Fisco: Comuni Emilia-Romagna, alleanza antievasione si rafforza

 Monteveglio, Ferriere e Anzola dell’Emilia. Sono questi, in ordine di tempo, gli ultimi tre Comuni dell’Emilia-Romagna che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), hanno sottoscritto il relativo protocollo d’intesa. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate – Direzione generale dell’Emilia-Romagna, nel sottolineare come con queste “new entry” i Comuni emiliano-romagnoli cosiddetti “caccia evasori” salgano a quota 203. Tutti i 203 Comuni emiliano-romagnoli che hanno aderito al protocollo ANCI-Entrate, inviando delle segnalazioni qualificate, potranno ottenere il 33% delle somme che, a seguito di controlli ed accertamenti, il Fisco andrà a recuperare a titolo definitivo. Le segnalazioni qualificate, nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla sicurezza, viaggiano via Web e riguardano posizioni soggettive dalle quali emergono potenziali situazioni evasive ed elusive ai fini fiscali.

Entrate Emilia-Romagna e Siae insieme contro l’evasione fiscale

 La musica per gli evasori fiscali cambia anche nella Regione Emilia-Romagna, dove l’Agenzia delle Entrate, così come avvenuto nei mesi scorsi in altre Regioni, ha stipulato con la Società Italiana Autori ed Editori (Siae) un accordo di collaborazione congiunta contro l’evasione fiscale e contributiva con particolare riferimento al settore dell’intrattenimento, dello spettacolo e delle manifestazioni sportive dilettantistiche. Il protocollo, siglato a Bologna, segue quello che su scala nazionale l’Amministrazione finanziaria dello Stato e la Società Italiana Autori ed Editori hanno siglato nello scorso mese di dicembre al fine di mettere a punto strategie e iniziative congiunte di controllo attraverso un interscambio di informazioni che, tra l’altro, andrà a confluire in una banca dati comune.

Istanze di interpello: le risposte del Fisco non sono impugnabili

 In materia di istanze di interpello, le risposte del Fisco non sono impugnabili. A farlo presente con una nota ufficiale è stata l’Agenzia delle Entrate dopo quanto stabilito dai giudici in sede di Commissione tributaria nella Provincia di Ancona. L’interpello, quindi, non ammette ricorso sebbene questo sia stato presentato al riguardo da una società marchigiana che aveva ricevuto dal Fisco delle risposte negative in merito alla richiesta di disapplicazione della disciplina sulle società non operative per gli anni di imposta 2006 e 2007. La sentenza dei giudici, quindi, ha in sostanza confermato quanto già l’Agenzia delle Entrate aveva rimarcato con due circolari, una del marzo 2009, e l’altra del giugno del corrente anno, in merito a tale interpretazione. In particolare, il ricorso della società marchigiana è stato respinto in virtù del fatto che la risposta ad un’istanza di interpello individua un mero parere mentre per rivolgersi alla Commissione tributaria provinciale un contribuente deve far leva su un atto tale da identificare una definita e compiuta pretesa di natura tributaria.

Svalutazione partecipazioni società estere: quando il trucco non funziona

 Nella Regione Emilia-Romagna, ed in particolare a Parma, l’Agenzia delle Entrate ha ottenuto un’altra vittoria dinanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale in merito ad un’operazione su capitale sociale condotta da una multinazionale attraverso un vero e proprio stratagemma. Nel dettaglio, una multinazionale operante nel comparto della lavorazione del vetro aveva acquisito il 100% del capitale sociale di un’azienda francese, ma al termine del perfezionamento dell’operazione di acquisizione aveva subito provveduto a svalutare la partecipazione al fine di potersi andare ad avvantaggiare delle deduzioni fiscali previste in questi casi. I funzionari del Fisco, insospettivi dalla tempistica repentina dell’operazione, hanno attivato i controlli contestando alla multinazionale il trucco in bilancio che ha generato un ammanco di 4,5 milioni di euro a fronte di un’evasione di imposta pari a ben 2,5 milioni di euro.

Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore

 A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.

Evasione fiscale: si annida in tutte le categorie economiche

 L’evasione fiscale si annida in tutte le categorie economiche. A dichiararlo è stata l’Agenzia delle Entrate in risposta alle affermazioni di Confindustria che ha giudicato come “sbalorditivi” i livelli che l’evasione fiscale ha raggiunto nel nostro Paese. Secondo l’Amministrazione finanziaria dello Stato, infatti, in questo modo non viene a conti fatti riconosciuto lo sforzo che, nella lotta e nel contrasto all’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha messo in campo con il proprio lavoro quotidiano al servizio del Paese; questo perché nelle casse dell’Erario, proprio dalla lotta all’evasione fiscale, le somme recuperate hanno recentemente toccato dei livelli mai raggiunti, ragion per cui l’Agenzia delle Entrate avrebbe anche bisogno che in merito ci fosse un cambiamento culturale nonché il supporto e la collaborazione da parte delle parti sociali.

