Studi di settore 2011: le novità

 Ci sono importanti novità per quel che riguarda gli studi di settore 2011, ovverosia quelli da presentare quest’anno a valere sull’anno di imposta 2010. A darne notizia nella giornata di ieri, martedì 28 giugno del 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel far presente come in merito sia stato messo tutto nero su bianco con un’apposita Circolare, la numero 30/E diffusa proprio nella giornata di ieri. In particolare, gli studi da presentare quest’anno, oltre a contenere, così come avvenuto in questi ultimi anni, i cosiddetti correttivi anticrisi, sono caratterizzati anche dall’introduzione di nuovi indicatori che tendono conto sempre di più del luogo dove il contribuente esercita l’attività. Trattasi, nello specifico, di due nuove indici che misurano le retribuzioni a livello locale, e che “pesano” gli importi dei canoni di locazione residenziale.

Studi di settore: Gerico 2011, nuovo software online

 Tra le novità 2011 sugli studi di settore, a valere sull’anno di imposta 2010, e per i complessivi 206 studi di settore, è online la nuova versione del software Gerico 2011. A darne notizia venerdì scorso, 10 giugno 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come il software per gli studi permetta di andare ad effettuare il calcolo di congruità. Il nuovo software, Gerico 2011 appunto, si può come al solito andare ad utilizzare dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov, accedendo all’apposita sezione “Studi di settore“. Anche per il 2011, così come avvenuto a valere sull’anno di imposta 2009, Gerico 2011, ai fini delle risultanze legate agli studi di settore, tiene conto dei cosiddetti correttivi anticrisi che, lo ricordiamo, sono stati introdotti negli anni scorsi dal Fisco proprio per tener conto di situazioni di calo di fatturato e di redditività strettamente correlati alla sfavorevole congiuntura economica.

Studi di settore: online il software per i giustificativi

 Per gli studi di settore, relativamente all’anno 2009, sia i contribuenti, sia gli intermediari possono utilizzare online uno specifico software grazie al quale possono essere inoltrati i giustificativi inerenti situazioni di incoerenza, di non congruità e/o di non normalità degli studi stessi. A darne notizia in data odierna, giovedì 11 novembre 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come con la presenza online del software per i contribuenti e per gli intermediari per gli studi di settore 2009 scattino i tempi supplementari. Il programma, nello specifico, permette di trasmettere all’Amministrazione finanziaria dello Stato elementi ed informazioni tali da giustificare le cause per cui lo studio di settore è risultato essere non coerente, non in linea con gli indicatori di normalità, oppure non congruo. Le trasmissioni con il programma, in accordo con quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate con un comunicato ufficiale, potranno partire lunedì prossimo, 15 novembre 2010, e fino e non oltre la data del 31 gennaio del 2011.

Studi di settore: disponibili i report degli Osservatori regionali

 Sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione che è dedicata agli Osservatori regionali, sono disponibili e suddivisi Regione per Regione i report annuali sugli studi di settore che forniscono la fotografia sulle realtà locali. A darne notizia è stata nella giornata di ieri l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel mettere in evidenza come le relazioni annuali forniscano in maniera differenziata un’istantanea sulla crisi economica che, con diversi effetti sui settori produttivi, ha colpito tutte le Regioni del nostro Paese anche sulla base di problematiche locali che spaziano dalla crisi del mobile imbottito nella Regione Puglia agli effetti prolungati dell’alluvione del 2006 nella Regione Calabria, fino ad arrivare all’emergenza rifiuti nella Regione Campania. Sono in tutto 21 i report annuali disponibili che riguardano l’attività degli Osservatori regionali sugli studi di settore che è stata svolta lo scorso anno, e che mirano chiaramente a fornire sempre più con maggiore precisione la fotografia della realtà locale che, tra l’altro, risulta essere di fondamentale utilità ai fini dell’attività di controllo.

Studi di settore: Veneto, istituiti due nuovi gruppi di lavoro

 Lunedì scorso, 12 luglio 2010, a Palazzo Erizzo, dove si trova la sede della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, si è tenuta una riunione dell’Osservatorio Regionale con all’ordine del giorno, in materia di studi di settore, la periodica verifica per quel che riguarda, per i vari gruppi territoriali, lo stato di avanzamento dei lavori. A darne notizia venerdì scorso con un comunicato ufficiale è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto nel sottolineare come il Direttore, unitamente ad altri dirigenti, ai Direttori provinciali ed ai Direttori degli Uffici delle Entrate di Vicenza 1 e di Vicenza 2, abbiano incontrato sia le Associazioni di categoria dei settori del commercio, dell’industria e dell’artigianato, sia i rappresentanti degli Ordini professionali.

