Chiunque può avere la possibilità di poter verificare sia la corrispondenza, sia l’esistenza del codice fiscale e dei dati anagrafici di un soggetto. Questo grazie ad un nuovo servizio di verifica online del codice fiscale annunciato in data odierna, martedì 21 dicembre 2010, dall’Agenzia delle Entrate così come previsto dal Decreto Legge numero 78 del 2010; in questo modo l’utente online che inserisce i dati può andarli sia a confrontare, sia a verificare con quelli presenti e registrati nell’Anagrafe tributaria. Ma come si effettua questa verifica? Ebbene, proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato, con un comunicato emesso in data odierna, fa presente come il nuovo servizio online di verifica permetta di andare a rilevare la validità di un codice fiscale sia di una persona fisica, sia di un soggetto diverso dalla persona fisica; così come si può verificare, come sopra accennato, la corrispondenza e la validità del codice fiscale con i dati anagrafici completi sia di una persona fisica, sia di un soggetto diverso dalla persona fisica.
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Agevolazioni fiscali: Tremonti-ter, via libera Fisco a posteriori
La fruizione dell’agevolazione fiscale legata alla cosiddetta “Tremonti-Ter“, può avvenire anche a posteriori andando a presentare una apposita dichiarazione integrativa a proprio favore. A precisarlo con una risoluzione, la numero 132/E, emanata in data odierna, lunedì 20 dicembre 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate che quindi apre alla fruizione a posteriori della “Tremonti-Ter” per quei casi in corrispondenza dei quali non è stato possibile avvalersi prima dell’ok, da parte degli organi competenti, della cumulabilità del beneficio con altre agevolazioni fiscali. Allo stesso modo, per chi ha già fruito dello sconto fiscale legato alla “Tremonti-Ter”, ma poi non ha ricevuto l’ok sulla cumulabilità, può andare a presentare, in maniera del tutto speculare, una dichiarazione integrativa “a sfavore” che funge in tutto e per tutto da ravvedimento operoso. Per la dichiarazione integrativa “a favore”, il termine ultimo per poter comunque fruire dell’agevolazione legata alla “Tremonti-Ter” è quello in corrispondenza del quale l’impresa beneficiaria va a presentare la successiva dichiarazione dei redditi rispetto a quella in cui avrebbe dovuto richiedere lo sconto fiscale.
Equitalia presenta il primo rapporto agli azionisti
In futuro Equitalia fornirà ancora più supporto alle istituzioni per quel che riguarda la lettura in tempo reale dell’economia del territorio, ma anche più assistenza ai contribuenti e recupero dall’evasione. Sono questi i capisaldi del primo rapporto di Equitalia presentati ai suoi azionisti, ovverosia all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), ed all’Agenzia delle Entrate in vista dell’avvio di una task force per la sostenibilità sociale. In particolare, anche al fine di evitare che venga chiesto proprio ad Equitalia di svolgere il ruolo improprio di ammortizzatore sociale, la task force per la sostenibilità sociale servirà per andare ad anticipare i riflessi delle situazioni di crisi che vanno ad incidere sia sul piano sociale, sia sui tempi inerenti la riscossione. Al riguardo contribuirà il lavoro di intelligence e quello finalizzato a prevenire conflittualità di rilievo sul piano sociale.
Modello Eas enti associativi: nuova risoluzione delle Entrate
Riguardo al modello Eas che devono inviare gli enti associativi, l’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, lunedì 6 dicembre 2010, ha annunciato la pubblicazione di una risoluzione, la numero 125/E, che fornisce importanti chiarimenti in merito al caso in cui l’ente associativo debba andare a comunicare una variazione dei dati identificativi dell’ente stesso, oppure del rappresentante legale. Ebbene, al fine di evitare inutili duplicazioni, l’Amministrazione finanziaria dello Stato con la risoluzione ha fatto presente come in caso di variazione dei dati identificativi non sia necessario l’invio di un nuovo modello Eas, ma basta andare a comunicare al Fisco le relative variazioni attraverso l’utilizzo dei modelli AA7/10 e AA5/6.
Fisco: Sicilia, scoperta evasione a Canicattì
Il Fisco in Sicilia, a Canicattì, ha scovato ricavi non dichiarati per un controvalore pari ad oltre 500mila euro. Questo dopo che le indagini finanziarie hanno alzato il velo su dati contabili che solo in apparenza sembravano ineccepibili. Nel dettaglio, le analisi e gli approfondimenti degli “007” del Fisco sono partite da bilanci dichiarati sempre in perdita e redditi irrisori dei soci. La società nel mirino del Fisco, in particolare, è stata una società di capitali operante nel settore del commercio all’ingrosso di pellicce e di tappeti. I funzionari dell’Agenzia delle Entrate su tale società hanno avuto più di un sospetto visto che presentava un forte indebitamento nei confronti di due soci; questi ultimi, a loro volta, da un lato dichiaravano redditi troppo esigui, e dall’altro manifestavano un tenore di vita elevato.
