Un gruppo di professori, tecnici di primaria competenza, é questa la composizione del nuovo governo Monti. Un esecutivo su cui ripone la propria fiducia anche l’ex premier Berlusconi, che però precisa: “Se questo governo tassa troppo, rischia di cadere.” Il governo Monti rischia di diventare impopolare e le forze politiche che lo stanno appoggiando potrebbero non essere rielette. Si parla molto in questi giorni della reintroduzione dell’ICI, che obbligherebbe i cittadini a pagare la tassa sulla prima casa. Non solo ICI, un’altra tassa protagonista della cronaca degli ultimi giorni é la patrimoniale, anche questa “spettro” dell’ex premier.
Berlusconi
La nuova ICI sarà progressiva
In una lunga intervista al Corriere della sera Berlusconi ha espresso il proprio apprezzamento per il nuovo governo, un esecutivo composto da tecnici di elevata competenza, al quale però ha deciso di non lasciare carta bianca su tutto. L’ex premier ha intenzione di dire di no ad eventuali misure recessive e appoggiare tutte le iniziative per promuovere lo sviluppo. Un argomento che é al centro delle discussioni in questi giorni é la potenziale reintroduzione dell’ICI, rimodulata secondo nuovi parametri.
Bankitalia: le tasse sono troppe ma forse tornerà l’ICI
a una parte l’elevata pressione fiscale in Italia rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, dall’altra la necessità di fornire nuova liquidità alle casse dello Stato, diminuire il debito pubblico e affrontare meglio questo crisi che infierisce sugli stati del Vecchio Continente. Sul piatto della bilancia quindi due scelte: la pressione fiscale è troppo alta e sbilanciata, frena la crescita, bisognerebbe rimodellare le aliquote e i tributi agevolando quelli sul lavoro, si potrebbe ripensare quindi a reintrodurre l’ Ici sulla prima casa, oltre a inasprire la lotta all’ evasione, anche con il potenziamento di redditometro e denaro elettronico. É l’osservazione della Banca d’Italia che ieri, nel corso di un’ audizione in Parlamento del capo economista Daniele Franco, ha messo sotto osservazione la manovra varata a metà agosto per anticipare e accelerare il riequilibrio dei conti pubblici.
Berlusconi promette un alleggerimento della pressione fiscale
Mi piacerebbe tanto dare agli italiani quello che ho promesso, un alleggerimento della pressione fiscale, ma il momento è difficile e ora non è possibile – ha sottolineato il premier, a margine del voto di fiducia sulla Manovra alla Camera -. Non sono stato affatto assente. Mi vogliono dipingere così, ma io invece in questi giorni ho studiato tutte le carte, ho lavorato per il bene del Paese.
Come sappiamo la manovra finanziaria è stata appena approvata e da una parte ci sono dei costi in più, dall’altra delle agevolazioni (basi pensare alla reintroduzione del ticket sanitario e d’altra parte alle agevolazioni per gli imprenditori under 35). Il premier è quindi intervenuto sulle tasse e sulla difficile situazione finanziaria del Paese conversando con alcuni parlamentari di maggioranza e ha sottolineato che non intende lasciare il suo posto a capo del governo finchè non sarà riuscito ad abbassare le tasse.
La manovra è legge, le polemiche
La legge di bilancio passa con 314 voti a favore, 280 contrari e due astenuti. Il presidente Napolitano la promulga. La prima misura a scattare sarà la reintroduzione dei ticket sanitari, che ricordiamo ammonteranno a 25 euro sui ricorsi impropri al Pronto Soccorso (i cosiddetti codici bianchi, ovvero quelle assistenze pronto soccorso per le quali sarebbe stato sufficiente ricorrere al medico di famiglia) e dieci sulle visite specialistiche. Un contributo che fa gridare allo scandalo tutta l’opposizione, che non si smentisce e continua a chiedere le dimissioni del governo. Il Partito democratico propone di depennare dalla manovra questa legge sul pronto soccorso, sostituendo il gettito previsto con dei tagli al costo della politica.
Berlusconi: sarà impossibile tagliare le tasse
Chi si aspettava una riduzione delle tasse dovrà accantonare questa speranza. È lo stesso Silvio Berlusconi ad annunciare che a giugno è in arrivo una manovra finanziaria più consistente del previsto con un intervento di sistemazione dei conti e spese da rifinanziare che si attesterebbe intorno agli 8 miliardi di euro nel biennio 2011-2012. Tra le spese da finanziare obbligatoriamente, sottolinea il premier, ci sono le missioni internazionali all’estero e le assunzioni di una parte dei precari della scuola. Berlusconi quindi annuncia in un certo modo l’aumento della pressione fiscale sottolineando come non sia possibile, per nessun Paese d’Europa, in questo momento introdurre o pensare di introdurre una riduzione della pressione fiscale.
Siniscalco: Meno fisco sul risparmio
Domenico Siniscalco, ex ministro dell’Economia, attualmente vice presidente di Morgan Stanley international, country head per l’Italia, ed anche presidente di Assogestioni (l’associazione delle società italiane del risparmio), torna a parlare di crisi nella quale vengono confermate le teorie economiche e dall’oculatezza che contraddistingue gli italiani. L’oculatezza infatti se da una parte protegge dai rischi, dall’altra può frenare lo spirito di investimento e rallentare la crescita economica.
Le difficoltà stanno assottigliando i flussi di risparmio? – chiede Siniscalco – Vuol dire che sta svolgendo la sua funzione precauzionale di ammortizzatore della crisi nei bilanci delle famiglie e delle piccole imprese. Occorre aiutare le famiglie a risparmiare meglio, un impegno che deve coinvolgere l’amministrazione pubblica al pari dell’industria del risparmio.
