Pressione fiscale: quella reale è ben più alta

 In Italia i contribuenti sono letteralmente tartassati dal Fisco per effetto di una pressione fiscale e tributaria fin troppo elevata e che è frutto anche dell’evasione fiscale che comporta a carico dei contribuenti onesti il pagamento delle imposte anche per chi le evade. Ma i livelli ufficiali di pressione fiscale nel nostro Paese sono di gran lunga più bassi di quella che a conti fatti è la pressione fiscale reale. Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani, infatti, rivela come la pressione fiscale reale a carico dei contribuenti del nostro Paese sia di circa nove punti percentuali superiore al dato ufficiale. A rilevare il dato reale della pressione fiscale è stata KRLS Network of Business Ethics per conto proprio di Contribuenti.it; ebbene, è emerso che la pressione reale a carico dei contribuenti italiani è pari a ben il 52,5%.

Codice fiscale e tessera sanitaria: cosa cambia per i non residenti

 Con una Circolare, la numero 7/E, pubblicata in data odierna, lunedì 22 febbraio 2010, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti dei cambiamenti per quel che riguarda la consegna ai Consolati delle tessere relative al codice fiscale ed alla tessera sanitaria destinati ai contribuenti che non risiedono nel nostro Paese. Nel dettaglio, la modalità di recapito non avverrà più attraverso il corriere diplomatico, ma attraverso la società Poste Italiane. Nella Circolare, infatti, sia l’Agenzia delle Entrate, sia il ministero degli Affari Esteri, fanno presente che al riguardo è stato sottoscritto con la società postale italiana il servizio di recapito delle tessere sanitarie e di quelle relative al codice fiscale; come al solito poi, una volta ricevute, saranno i Consolati a consegnare le tessere ai contribuenti interessati che risiedono fuori dai confini italiani. L’Amministrazione finanziaria, tra l’altro, fa presente come il codice fiscale, nella sua classica forma, ovverosia quella del tesserino plastificato, sarà recapitato ai Consolati solamente nel caso in cui emergano particolari esigenze da parte del contribuente italiano residente all’estero.

Fisco italiano: non solo tasse, c’è anche la burocrazia

 Nel nostro Paese in materia fiscale non c’è solo il problema legato alle tasse ed in particolare ad una pressione fin troppo elevata; a questo infatti si aggiunge quello della burocrazia fiscale in virtù del fatto che sovente in materia di fisco e tributi, tra risoluzioni, direttive, norme tributarie e circolari ministeriali le “regole del gioco” in Italia cambiano in continuazione. Questo, in sintesi, è lo scenario descritto da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base ad un calcolo effettuato, addirittura per difetto, da KRLS Network of Business Ethics che, per conto dell’Associazione, ha provveduto a conteggiare il numero di nuove norme tributarie che in Italia vengono emanate ogni anno. Ebbene, KRLS Network of Business Ethics ne ha contate ben 62.500, con la conseguenza che l’Italia non è solo primatista in Europa per l’evasione, ma anche per la burocrazia fiscale.

Scudo fiscale e condono: servono solo a favorire i grandi evasori

 Quali sono nel nostro Paese i vantaggi legati alla messa a punto periodicamente di condoni e di scudi fiscali? Ebbene, sul tema Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani non ha dubbi, ed afferma, in accordo con le dichiarazioni del Presidente Vittorio Carlomagno, che questi servono a conti fatti a favorire i grandi evasori. Per l’Associazione è arrivato il tempo di dire basta, di chiudere la stagione dei condoni e delle “sanatorie” visto che, se un obiettivo poteva essere al riguardo quello della lotta all’evasione fiscale, allora la battaglia è stata clamorosamente persa. Contribuenti.it, infatti, rivela come anche lo scorso anno l’evasione fiscale nel nostro Paese sia cresciuta registrando una crescita addirittura a due cifre e pari all’11,5%. Questa percentuale emerge da un’indagine che KRLS Network of Business Ethics ha realizzato per Contribuenti.it prendendo a riferimento i dati che sono stati divulgati in tutta Europa dalle Polizie tributarie.