Fisco Emilia-Romagna: alleanza Comuni-Entrate si rafforza
Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i cosiddetti “Comuni caccia-evasori“, ovverosia quelli che con l’Agenzia delle Entrate hanno siglato l’apposito protocollo d’intesa che attiva una collaborazione finalizzata a contrastare sul territorio l’evasione fiscale. Al riguardo, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha reso noto che si sono aggiunti altri quattro Comuni caccia-evasori: Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna. L’adesione dei Comuni all’alleanza anti-evasione segue quella che la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha stipulato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Modello Iva 2011: le bozze sono già online
Sono già online, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, i modelli sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) a valere sul 2011 ed in versione “bozza”. A darne notizia nella giornata di ieri è stata l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel far presente, quindi, come i modelli Iva, seppur provvisori, siano già posizionati sui blocchi di partenza. In particolare, sul sito Internet delle Entrate è da ora possibile prendere visione e scaricare un “pacchetto Web” rappresentato, nella loro versione provvisoria, dal modello Iva 2011, il nuovo modello base, il 74-bis nonché quello che ha il prospetto per le liquidazioni periodiche. Da quest’anno, tra l’altro, in ottemperanza alle nuove norme entrate in vigore si potrà dire addio al Modello VR, quello che, per intenderci è stato utilizzato per andare a chiedere il rimborso del credito Iva annuale. Tale modello, infatti, è stato soppresso con la conseguenza che, a partire dal mese di febbraio del 2011, il rimborso dell’imposta da parte dei contribuenti Iva potrà essere richiesto in sede di dichiarazione annuale.
Evasione fiscale: ristorazione, menu completo di violazioni a Siracusa
Il conto del Fisco è diventato salato, nella Regione Sicilia, a carico di un ristoratore del siracusano, con gli “007” dell’Agenzia delle Entrate che hanno scoperto un’evasione fiscale pari a ben 780 mila euro. Il ristoratore, in particolare, presentava ogni anno una dichiarazione dei redditi non superiore ai 7 mila euro, ovverosia meno di un lavoratore precario con contratto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, il cosiddetto co.co.pro per intenderci. Questo “grazie” a false ricevute fiscali consistenti in semplici fogli di carta. Trattasi, in accordo con quanto rivela con un comunicato ufficiale la Direzione regionale Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, di un caso strano che ha attirato il Fisco dopo un’attenta attività di indagini e di verifica, a partire da una segnalazione da parte dei Vigili Urbani, che poi ha portato all’emissione di un avviso di accertamento pari, come accennato, a 780 mila euro circa.
Fisco Roma: avvisi di accertamento sulle autorimesse
Nel Lazio l’Agenzia delle Entrate di Roma II sta portando avanti una importante campagna di controlli anti-evasione a carico delle autorimesse che, tra l’altro, hanno già portato al recupero di ben 440 mila euro di imposte evase. A darne notizia è stata lunedì scorso la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio nel precisare come gli avvisi di accertamento notificati, a carico di aziende del settore, siano stati ben 53, e come nell’ambito dell’attività di controllo avviata ci siano 20 di questi avvisi di accertamento in corso di notifica. Nel dettaglio, la Direzione provinciale ha già recuperato 440 mila euro di imposte evase da 35 di questi 53, in totale, avvisi di accertamento, attraverso il pagamento degli importi dovuti ed accertati dal Fisco in una o più rate. Per questi controlli effettuati, in accordo con quanto riporta un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, il Fisco si è trovato a rilevare ed a constatare casi di evasione fiscale a dir poco paradossali.
Evasione fiscale: Entrate e Inps incrociano le banche dati
Grazie ad un accordo di durata pari a ben cinque anni, l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale da un lato, e l’Agenzia delle Entrate dall’altro, hanno ufficialmente rafforzato la propria collaborazione nel campo delle misure e delle azioni di contrasto all’evasione fiscale. A darne notizia in data odierna è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel sottolineare come in prima linea nell’accordo ci sia non solo lo scambio di informazioni, ma anche verifiche mirate a fronte di un coordinamento operativo reso più efficace attraverso dei meccanismi di cooperazione informatica. A firmare l’intesa antievasione sono stati Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, e Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, per quella che porterà ad un recupero più rapido ed efficace delle somme evase a livello fiscale e contributivo attraverso proprio un potenziamento delle rete del controllo e dell’accertamento unitamente ad uno scambio di informazioni che sarà sistematico e nel pieno rispetto della privacy.