Tobin Tax: Bersani favorevole, Berlusconi scettico
Il Pd propone la Tobin tax. Questa tassa, dal nome del premio Nobel per l’economia James Tobin (proposta nel 1972), è una tassa che prevede di colpire a lieve entità tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli e destinare alla comunità internazionale. Da allora di questa proposta si è discusso in svariate occasioni, ma soprattutto dopo le varie crisi finanziarie. Si tratta quindi di un’imposizione di una piccola tassa sulle transazioni valutarie i cui obiettivi sono promuovere l’efficacia delle politiche macroeconomiche e di ridurre la speculazione. Da molti anni esiste comunque un’organizzazione che sostiene l’introduzione della tassa: si chiama Attac (Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l’Aiuto dei Cittadini). In italia, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in una conferenza stampa, tenuta in questi giorni al Senato per commentare la manovra economica del governo, ha sottolineato quanto sia importante un’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie, ma si é detto contrario a un tributo sulle banche, che si scaricherebbe sui consumatori.
Marcegaglia: tagliare tasse a imprese e lavoratori
Tagliare la spesa pubblica improduttiva, così Emma Marcegaglia, parlando a margine delle 65esima assemblea di Confindustria, esprime il suo accordo con l’idea del Governo che una riforma fiscale complessiva possa essere fatta in tre anni, ma aggiunge:
pensiamo che il taglio delle tasse alle imprese e ai lavoratori vada fatto prima, vada anticipato. L’idea è soprattutto di tagliare la spesa pubblica improduttiva. Dobbiamo portare avanti una proposta comune, perchè aiutare le imprese e i lavoratori credo che sia un comune interesse.
Berlusconi: troppe tasse? Dobbiamo comunque pagare
Qualcuno potrebbe affermare che solo i cocciuti non cambiano idea, altri potrebbero sostenere che si tratti di incoerenza. Fatto sta che non sono lontani i tempi in cui Berlusconi affermava durante una conferenza stampa precisamente del 2004:
Se io lavoro, faccio tanti sacrifici e poi lo Stato mi chiede il 33% di quel che ho guadagnato, sento che è una richiesta corretta in cambio dei servizi che lo Stato mi dà. Se lo Stato mi chiede il cinquanta e passa per cento, sento che è una richiesta scorretta e mi sento moralmente autorizzato ad evadere per quanto posso questa richiesta dello stato.
Giustizia, scuola e meno tasse: ecco la riforma
Il premier Berlusconi annuncia i buoni propositi per il nuovo anno, auspicando la collaborazione dell’opposizione:
Scudo fiscale: favorisce delinquenti e mortifica onesti
Il piano per lo scudo fiscale sembra proprio che stia andando a gonfie vele e i clienti ne stanno beneficiando. Secondo gli ultimi dati, le richieste per aderire sono state oltre 1.450. I dati arrivano direttamente da Giorgio Angelo Girelli, a.d. di B.Generali, nel corso della conference call di presentazione dei risultati trimestrali del gruppo. l’ad ha affermato inoltre che il numero di potenziali investitori cresce di giorno in giorno. Così, mentre la Svizzera ha interrotto i negoziati in corso con l’Italia per un accordo sulla doppia imposizione, in Italia le banche intascano il denaro finora tenuto nei “forzieri” svizzeri.
Da parte nostra l’accordo era vicino alla ratifica, ma interromperemo i negoziati fino a nuovo ordine – ha affermato Merz dopo il “raid” della Guardia di Finanza in 76 filiali di banche svizzere e di uffici bancari collegati a intermediari elvetici -. Esistono indicazioni secondo le quali il fisco italiano agisce in Svizzera: ciò non è permesso ed è deplorevole, non accetteremo di essere spiati da degli stranieri.
Di Pietro non frena di esprimere il proprio diniego a questa legge che, come ha affermato ieri al Maurizio Costanzo Show, favorisce i delinquenti e mortifica gli onesti.
Tasse imprese funebri: due morti su tre si seppelliscono “da soli”
C’e una norma di diritto naturale che dice che se c’è uno Stato che chiede un terzo di quanto guadagni allora la tassazione ti appare una cosa giusta. Ma se ti chiede il 50-60% di ciò che guadagni, come accade per le imprese, ti sembra una cosa indebita e ti senti anche un pò giustificato a mettere in atto procedure di elusione e a volte anche di evasione.
La frase famosa di Berlusconi che ha fatto il giro del web e che in effetti non fa una grinza. E infatti l’Italia è il Paese europeo con la più alta evasione fiscale, con il 48,5% del reddito imponibile che non viene dichiarato.
Ma non solo i viventi preferiscono non pagare le tasse, a quanto pare il fisco non lascia in pace neanche chi ha deciso di passare a miglior vita.
No nuove tasse per la ricostruzione in Abruzzo
Abbiamo trovato un modo di rinunciare ad alcune spese e limitare gli sprechi – afferma il premier Berlusconi in Abruzzo – E venerdì prossimo, nel Consiglio dei ministri che terremo nel capoluogo, avremo pronto il piano, il decreto Abruzzo, con i fondi da investire per la ricostruzione. I finanziamenti li abbiamo, quindi non aumenteremo l’imposizione fiscale, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare le tasse. Non chiederemo soldi agli italiani, che se vorranno, potranno essere vicini agli abruzzesi anche con le donazioni.
Il presidente del Consiglio continuando, prova a infondere fiducia: