A seguito di un accordo siglato dalla Regione Siciliana con l’Agenzia delle Entrate, parte ufficialmente la gestione del credito d’imposta per i nuovi investimenti sul territorio. A darne notizia mercoledì scorso, mercoledì 17 novembre 2010, è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel porre in particolare l’accento sul fatto che tale accordo potrà rappresentare per il tessuto imprenditoriale siciliano, e per l’attrazione degli investimenti nella Regione Sicilia, una grande opportunità. Nel dettaglio, il credito di imposta, che è stato istituito con una Legge regionale, la numero 11 dell’anno 2009, è finalizzato a permettere sul territorio sia la crescita dimensionale delle aziende, sia l’incentivazione per le imprese stesse ad effettuare nuovi investimenti. A firmare l’accordo sono stati Gaetano Armao, l’assessore dell’Economia della Regione Siciliana, da un lato, e Attilio Befera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, dall’altro, per quella che individua una convenzione per la quale il Fisco nazionale potrà mettere a disposizione delle imprese siciliane la propria esperienza.
aree svantaggiate
Bonus assunzioni: documento di prassi sull’abbandono volontario
Se un lavoratore se ne va da un’azienda che vuole beneficiare del cosiddetto “bonus assunzioni”, cosa accade alla relativa agevolazione? Si perde oppure è possibile mantenere il beneficio? Ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate, con una risoluzione, la numero 105/E emanata in data odierna, martedì 12 ottobre 2010, ha fatto presente come ci siano le condizioni, ed in particolare la possibilità di poter rendere, con opportune azioni da parte del datore di lavoro, il bonus assunzioni a prova di dimissioni, con la conseguenza che l’agevolazione viene mantenuta anche nel caso in cui uno o più lavoratori vadano via attraverso l’abbandono volontario. Il bonus assunzioni, lo ricordiamo, è una misura agevolativa consistente in un credito di imposta a favore di quelle imprese che attuano, per tre anni, che scendono a due per le PMI, opportuni livelli di incremento dell’occupazione.
Bonus sicurezza: fondi esauriti, riapre bonus assunzioni
A partire dalla giornata di domani, 1 aprile 2010, e fino al 20 dello stesso mese, il canale telematico relativo al bonus assunzioni sarà riaperto per inviare nuovamente, utilizzando il modello R/IAL, le istanze che negli anni 2008 e/o 2009 non sono state accolte a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il rinnovo dell’istanza debba essere effettuato a cura dei datori di lavoro che, avendo inviato originariamente l’istanza con il modello IAL, si sono vista non accolta, o accolta solo in via parziale, l’istanza relativa alla concessione del credito di imposta a favore delle nuove assunzioni nelle aree svantaggiate del nostro Paese. Per inoltrare nuovamente l’istanza è a disposizione dei datori di lavoro, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, “RinnovoIAL”, il prodotto di gestione la cui versione è tra l’altro la stessa che è stata utilizzata nell’anno 2009.
Bonus assunzioni: trasmissione telematica modello C/IAL
Si avvicina a grandi passi la scadenza del termine per la fruizione, da parte dei datori di lavoro aventi i requisiti, del cosiddetto “bonus assunzioni“; entro e non oltre il 31 marzo 2010, pena la decadenza del diritto al credito di imposta, occorre infatti presentare, utilizzando il modello C/IAL, la relativa comunicazione telematica che attesta il mantenimento dei livelli occupazionali che, per le aree svantaggiate del nostro Paese, fanno scattare il bonus assunzioni. Le aree svantaggiate, lo ricordiamo, sono quelle relative alle Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Calabria e Campania. Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate ricorda come quello in prossimità di scadere rappresenti una scadenza improrogabile che, in caso di mancato adempimento, comporta l’automatica decadenza dal poter fruire del credito di imposta.
Credito d’imposta per assunzioni a tempo indeterminato al Sud
Il credito d’imposta é un’agevolazione di natura fiscale: può essere destinato a compensare i debiti, a diminuire le imposte dovute oppure, quando ammesso, se ne può richiedere il rimborso, ad es. in sede di dichiarazione dei redditi. Già dallo scorso anno, per i datori di lavoro che, tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2008, incrementavano il numero di lavoratori con contratto a tempo indeterminato, era possibile richiedere l’ attribuzione del credito d’imposta previsto dalla Finanziaria 2008, per le assunzioni effettuate nelle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.
Con la risoluzione del 20 gennaio 2009, n. 14/E l’Agenzia delle Entrate ha dato risposta ad un interpello sull’interpretazione dell’articolo 2, commi da 539 a 548, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge Finanziaria 2008), per quanto attiene al credito di imposta per incremento del numero di dipendenti con l’assunzione a tempo indeterminato in aree svantaggiate. L’Agenzia delle Entrate ha ribadito con la risoluzione che l’agevolazione del credito di imposta non può essere applicata nel caso di assunzione a tempo indeterminato di un lavorato impiegato con contratto di inserimento. L’Agenzia ricorda inoltre che il credito d’imposta è fruibile per gli anni 2008, 2009 e 2010, nella misura di 333 euro (elevabile a 416 euro) per ciascun lavoratore assunto e per ciascun mese.