La riforma del lavoro del Ministro Fornero è l’oggetto della discussione politica della giornata di oggi tra Governo e Cgil. La riforma sfiora 65 mila lavoratori, ma secondo i Sindacati non è abbastanza ed è necessario un passo indietro del Governo, dato che con la soluzione attuale si escludono una grande fetta di ex-lavoratori. La riforma non sarebbe equa secondo più fonti, visto che sulla carta si preoccupa solo di una parte ristretta dei cittadini italiani, escludendo tutti gli altri.
La Fornero difende il suo operato ritenendo che “non ci sono risorse per tutti” e respinge gli attacchi:
Il governo non è nè cieco nè sordo ai problemi del Paese. Abbiamo 65.000 persone che vengono salvaguardate, ci dicono che non bastano e ci sono persone non incluse. Studieremo il problema. Non abbiamo ora nè numeri degli altri esodati nè accantonamento di risorse.
La riforma si preoccupa di trovare una soluzione per 65 mila ex-lavoratori, ovvero tutti quelli “lasciati a casa” entro dicembre 2011. La soluzione “in due tempi” non piace però ai Sindacati, che preferiscono un “tutto o niente” che al momento è però impossibile.