Agenzia delle Entrate: Toscana, attive le ultime Direzioni provinciali

 A partire da domani, 8 febbraio 2010, si completa nella Regione Toscana il processo di riorganizzazione nazionale dell’Agenzia delle Entrate; questo perché saranno attivate le ultime e nuove Direzioni provinciali, quelle di Firenze e di Arezzo, costituite allo stesso modo delle altre da un ufficio provinciale di controllo e da tutta una serie di uffici territoriali che vanno a “sostituire” gli uffici locali sul territorio provinciale al fine di continuare ad erogare i servizi e l’assistenza per i contribuenti. Anche a Firenze ed Arezzo, ogni ufficio provinciale di controllo è suddiviso in un’area legale, che si occupa di monitorare e seguire l’attività relativa al contenzioso, e l’area accertamento che si occupa di mettere a punto ed attuare i piani per i controlli al fine di contrastare l’evasione fiscale.

Tasse: chi non le paga andrebbe escluso da bandi e incentivi statali

 Nel nostro Paese tutte le aziende che non risultano essere in regola con gli adempimenti fiscali non dovrebbero partecipare a finanziamenti, richieste di incentivi di Stato, o comunitari, e neanche ai bandi pubblici. A dichiararlo è stato il Presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, il quale ha sottolineato come quello del mancato pagamento delle tasse sia un malcostume che andrebbe combattuto con una riforma fiscale che, partendo dalla riduzione delle aliquote di almeno cinque punti, passi anche attraverso modifiche al DURC, nel quale oltre ai contribuiti previdenziali andrebbero anche inseriti i versamenti delle tasse al Fisco. In questo modo le imprese, grandi e piccole, ci penserebbero più di una volta prima di non avere il DURC perfettamente in regola.

Equitalia: recupero entrate locali più rapido e meno costoso

 Nella gestione dell’intero ciclo legato alla riscossione, Equitalia punta a rendere sempre più estesi i servizi Web, gratuiti, su tutto il territorio nazionale di competenza. Ad affermarlo nelle scorse settimane è stato Marco Cuccagna, direttore generale di Equitalia, sottolineando come questo garantisca più efficienza e più economicità non solo a favore dei cittadino, ma anche per gli Enti locali. Non a caso, con l’operazione “zero carta” nell’intero ciclo della riscossione, Equitalia ha provveduto a mettere in rete lo scorso anno ben 5.600 comuni, facendo così risparmiare sia tempo, sia denaro in merito alla gestione cartacea delle comunicazioni che di norma sussisteva nel rapporto tra l’agente della riscossione e l’ente creditore. Il cosiddetto progetto “Informatizzazione enti”, infatti, ha permesso a livello locale una sensibile razionalizzazione della riscossione nel processo di recupero delle entrate da parte dei Comuni. Rispetto ai 1.000 Comuni del 2008, nel 2009 i Comuni italiani che hanno abbandonato la carta sono diventati, come accennato, ben 5.600.

Aliquote Irpef: andrebbero ridotte di almeno cinque punti

 Qual è il modo più efficiente per combattere in Italia l’evasione fiscale? Di sicuro, una grossa mano la può dare l’abbattimento delle pressione fiscale, visto che le aliquote sono fin troppo elevate e rischiano di rimanere tali ancora per qualche anno visto che il Governo di recente ha fatto presente come per il momento nulla si possa fare a causa della congiuntura sfavorevole e della bassa crescita economica. Ma di quanto occorre tagliare le aliquote per far in modo che le tasse a pagarle siano tutti in modo tale da pagare di meno? Ebbene, al riguardo, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ritiene che una delle cose da fare sia quella di tagliare le aliquote fiscali di almeno cinque punti. Il nostro Paese, infatti, in base ad un’indagine che, per conto dell’Associazione, ha realizzato KRLS Network of Business Ethics, detiene e mantiene il triste primato di primo Paese in Europa per evasione fiscale.

Equitalia: nel 2009 boom per le dilazioni di pagamento

 Nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle il gruppo Equitalia ha autorizzato, in materia di saldo di debiti fiscali, la bellezza di 445 mila rateazioni con un rialzo del 155% rispetto al 2008; a fornire questo dato è la stessa Equitalia nel sottolineare come siano state concesse dilazioni per un controvalore pari ad oltre dieci miliardi di euro. Il forte incremento del saldo a rate del debito fiscale è chiaramente frutto anche del difficile quadro congiunturale, ma ciò nonostante Equitalia ha raggiunto ottimi risultati dalla lotta all’evasione, visto che, in base agli ultimi dati disponibili, proiettati sull’intero 2009, c’è stata una crescita delle somme recuperate dalle riscossioni da ruolo del 7% a 7,5 miliardi di euro rispetto al 2008, mentre la crescita è del 12% se confrontata con l’anno 2007.

