Ci sono delle novità per coloro i quali hanno debiti contributivi Inps.
Ci sono delle novità per coloro i quali hanno debiti contributivi Inps.
Il datore di lavoro che non versa i contributi di un collaboratore con un contratto di lavoro a progetto, o di collaborazione coordinata e continuativa, rischia di commettere in tutto e per tutto un reato. Questo a seguito della Legge numero 183 del 2010, in corrispondenza dell’articolo numero 39; trattasi, nello specifico, del cosiddetto “Collegato Lavoro” che, quindi, introduce una pesante stretta su quei datori di lavoro che non pagano i contributi previdenziali ed assistenziali a lavoratori che di norma sono molto giovani. In particolare, a fronte dell’omesso versamento il datore di lavoro è tenuto, su notifica e sulla contestuale attivazione del procedimento, a adempiere entro un limite di tre mesi oltre il quale scatta l’ipotesi di reato. Pagando o non pagando oltre tale limite, infatti, scatta comunque la denuncia di reato tempestiva all’Autorità Giudiziaria.
Mancano oramai pochi giorni per il via ad una vera e propria rivoluzione in materia di presentazione delle domande di disoccupazione ordinaria, comunicazioni colf e domande di indennità di mobilità ordinaria. Dall’1 aprile 2011, in accordo con quanto ricorda l’Inps, le istanze sopra indicate potranno essere presentate solamente online, dal sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, oppure attraverso l’utilizzo del telefono. Questa grossa novità, già ampiamente preannunciata dall’Inps nelle scorse settimane, rientra nel piano dell’Istituto di procedere da un lato verso la totale telematizzazione delle domande riguardanti le prestazioni ed i servizi, e dall’altro verso un ulteriore aumento della qualità delle prestazioni stesse a favore sia dei cittadini, sia delle imprese.
I cittadini della Regione Veneto non ricordano certamente in modo positivo i giorni compresi tra il 31 ottobre e il 2 novembre scorsi: si tratta infatti del periodo in cui alcune città sono state gravemente colpite e danneggiate da forti eventi alluvionali, ma per lo meno c’è un motivo in più per poter affrontare serenamente il ritorno alla normalità. L’Inps ha ulteriormente prorogato il blocco dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, un provvedimento che era già stato reso noto dal ministero delle Finanze due mesi fa. Volendo essere più precisi, la circolare dell’istituto si rivolge a quei contribuenti che si sono visti costretti a interrompere la loro attività economica e che non sono stati quindi in grado di garantire i loro versamenti per l’arco temporale citato in precedenza.
Gli sportelli dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) diventano sempre di più telematici per quel che riguarda la presentazione delle domande per i servizi e per le prestazioni. In data odierna, lunedì 3 gennaio 2011, l’Istituto ha infatti reso noto che dall’1 gennaio 2011 le domande di disoccupazione ordinaria, ma anche quelle di accentramento della posizione contributiva, e di mobilità ordinaria, si presentano online. In questo modo i cittadini, ma anche le aziende, potranno evitare di recarsi presso gli Uffici dell’Inps nell’ambito di un processo di digitalizzazione che per l’anno in corso andrà a coinvolgere con gradualità tutte le tipologie di domande presentate all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Contestualmente, tenendo conto delle difficoltà da parte di quei soggetti che, per qualsiasi motivo, sono impossibilitati all’utilizzo dei servizi online, l’Inps procederà ad un ulteriore potenziamento del contact center che risponde al numero gratuito 803164.
Il disastro ferroviario che si è verificato lo scorso anno a Viareggio aveva già beneficiato di un decreto che dichiarava espressamente lo stato d’emergenza: oltre a questo importante testo normativo (si tratta del Dpcm del 3 luglio 2009) e all’ordinanza per le disposizioni più urgenti, la circolare che l’Inps ha provveduto a pubblicare due giorni fa chiarisce molti aspetti relativi alle sospensioni contributive e le varie istruzioni contabili per aziende, artigiani e commercianti iscritti alla gestione separata. Tale documento sottolinea come ci sia tempo fino al prossimo 1° luglio per ottenere la sospensione, da parte di Equitalia, delle attività di recupero dei contributi previdenziali e assistenziali.
Ci sono delle importanti conferme per quel che riguarda le aliquote contributive relative alle gestioni pensionistiche di commercianti e artigiani iscritti all’Inps: anche nel 2010, infatti, non verrà modificata la misura del 20% fissata dalla legge 296 del 2006 (si tratta della Finanziaria per il 2007), con un minimale pari a 14.334 euro e un versamento di 2.874 e 2.997 euro. La circolare di riferimento, in questo caso, è quella che è stata pubblicata dallo stesso ente previdenziale lo scorso 2 febbraio: le aliquote sono del 20% per gli artigiani e del 20,9% per i commercianti, mentre le stesse diminuiscono rispettivamente al 17% e al 17,9% nell’ipotesi di giovani collaboratori che non hanno un’età superiore ai 21 anni. Inoltre, rimane ancora valida la riduzione del 50% per quei lavoratori di età superiore ai 65 anni e già pensionati presso le gestioni dell’Istituto. Il reddito minimo da prendere in considerazione è dunque quello di 14.334 euro: riguardo poi la quota che eccede il reddito minimo e che arriva fino al limite di retribuzione annua pensionabile (per un ammontare pari a 42.364 euro), i contributi devono essere calcolati applicando le aliquote del 20% sui redditi di impresa che sono stati prodotti nel 2009.