Entrate Piemonte e Siae insieme contro l’evasione fiscale

 In Piemonte la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e la Siae – Società Italiana Autori ed Editori, hanno siglato un protocollo di intesa grazie al quale si punta a mettere in atto una efficace attività di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, con particolare riferimento ai soggetti che esercitano l’attività di intrattenimento e di spettacolo, anche al fine di combattere i fenomeni legati alla concorrenza sleale nel comparto. I controlli, congiunti, saranno pianificati a carico di quei gestori di attività che sotto l’aspetto sia fiscale, sia contributivo, presentano le maggiori criticità in termini di rilevazione del sommerso. E così i funzionari delle Entrate e quelli della Siae effettueranno controlli sull’emissione degli scontrini, sui dati contabili ed extracontabii con particolare riferimento agli studi di settore, attraverso un piano di controlli messo a punto in base ad uno scambio reciproco di informazioni affinché possa concretizzarsi un controllo efficace del territorio. Lo scambio dei dati avverrà nel rispetto di vincoli di sicurezza e di riservatezza così come prevede la normativa vigente.

Contrasto all’evasione fiscale: alleanza Entrate – Comune di Alessandria

 Anche il Comune di Alessandria è diventato “caccia-evasore”. Nell’ambito delle misure di contrasto all’evasione fiscale, infatti, anche il Comune di Alessandria ha ufficialmente aderito al protocollo d’intesa che su scala nazionale è stato stipulato dall’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’Ifel, Istituto per la finanza e l’economia locale, e con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). Il meccanismo di partecipazione da parte del Comune di Alessandria, così come i vantaggi, sono gli stessi di quelli acquisiti su tutto il territorio nazionale dagli altri Comuni “caccia-evasori”. Nel dettaglio, il Comune di Alessandria avrà un ruolo attivo sia in materia di accertamento con l’invio di segnalazioni qualificate, sia riguardo alla riscossione dei tributi visto che, proprio in funzione delle segnalazioni inviate, dei relativi accertamenti e delle maggiori imposte incassate a titolo definitivo, nelle casse comunali arriverà il 33% degli importi che saranno definitivamente recuperati dall’Erario.

Agenzia delle Entrate Veneto, continua il riassetto organizzativo

 Dopo l’attivazione, nella Regione Veneto, delle Direzioni Provinciali di Verona, Belluno, Treviso, Padova e Rovigo, a partire da lunedì prossimo, 13 settembre 2010, sarà attiva sul territorio regionale anche la Direzione Provinciale di Venezia. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate del Veneto nel far presente come prosegua nella Regione, come da calendario, il riassetto organizzativo; in particolare, la Direzione Provinciale di Venezia sarà operativa da lunedì prossimo a Marghera, nel complesso immobiliare situato al numero 16 di Via De Marchi, di fronte al centro commerciale Panorama, e sarà costituita, così come previsto anche per le altre Regioni italiane, da un ufficio controlli, e dagli uffici territoriali, ben cinque, che vanno a sostituire i soppressi uffici dell’Amministrazione finanziaria dello Stato di Chioggia, San Donà di Piave, Venezia 1, Venezia 2 e Portogruaro. A sua volta l’ufficio controlli, anche al fine di un miglior contrasto all’evasione fiscale, è suddiviso in un’area legale, che segue e monitora le attività legate al contenzioso, ed un’area accertamento che si occupa di pianificare e di attuare i controlli.

Accertamento tributario: alleanza Entrate – Comune di Milano

 Il Comune di Milano, in materia di accertamento tributario, ha stipulato un’alleanza con la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia al fine, tra l’altro, di definire la quota di tasse recuperate, pari al 33%, che andranno a finire nelle casse comunali sulla base dell’invio delle segnalazioni qualificate che scaturiranno anche dall’incrocio di banche dati. Secondo quanto dichiarato da Giacomo Beretta, assessore al Bilancio del Comune di Milano, l’intesa siglata non è finalizzata a mettere in atto una caccia indiscriminata all’evasore, ma a far emergere, grazie proprio all’incrocio delle banche dati, sia le situazioni di illegalità, sia le sacche di economia sommersa. Carlo Palumbo, Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, ha sottolineato come la convenzione stipulata con il Comune di Milano, l’ente territoriale per eccellenza, permetterà all’Amministrazione finanziaria dello Stato di incrementare ulteriormente la propria base informativa; il tutto a fronte della messa a disposizione, da parte delle Entrate, del proprio know-how ai funzionari del Comune nell’ambito dell’accertamento dei tributi.

