Allo stato attuale, applicando in materia fiscale il cosiddetto “redditometro” sui redditi del 2008, ben tre italiani su quattro non sarebbero in regola con il reddito imponibile dichiarato, con la conseguenza che l’Erario reclamerebbe al contribuente il pagamento di tasse aggiuntive al fine di rendere congrui i propri redditi con l’applicazione dello strumento. Ad affermarlo è Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, sottolineando come, a livello percentuale, i redditi non congrui con il redditometro nel 2007 siano stati pari al 72,6% del totale, mentre per il 2008 la stima balza al 76,3%. La conseguenza di tutto ciò, secondo Vittorio Carlomagno, Presidente dell’Associazione, è che il redditometro così come è adesso strutturato non è in grado da un lato di contrastare ed intercettare l’evasione fiscale, e dall’altro di rappresentare la reale situazione reddituale dei contribuenti, al punto che poi ad essere colpiti dall’applicazione di tale strumento sono proprio quei contribuenti che si vedono notificati accertamenti su redditi stimati dallo strumento ma che nella realtà il cittadino non ha mai conseguito.
Pronto il nuovo redditometro
Nonostante il pensiero della corte dei conti, che ha suggerito al nuovo esecutivo di ripensare