Tasse: le linee di pensiero del Governo sull’Irpef

 All’interno del Consiglio dei Ministri fervono le discussioni circa le più importanti tematiche fiscali da affrontare: per il momento sembra prevalere la linea di azione del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, anche se le discussioni non sembrano finite qui. Importante in questo senso è stato il discorso di Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, intervenuto ad Arezzo nel corso di una convention del Pdl: secondo il ministro, infatti, le tasse possono essere ridotte già a partire dal prossimo anno, mentre il 2010 rappresenterà l’anno di avvicinamento al traguardo. Il sentiero è già stato tracciato da Tremonti; riduzione dell’Irpef, aumento delle aliquote relative all’Iva, innalzamento delle tasse sui consumi, obiettivi ambiziosi, ma da raggiungere senza accelerare i tempi.

 

Zone franche esentasse per 22 città italiane

 Il governo ha fornito il suo assenso per il via libera alle cosiddette “Zone Franche Urbane”: per essere più precisi, la decisione è stata presa dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il quale provvederà a firmare i relativi contratti nel corso della giornata di domani, alla presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In sostanza, si tratta di 22 zone dell’Italia e, per l’appunto, i contratti verranno posti in essere con i sindaci dei 22 comuni interessati dal progetto. Cosa sono queste “zone franche”? L’annuncio è arrivato direttamente dallo stesso ministero, il quale ha spiegato che l’iniziativa va a inserirsi nell’ambito del piano straordinario approntato dal Governo per il sud del nostro paese.

 

Canone Rai: per la disdetta basta poco

Ritengo che il canone Rai si debba pagare, ma bisogna verificare la qualità del servizio offerto dalla tv pubblica altrimenti c’è il rischio che il cittadino si possa ribellare non pagando il canone e mettendo in crisi la tv pubblica, che ha già dei conti molto difficili. Qualità del servizio che la televisione pubblica deve dare proprio perché c’è il canone che viene pagato dal cittadino. E proprio perché non si deve rompere questo patto tra gli ascoltatori e la Rai, è necessario responsabilità. Dove andremmo a finire se ci fosse una disdetta di abbonamenti che non facesse più tornare i conti della Rai?

Afferma il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola.