Cessioni immobiliari: novità sul contenzioso fiscale

 L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, 14 aprile 2010, ha emesso una importante circolare, la numero 18/E, con la quale vengono indicate agli uffici le linee operative in merito al contenzioso, anche per il passato, delle liti tributarie in materia di operazioni di cessione immobiliare nel caso in cui l’unico elemento a disposizione sia stato solamente lo scarto tra il prezzo dichiarato ed il valore normale. A tal fine, quindi, l’Agenzia delle Entrate, in materia di accertamento su reddito di imprese e di imposta sul valore aggiunto (Iva) per vendite di beni immobili, ha di conseguenza messo in evidenza come gli Uffici del Fisco debbano valutare l’abbandono del contenzioso, e quindi della lite tributaria, se l’unico elemento a disposizione del Fisco per l’accertamento sia quello sopra descritto.

Codice fiscale e tessera sanitaria: cosa cambia per i non residenti

 Con una Circolare, la numero 7/E, pubblicata in data odierna, lunedì 22 febbraio 2010, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti dei cambiamenti per quel che riguarda la consegna ai Consolati delle tessere relative al codice fiscale ed alla tessera sanitaria destinati ai contribuenti che non risiedono nel nostro Paese. Nel dettaglio, la modalità di recapito non avverrà più attraverso il corriere diplomatico, ma attraverso la società Poste Italiane. Nella Circolare, infatti, sia l’Agenzia delle Entrate, sia il ministero degli Affari Esteri, fanno presente che al riguardo è stato sottoscritto con la società postale italiana il servizio di recapito delle tessere sanitarie e di quelle relative al codice fiscale; come al solito poi, una volta ricevute, saranno i Consolati a consegnare le tessere ai contribuenti interessati che risiedono fuori dai confini italiani. L’Amministrazione finanziaria, tra l’altro, fa presente come il codice fiscale, nella sua classica forma, ovverosia quella del tesserino plastificato, sarà recapitato ai Consolati solamente nel caso in cui emergano particolari esigenze da parte del contribuente italiano residente all’estero.

Grande distribuzione organizzata: arriva vademecum Entrate

 L’Agenzia delle Entrate in data odierna, lunedì 25 gennaio 2010, ha pubblicato una Circolare, la 2/E con la quale l’Amministrazione finanziaria fornisce dei chiarimenti in merito ad un provvedimento datato 12 marzo 2009, nel quale si fa in particolare riferimento alla grande distribuzione per quel che riguarda la trasmissione telematica dei corrispettivi. Come diretta conseguenza, è in arrivo per le imprese della grande distribuzione organizzata un vademecum destinato a quelle realtà che hanno effettuato la scelta, riguardo alle prestazioni di servizi ed alla cessione di beni dei punti vendita, di effettuare la trasmissione in via telematica delle somme che giornalmente vengono incassate. Innanzitutto, nel documento di prassi l’Agenzia delle Entrate spiega quali siano i requisiti per potersi avvalere della facoltà di poter trasmettere in via telematica i corrispettivi e, quindi, avvalersi dell’esonero dell’emissione delle ricevute fiscali e degli scontrini.

Irap: Agenzia delle Entrate per la determinazione del valore

 L’Irap ha sopresso altre tasse: l’Ilor, l’Iciap, l’imposta sul patrimonio netto, la tassa sulla partita Iva, la tassa salute (contributo SSN) e altri contributi minori, tasse di concessione comunali. Il ricavato (in gergo fiscale si dice gettito) dell’Irap va alle Regioni e spesso viene impiegato nella sanità. La base imponibile è quasi il valore del prodotto nazionale netto, la remunerazione della produzione nel capitale e di lavoro, in pratica i ricavi di un’attività economica.

Per determinare la base imponibile Irap, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile un’apposita Circolare. Ben 27 pagine che spiegano dettagliatamente i passi per la determinazione del valore della produzione ai fini Irap per le società di capitali, per le imprese assicurative, gli istituti di credito e gli enti finanziari. Tra le varie precisazioni l’Agenzia ricorda che nei costi deducibili ai fini Irap rientrano le spese funzionali sostenute per acquisire beni e servizi da destinare ai dipendenti (per esempio l’acquisto l’acquisto di tute e scarpe da lavoro, i corsi di aggiornamento professionale, i servizi di mensa e di trasporto collettivo dei dipendenti).