Fisco e gradimento: le “faccine” arrivano anche nel Veneto

 Nel marzo di quest’anno il ministero della Pubblica amministrazione e l’innovazione ha avviato un’iniziativa, fortemente voluta dal Ministro Renato Brunetta, finalizzata a monitorare il livello di qualità e di gradimento, la cosiddetta “customer satisfaction”, dei servizi pubblici da parte dei cittadini attraverso “Mettiamoci la faccia”, una campagna per mezzo della quale si può monitorare, con il sistema delle “faccine“, la qualità dei servizi resi ai cittadini. Ebbene, a questa iniziativa ha aderito anche la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, e dall’1 gennaio prossimo il sistema di rilevazione della “customer satisfaction” sarà presente in tre Uffici dell’Amministrazione finanziaria, a Castelfranco Veneto, San Donà di Piave e nel comune di Vittorio Veneto.

Evasione fiscale: Toscana, nel mirino anche le auto da corsa

 Nel 2008 l’Agenzia delle Entrate, ed in particolare l’Ufficio di Viareggio, ha avviato una complessa operazione finalizzata ad accertare la presenza di situazioni potenzialmente evasive nell’ambito delle competizioni automobilistiche, ed in particolare nel mondo del rally. Ebbene, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Toscana, l’Amministrazione finanziaria ha “scovato” oltre quattro milioni di euro di evasione fiscale accertata nei confronti di una ditta che, operante nel settore della sponsorizzazione e della pubblicità per le auto da corsa, è accusata d’aver emesso parecchie fatture per operazioni che agli occhi del Fisco risultano essere del tutto inesistenti.

Agenzia delle Entrate: in Toscana arrivano le “faccine”

 Anche l’Agenzia delle Entrate è sempre più interessata a conoscere il grado di soddisfazione del cittadino per i servizi resi, anche al fine di migliorare l’efficienza e risolvere sul nascere ogni criticità. Per questo, anche in Toscana, in accordo con l’adesione, tra l’altro, effettuata allo stesso modo dalle Direzioni regionali dell’Agenzia delle Entrate del Veneto e della Liguria, l’Amministrazione finanziaria ha deciso di “metterci la faccia”. E così, a partire dal prossimo anno, in via sperimentale, nella Regione, ed in particolare per i contribuenti delle città di Siena, Pontedera e Carrara, partirà il sistema di rilevazione in tempo reale del grado di soddisfazione dell’utenza attraverso il cosiddetto sistema delle “faccine” voluto dal Ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione per misurare e migliorare la qualità dei servizi resi dalle Amministrazioni Pubbliche.

Evasione fiscale: Lazio, giro di vite sui beni di lusso

 Nella Regione Lazio il Fisco ha “scovato” un contribuente che, a fronte di redditi dichiarati per 21 mila euro in media all’anno, possedeva ben quattro automezzi a lui intestati, di cui tra questi una bella Mercedes ed una moto; inoltre, è stato rilevato come il contribuente, apparentemente con un reddito nella media, fosse proprietario di ben quattro immobili. O ancora, a seguito dell’avvio di accertamenti sintetici, sempre nel Lazio un contribuente, pur dichiarando meno di 20 mila euro all’anno, aveva a proprio carico rate di leasing e di premi assicurativi, per l’acquisto di macchine ed imbarcazioni, pari all’incirca a 130 mila euro. Sono questi due dei casi che hanno portato nel Lazio alla scoperta di ben 29 milioni di euro di evasione fiscale, a seguito di un giro di vite sui beni di lusso scattato attraverso gli accertamenti sintetici.

Evasione fiscale: uno “sport” praticato più del calcio

 Quale soluzione adottare per combattere, contrastare e sradicare nel nostro Paese l’evasione fiscale? Ebbene, al riguardo Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, ritiene che, al fine di evitare che fino a nove scontrini fiscali su dieci non vengano “battuti”, l’introduzione dello scontrino “gratta e vinci” potrebbe essere una buona idea. Anzi, Vittorio Carlomagno, Presidente dell’Associazione Contribuenti.it, ritiene che lo scontrino “antievasione” non dovrebbe essere solo “gratta e vinci”, ma  “gratta, vinci e parcheggia“, in modo tale da includere, quindi, anche un’ora gratuita di parcheggio per fare gli acquisti. In questo modo, chiaramente, l’esercente sarebbe in sostanza quasi “obbligato” ad emettere lo scontrino, anche quando questo vorrebbe fare il furbo, visto che il consumatore perderebbe l’opportunità, doppia, di non pagare il parcheggio e di partecipare al gioco “gratta e vinci”.