Il decreto relativo alle liberalizzazioni che sta scaldando da diverso tempo le discussioni del nostro paese prevede due tasse specifiche che vale la pena esaminare nel dettaglio per comprendere con che cosa avremo a che fare: si tratta del balzello previsto per far funzionare nel migliore dei modi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (meglio nota come Antitrust) e quello relativo alle imbarcazioni del nostro paese. Andiamo per ordine. Nel caso dell’authority, è stato deciso di far pagare il tributo alle grandi società italiane, vale a dire quelle che possono vantare i volumi di affari più consistenti in assoluto e quindi assoggettate ad Ires. L’aliquota prevista è pari allo 0,08 per mille e sta già facendo discutere.
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Tassa su barche oltre 10 metri con la manovra Monti
L’articolo 16 della manovra Monti, prevede l’imposta di stazionamento, un nuovo balzello che toccherà tutte le barche sopra i 10 metri e inciderà da un minimo di 5 euro al giorno per gli scafi dai 10,01 ai 12 metri fino a un massimo di 703 euro al giorno per chi invece può permettersi barche di dimensioni superiori ai 64 metri. La tassa dovrà essere pagata ogni anno a partire dal prossimo mese di maggio. A Giorgio Armani il suo ”Main” da 65 metri costera’ 256.595 euro l’anno, a Roman Abramovich andrà peggio visto che possiede uno yatch di ben 163 metri. Cifre altissime che stordiscono i comuni mortali, che però non si limitano a lanciare l’allarme che, anche tra gli addetti del settore sta già risuonando pesantemente.
Alleanza anti-evasione Comuni-Entrate: c’è anche Piacenza
In Emilia Romagna anche il Comune di Piacenza si è unito all’alleanza anti-evasione in accordo con il protocollo di intesa stipulato nei mesi scorsi dall’Agenzia delle Entrate e dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. E così, in accordo con quanto riferisce la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sono già diciassette i comuni della Provincia di Piacenza che hanno aderito al protocollo anti-evasione, e che vedrà le Amministrazioni comunali impegnate attivamente ed a fianco dell’Amministrazione finanziaria nello scambio di dati “sensibili” legati a posizioni potenzialmente a rischio di evasione e di elusione fiscale. Nello specifico, i Comuni della Provincia che hanno aderito, oltre a Piacenza, sono i seguenti: Rottofreno, Sarmato, Travo, Castel S.Giovanni, Coli, Gazzola, Besenzone, Calendasco, Caorso, Castell’Arquato, Pecorara, Podenzano, Ponte dell’Olio, Monticelli d’Ongina, Gossolengo e Ziano Piacentino.