Uno dopo l’altro i vari modelli fiscali stanno per essere resi disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate: l’ultimo turno per il momento è toccato alla bozza di Parametri Imprese 2012, il documento che deve essere presentato congiuntamente al modello Unico relativo all’anno attualmente in corso. Si tratta del modello che è stato progettato per quei soggetti che pongono in essere delle attività imprenditoriali, per le quali non vi è stata l’approvazione degli studi di settore; inoltre, sono ricompresi anche quei contribuenti che realizzano attività approvate dagli stessi parametri, ma che poi presentano delle difficoltà per quel che concerne la loro effettiva applicazione. Chi è escluso di fatto da tale compilazione?
attività d’impresa
Codice fiscale anche per le imprese che fanno squadra
Facendone richiesta ai fini operativi, anche le imprese che fanno squadra, ovverosia quelle che formano le cosiddette reti di impresa, possono avere il codice fiscale. Il via libera, da parte dell’Agenzia delle Entrate, è arrivato con una apposita risoluzione, la numero 70/E che apre quindi al codice fiscale anche per quelle aziende che si aggregano con il fine di massimizzare, facendo proprio squadra, il loro grado di innovazione e di competitività sul mercato. Il tutto fermo restando che, in accordo con una nota emessa in data odierna dall’Amministrazione finanziaria dello Stato, l’assegnazione di un codice fiscale, in capo alla rete di imprese, non comporta soggettività a livello tributario.
Agevolazioni fiscali per le reti d’impresa
Sono al debutto, a partire dal prossimo mese di maggio 2011, gli sgravi fiscali per le imprese che “fanno squadra”, ovverosia per le reti d’impresa. A darne notizia in data odierna, giovedì 14 aprile 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come l’agevolazione sia stata introdotta con il Decreto Legge numero 78 del 2010, in corrispondenza dell’articolo 42. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello stato ha emanato un’apposita Circolare, la numero 15/E, grazie alla quale l’Agenzia delle Entrate fornisce proprio alle imprese in Rete, che vogliono fruire dell’agevolazione, i primi chiarimenti su come fare. Inoltre, attraverso due distinti provvedimenti firmati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, diventano operativi sia i modelli che devono essere compilati, sia i tempi e le modalità per poter accedere all’agevolazione che, nello specifico, deve avvenire con trasmissione telematica attraverso l’utilizzo di “AgevolazioneReti“, un apposito software che l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione sul proprio sito Internet a partire dal 20 aprile 2011.
Contenzioso: Veneto, forte ricorso agli strumenti deflativi
Anche nella Regione Veneto, nel 2010, sono stati raggiunti ottimi risultati dal fronte della lotta e del contrasto all’evasione fiscale visto che gli incassi sono cresciuti del 22,5% a 735 milioni di euro rispetto ai 599 milioni di euro dell’anno precedente. A metterlo in risalto è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto nel sottolineare altresì come lo scorso anno ci sia stato un forte ricorso agli istituti deflativi, sia quelli vecchi, sia i nuovi con ben 360 milioni di euro incassati a mezzo pagamento con l’F24 su un totale di 432 milioni di euro di versamenti diretti nel 2010. In particolare, 33 milioni sono arrivati attraverso l’invito al contraddittorio, 24 milioni di euro attraverso l’adesione ai processi verbali di constatazione, e 164 milioni di euro attraverso l’istituto dell’accertamento con adesione.
Regione Veneto: accordo Agenzia delle Entrate e Confindustria
Mercoledì scorso, 9 marzo 2011, nella Regione Veneto, ed in particolare a Venezia, l’Agenzia delle Entrate e la Confindustria hanno siglato un importante accordo al fine di rendere sempre più efficaci i processi e le azioni di cooperazione, di informazione, ma anche di dialogo e di collaborazione tra il Fisco ed il mondo imprenditoriale. A firmare il protocollo di intesa, nello specifico, sono stati mercoledì scorso da un lato Giovanni Achille Sanzò, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, e dall’altro Andrea Tomat, il Presidente di Confindustria Veneto. L’intesa, come sopra accennato, nasce con il chiaro obiettivo di semplificare il rapporto tra il contribuente e l’Amministrazione Finanziaria dello Stato per quel che riguarda gli adempimenti fiscali, ma anche l’informazione e l’assistenza affinché nel contesto socio-economico in cui le due parti operano ci sia una conoscenza uniforme della normativa fiscale, ma anche una contestuale e corretta applicazione.
Fisco e imprese: evitare il fallimento col concordato preventivo
L’approccio collaborativo tra il Fisco e l’impresa può portare, nell’ambito e nella tutela degli interessi in gioco da entrambe le parti, a soluzioni soddisfacenti in grado di garantire la sopravvivenza e, quindi, la continuità aziendale. Questo è quanto, in estrema sintesi, mette in risalto la Direzione regionale Campania dell’Agenzia delle Entrate a seguito della decisione di una società campana, operante nel settore della produzione della pasta, che davanti alla scelta tra il fallimento ed il concordato preventivo, ha optato per quest’ultima soluzione andando a spalmare negli anni il debito accumulato nei confronti dell’Erario. In particolare, la società che ha optato per il concordato preventivo, a seguito di ripetuti accertamenti da parte dell’Ufficio di Casoria, ed in virtù delle somme iscritte a ruolo per la riscossione da parte di Equitalia, ha potuto così spalmare i debiti in più anni ed ha permesso al Fisco allo stesso modo di poter recuperare buona parte delle somme che, altrimenti, con il fallimento sarebbe stato difficile ottenere.
Fisco online: Parametri 2010 per chi non usa gli studi di settore
Anche per il 2010 è stata confermata l’introduzione nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate di “Parametri”: si tratta del software che, tramite un costante aggiornamento, consente ai contribuenti che svolgono un’attività d’impresa, ma anche professioni e arti, e per i quali non sono previsti i consueti studi di settore, di giungere alla determinazione definitiva dei ricavi e compensi loro spettanti. Tra l’altro, bisogna ricordare che “Parametri 2010” può essere utilizzato anche da quei soggetti ricompresi nell’ambito di applicazione degli stessi studi, ma su cui gravano condizioni di inapplicabilità che non possono essere estese ai parametri. Qual è il funzionamento preciso di tale software? Il calcolo delle somme viene ottenuto mediante delle variabili contabili e facendo riferimento a una determinata combinazione di alcune tecniche di statistica e matematica.
L’Iva per cassa si appresta a divenire pienamente operativa
Il decreto attuativo dell’articolo 7 del decreto legge 185/2008 (il cosiddetto decreto “anti-crisi”) rappresenta un importante passo in avanti verso la piena operatività del meccanismo dell’Iva per cassa: quest’ultimo dovrebbe cominciare a funzionare realmente all’indomani della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ma è già certo che non sarà necessario attendere l’autorizzazione da parte dell’Unione Europea. C’è sicuramente da sottolineare come i principali benefici del meccanismo interessino soprattutto quei contribuenti che esercitano attività d’impresa, arte e professione che nel corso dell’anno solare precedente hanno realizzato o prevedono di utilizzare (nel caso l’attività sia solo agli inizi) un volume di affari non superiore a 200.000 euro.