Iva di gruppo: online la bozza del nuovo modello
E’ online, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, la nuova bozza del modello Iva 26. A darne notizia in data odierna, lunedì 15 novembre 2010, è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare come il modello, trattandosi di una bozza, costituisce la versione provvisoria per quel che riguarda le adesioni alle procedure di liquidazione dell’Iva di gruppo che si andranno a fare con il modello Iva 26 definitivo in sostituzione dei modelli Iva 26 e 26-bis cartacei. Ma chi deve utilizzare questo nuovo modello per cui oggi l’Agenzia delle Entrate ha annunciato il taglio del nastro? Ebbene, la presentazione del modello Iva 26, comprendendo anche le eventuali variazioni che saranno intervenute dopo l’adesione, spetta a quelle società o a quegli enti controllanti che si avvalgono, per quel che riguarda l’imposta sul valore aggiunto (Iva), della particolare procedura di compensazione dell’imposta. La presentazione del modello Iva 26 dovrà avvenire per via esclusivamente telematica a fronte della bozza presente sul sito Internet delle Entrate assieme alle istruzioni utili per una corretta compilazione.
Fisco Emilia-Romagna: Comuni caccia-evasori a quota 207
Continua ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna il numero di Comuni cosiddetti caccia-evasori. Le ultime new entry, in accordo con quanto riportato in data odierna da FiscoOggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, sono rappresentate dai Comuni di Sarsina, in Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di San Clemente, in Provincia di Rimini, San Giorgio di Piano, in Provincia di Bologna, ed il Comune di Monte San Pietro sempre in Provincia di Bologna. Con questi altri quattro nuovi ingressi il numero di Comuni caccia-evasori sul territorio regionale sale a quota 207 nell’ambito di un’intesa siglata tra il Fisco e le Amministrazioni Comunali così come previsto da un accordo a carattere nazionale siglato nei mesi scorsi dall’Agenzia delle Entrate con l’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per contrastare congiuntamente l’evasione fiscale. In termini percentuali, sul totale, la quota di Comuni caccia-evasori sfiora attualmente il 60% e, probabilmente, nuovi ingressi si registreranno nelle prossime settimane.
Evasione fiscale: operazione Halloween in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna nei giorni scorsi gli “007” del Fisco, assieme ai funzionari della SIAE, hanno messo a punto quella che è stata definita come l’operazione Halloween. Nel mirino sono finiti otto locali nella notte del 31 ottobre scorso in concomitanza con spettacoli caratterizzati da un elevata affluenza di pubblico. In particolare, sono state rilevate diverse infrazioni ed irregolarità: dai lavoratori in nero ai biglietti non contabilizzati nella fase di prevendita, e passando per gli scontrini non battuti e le discoteche camuffate da circoli associativi; ed al posto della ricevuta fiscale, ai clienti in certi casi veniva applicato un semplice timbro sulla mano. I “trucchi” di Halloween rilevati dal Fisco e dalla Siae rientrano nell’ambito di una collaborazione divenuta ufficialmente operativa dopo che nello scorso mese di settembre le Entrate e la Società Italiana Autori e Editori per il territorio emiliano-romagnolo hanno siglato un apposito protocollo d’intesa per il recupero dell’evasione contributiva e di quella fiscale nei settori dell’intrattenimento, dello spettacolo, ma anche per le manifestazioni sportive dilettantistiche.
Contrasto evasione Entrate-Comuni: Monza tra gli alleati
Nell’ambito della lotta e del contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale e tributaria delle Entrate con la collaborazione dei Comuni, anche Monza si aggiunge ai Comuni lombardi alleati con il Fisco e contro chi non paga o elude le tasse. Nello scorso mese di ottobre, infatti, il Comune di Monza da un lato, e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia dall’altro, hanno stipulato l’apposita convenzione grazie alla quale in materia di accertamento tributario si viene ad attivare un canale di scambio di dati e di informazioni finalizzato all’individuazione di situazioni anomale e potenzialmente evasive. A fronte di tali situazioni il Comune di Monza potrà inviare al Fisco delle segnalazioni qualificate che, nel caso in cui portano alla riscossione di somme a titolo definitivo, fanno scattare a favore del Comune di Monza il riconoscimento di una percentuale pari a ben il 33%. Così come avviene nell’ambito dell’alleanza con gli altri Comuni della Lombardia e del resto d’Italia, l’Agenzia delle Entrate ai fini dell’individuazione delle situazioni anomale e potenzialmente evasive mette a disposizione le registrazioni di atti, le dichiarazioni dei redditi e le utenze.