Evasione fiscale: contrasto da Roma fino a Madrid
La lotta ed il contrasto all’evasione fiscale assumono per il Fisco italiano contorni sempre più “internazionali”; l’Agenzia delle Entrate, infatti, ha reso noto d’aver sottoscritto in data odierna a Napoli, con l’Agencia Estatal de Administracion Tributaria, un memorandum d’intesa che nell’ambito dell’accertamento su scala europea unisce Roma e Madrid nel contrasto e nella lotta all’evasione fiscale su scala internazionale. A tal fine, nel memorandum d’intesa sono stati definiti alcuni principi, tra cui quello dei controlli simultanei, e trasmissione spontanea sia da parte del Fisco italiano, sia da quello spagnolo, di notizie e dati rilevanti; l’intesa prevede inoltre un rafforzamento della cooperazione e lo scambio automatico di informazioni. Ma che tipo di informazioni si scambieranno il Fisco italiano e quello spagnolo?