Assistenza fiscale: risparmiare tempo con la prenotazione

 Quando un contribuente ha bisogno, recandosi presso un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate sul territorio italiano, di assistenza fiscale, è possibile risparmiare tempo andando a prenotare un appuntamento con un funzionario. Quello offerto dall’Amministrazione finanziaria dello Stato è un servizio rigorosamente gratuito che, tra l’altro, ha fatto registrare una forte crescita nella Regione Lombardia, dove nei primi sei mesi di quest’anno sono state infatti oltre 157 mila le lavorazioni, nel rapporto di una su cinque, effettuate attraverso la prenotazione preventiva di un appuntamento presso l’Ufficio con un funzionario. Secondo quanto dichiarato dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, Carlo Palumbo, i numeri conseguiti per quel riguarda l’assistenza fiscale sono molto importanti e testimoniano la vicinanza del Fisco ai cittadini con l’obiettivo primario di andare a semplificare sempre di più gli adempimenti.

Equitalia: cartelle esattoriali, quelle nuove sono più chiare

 Il nuovo modello di cartella esattoriale introdotto da Equitalia è sia più vicino al contribuente, sia più comprensibile da capire. A sottolinearlo, sebbene il ricevimento di una cartella esattoriale non faccia di certo piacere a nessuno, è stata l’Associazione Altroconsumo nel mettere in risalto come i miglioramenti al documento iniziano già dalla prima pagina della cartella dove nel frontespizio ora si capisce meglio chi è l’ente creditore che ci chiede dei soldi da versare, sia esso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), il Comune oppure l’Agenzia delle Entrate. La chiarezza del dato è di fondamentale importanza visto che in caso di richiesta di chiarimenti, informazioni, o per presentare opposizione alla cartella, il contribuente può più facilmente comprendere a chi rivolgersi. Gli altri miglioramenti nella cartella riguardano la possibilità per il contribuente di avvalersi della rateazione, nonché l’indicazione relativa al fatto che per il saldo della cartella esattoriale ci sono sessanta giorni di tempo.

Recupero tributi: in Toscana dati 2010 in aumento

 Nei primi sette mesi dell’anno in corso nella Regione Toscana sono stati recuperati tributi di competenza regionale per complessivi 64,6 milioni di euro, in forte rialzo rispetto ai 38,32 milioni di euro recuperati nello stesso periodo del 2009. A metterlo in risalto è stata l’Amministrazione regionale in concomitanza con una riunione che lunedì scorso si è tenuta, sul tema del ripristino della legalità fiscale, con le Asl, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e gli Enti locali. Al riguardo, in accordo con quanto già più volte ribadito dall’assessore alle finanze e al bilancio della Regione Toscana, Riccardo Nencini, c’è bisogno di un patto tra tutti i soggetti che sono deputati a mettere in atto azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale. La riunione si è conclusa dopo aver istituito al riguardo un gruppo di lavoro, e dopo che ci si è dati appuntamento alla fine del corrente mese per presentare una o più proposte operative. L’assessore Nencini è infatti dell’idea che si possano ottenere migliori risultati dalla lotta all’evasione fiscale facendo gioco di squadra con strategie di controllo che siano condivise.

Agevolazioni fiscali: bonus ristrutturazioni in Emilia-Romagna

 Anche nella Regione Emilia-Romagna, tra le agevolazioni fiscali vigenti, piace sempre di più il bonus fiscale al 36% sulle ristrutturazioni. A renderlo noto lunedì scorso, 23 agosto 2010, è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna nel precisare in particolare che nei primi sette mesi di quest’anno i contribuenti emiliano-romagnoli, al Centro operativo di Pescara dell’Amministrazione finanziaria dello stato, hanno inviato ben 46.151 richieste di detrazione fiscale con un incremento dell’11,3% rispetto alle istanze presentate nel periodo gennaio – luglio 2009. A livello territoriale, il maggior numero di richieste, ben 16.122, è arrivato dalla Provincia di Bologna con a seguire quella di Modena con 7.522 e poi la Provincia di Reggio Emilia con 4.500 istanze inoltrate. E così dal 1998, anno di introduzione del bonus sulle ristrutturazioni al 36%, ad oggi, i contribuenti emiliano-romagnoli hanno presentato ben 654.011 comunicazioni di detrazione fiscale, corrispondenti al 15% del totale nazionale.