Il datore di lavoro che non versa i contributi di un collaboratore con un contratto di lavoro a progetto, o di collaborazione coordinata e continuativa, rischia di commettere in tutto e per tutto un reato. Questo a seguito della Legge numero 183 del 2010, in corrispondenza dell’articolo numero 39; trattasi, nello specifico, del cosiddetto “Collegato Lavoro” che, quindi, introduce una pesante stretta su quei datori di lavoro che non pagano i contributi previdenziali ed assistenziali a lavoratori che di norma sono molto giovani. In particolare, a fronte dell’omesso versamento il datore di lavoro è tenuto, su notifica e sulla contestuale attivazione del procedimento, a adempiere entro un limite di tre mesi oltre il quale scatta l’ipotesi di reato. Pagando o non pagando oltre tale limite, infatti, scatta comunque la denuncia di reato tempestiva all’Autorità Giudiziaria.
contributi all’Inps
Inps: pensione, meno di 500 euro per un italiano su due
Come deve fare in Italia un cittadino, ed in particolare un pensionato, a vivere con meno di 500 euro al mese? La domanda è d’obbligo visto che sono ben sette milioni nel nostro Paese i pensionati la cui prestazione non supera la soglia dei cinquecento euro al mese. A metterlo in evidenza è stata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, la quale in particolare ha sottolineato come sulle quasi 14,5 milioni di pensioni pagate ben 7 milioni siano sotto i 500 euro; inoltre, di questi 7 milioni di pensioni ce ne sono 1,8 milioni, ovverosia poco più del 12% del totale, che non superano la soglia dei 250 euro al mese, buoni al massimo per vivere una settimana e non certo un mese. Sono questi i dati emersi da un’indagine che Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics; inoltre, l’Associazione con un comunicato ha reso noto che in esclusiva, sul magazine “Contribuenti.it”, sarà pubblicato lo studio sull’identikit dei pensionati.
Inps: pensioni, i dati sulla finestra luglio 2010
Nei primi sette mesi dell’anno in corso, ovverosia dal mese di gennaio al mese di luglio del 2010, le uscite del lavoro per pensionamento si sono attestate su valori inferiori a quelli preventivati dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. A darne notizia è stato proprio l’Inps nel precisare come il numero di uscite si sia attestato nel periodo a quota 131.300, ovverosia in calo di 16 mila unità rispetto alle 147.700 messe in preventivo. Il dato, in accordo con quanto messo in risalto da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, dimostra come in vista dell’entrata in vigore della riforma non ci sia stata nessuna corsa alla pensione. Secondo il Presidente dell’Istituto, quindi, “gli italiani mostrano maggiore equilibrio di tanti esperti della materia“.
Pensioni: spesa previdenziale aumenta, ma gli importi sono modesti
In Italia essere pensionati non si può certo dire che rappresenti un lusso. Anzi, gli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) rivelano come ci siano quasi 1,8 milioni di pensionati che percepiscono mensilmente una prestazione avente un importo sotto i 250 euro, ovverosia ben al di sotto del limite di sopravvivenza. Ma quasi la metà dei pensionati, pari a ben 7 milioni di persone, prendono addirittura meno di 500 euro a conferma di come nel nostro Paese, a fronte di una tassazione elevata anche sui pensionati, e di una spesa previdenziale che tende ad aumentare, gli importi erogati risultino essere alquanto modesti. Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, che ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics di effettuare l’identikit del pensionato nel nostro Paese, sottolinea tra l’altro come ad incrementare la media degli importi di pensione contribuisca una piccola percentuale di privilegiati, pari allo 0,4% del totale, che prende addirittura oltre 3.000 euro al mese.
Inps: pensioni, arriva l’estratto conto previdenziale online
Per i pensionandi italiani arriva l’estratto conto previdenziale consultabile direttamente online. A darne notizia è stato l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, spiegando in particolare che il servizio sarà attivato a favore di tutti quegli assicurati Inps che sia per quest’anno, sia per l’anno 2011, raggiungeranno l’età pensionabile. Per questi futuri pensionati non sarà tra l’altro solamente possibile, direttamente online, consultare l’estratto conto previdenziale in formato rigorosamente elettronico, ma si potranno altresì inviare all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale delle segnalazioni, in modalità interattiva, nel caso in cui fossero presenti nel documento eletronico, e quindi tra i dati consultati online, delle lacune. L’accesso al servizio online potrà avvenire con la stessa modalità con cui si accede nella maniera classica ai servizi Web dell’Inps, ovverosia dal sito Internet www.inps.it avendo il codice Pin e con la massima sicurezza e riservatezza; i pensionandi che non sono in possesso del codice Pin possono comunque richiederlo o via telefono, oppure direttamente online.
La sanatoria su colf e badanti non riesce ancora a ingranare
I dati relativi alla recente sanatoria su colf e badanti extracomunitari senza permesso di soggiorno confermano una realtà incontrovertibile: a nove giorni dall’avvio della regolarizzazione, il ministero dell’Interno ha diffuso le cifre che si riferiscono all’invio telematico delle domande. Si tratta di una partenza a dir poco lenta, anche se il ministero preferisce utilizzare l’aggettivo “dolce”. Quello che è certo, al di là delle differenze grammaticali, è che il raggiungimento della soglia minima che ci si era prefissati (500.000 domande) è ancora troppo lontano: a maggior ragione è lontano anche l’obiettivo massimo dei 750.000 invii sempre annunciati dal Viminale. Fino a questo momento si possono contare, in effetti, solo 46.095 domande, senza alcuna accelerazione nel ritmo di invio, visto che sin dal primo giorno il trend si è mostrato subito al rallentatore. I moduli scaricati risultano invece 70.779, ma in compenso si può essere soddisfatti del fatto che il riscontro delle ricevute risulta in perfetto ordine.