Unico 2010: ultima chiamata per versare le tasse

 Per i versamenti di Unico 2010 i termini stanno per scadere. I contribuenti che non devono presentare gli studi di settore, infatti, hanno tempo per versare le tasse, con una maggiorazione sugli importi dello 0,40%, entro e non oltre la data di venerdì prossimo 16 luglio 2010; tale scadenza, chiaramente, riguarda i contribuenti di Unico 2010 che non hanno versato le tasse risultanti dal modello entro lo scorso 16 giugno che rappresenta il termine ordinario di scadenza. Quindi, entro venerdì prossimo i contribuenti interessati dovranno versare, tra l’altro, la prima rata dell’Irpef 2010, ovverosia il primo acconto, mentre il secondo si paga entro la fine del prossimo mese di novembre, ed il saldo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) relativa all’anno di imposta 2009. Per i contribuenti che invece oltre alla presentazione del modello Unico 2010 devono anche presentare gli studi di settore, i termini di scadenza slittano, grazie ad una recente proroga, al 5 agosto 2010.

Unico 2010: scadenza proroga versamenti senza maggiorazioni

 Scade oggi, lunedì 6 luglio 2010, l’ultimo termine utile affinché i contribuenti di Unico 2010, chiamati altresì a presentare gli studi di settore, possano pagare le tasse senza l’applicazione di maggiorazioni sugli importi dovuti al Fisco. Quella in scadenza è infatti una proroga concessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle scorse settimane al fine di permettere a tale categoria di contribuenti di avere più tempo per fare i conti di Unico 2010 ma soprattutto per presentare gli studi di settore, uno strumento che, lo ricordiamo, ha acquisito in questi ultimi anni una maggiore complessità anche in virtù della messa a punto dei cosiddetti “correttivi anticrisi” che tengono conto delle incertezze legate al quadro macroeconomico nazionale ed internazionale.

Studi di settore 2010: indicatori territoriali e correttivi salvagente

 Per i contribuenti di Unico 2010 che devono presentare anche gli studi di settore, oltre alla proroga sul versamento delle imposte, ci sono al fine di presentare dati congrui nonostante la crisi, sia gli indicatori territoriali su misura, sia i cosiddetti correttivi salvagente. A farlo presente ed a ricordarlo nella giornata di ieri è stata l’Agenzia delle Entrate che in merito ha sottolineato come anche quest’anno le novità non solo si adeguino alla crisi, ma anticipino in tutto e per tutto il federalismo fiscale. A tal fine l’Amministrazione finanziaria ha emanato una Circolare, la numero 34/E, nella quale viene messo tra l’altro in risalto come i nuovi correttivi 2010, a valere su compensi e ricavi percepiti nel 2009, siano stati messi a punto dopo aver letteralmente “pesato” la crisi raccogliendo da un lato informazioni sull’andamento dell’economia sul territorio attraverso le Associazioni di categoria, e dall’altro incrociandole sia con analisi di primari istituti di ricerca e Rapporti a cura dell’Isae, Istat, Banca d’Italia e Prometeia, sia con le comunicazioni annuali IVA 2010 che i contribuenti hanno trasmesso entro lo scorso mese di febbraio 2010.

Versamenti Unico 2010: rinvio termini con gli studi di settore

 In linea con le indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi, venerdì 10 giugno, grazie ad un Decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, è stata messa a punto la proroga che permette di rinviare i versamenti di Unico 2010 per tutti quei contribuenti che devono presentare anche gli studi di settore. Lo slittamento approvato prevede ora che le tasse relative alla dichiarazione dei redditi possano essere pagate senza maggiorazioni non entro mercoledì prossimo, 16 giugno 2010, termine classico per i versamenti, ma entro e non oltre la data di martedì 6 luglio 2010. Sono state così accolte le istanze delle Associazioni di categoria che hanno chiesto una proroga anche per mettere a punto la dichiarazione dei redditi e, soprattutto, per l’utilizzo del software Gerico che l’Amministrazione finanziaria ha rilasciato solamente alla fine del mese scorso.

Studi di settore e tutela del made in Italy

 Anche quest’anno, a causa della crisi finanziaria ed economica, per molti contribuenti soggetti agli studi di settore non sarà facile rispettare i criteri di congruità previsti da tale strumento; nel 2009, infatti, specie per i liberi professionisti, lavoratori autonomi, e le piccole imprese esportatrici, i ricavi sono nuovamente scesi ed i profitti o i compensi si sono ulteriormente ridotti. Anche per quest’anno il Fisco, in virtù di questa situazione, ha comunque deciso di mettere a punto per il 2010, a valere sull’esercizio 2009, lo strumento dello studio di settore con i correttivi anticrisi per venire incontro alle aziende ed ai lavoratori con partita Iva in apnea a causa delle difficoltà congiunturali. Ebbene, in virtù di questa novità annunciata nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, ma ampiamente attesa ed in linea con le richieste delle Associazioni di categoria, la Cgia di Mestre ha effettuato uno studio al fine di rilevare quali settori dell’economia e quindi quali aziende abbiano sofferto maggiormente nel 2009 a causa della crisi.

Studi di settore: correttivi anticrisi anche quest’anno

 Anche per quest’anno gli studi di settore potranno “avvantaggiarsi” dei correttivi anticrisi. Ad annunciarlo nella giornata di ieri è stata l’Agenzia delle Entrate, ragion per cui tutti i contribuenti soggetti agli studi di settore potranno eventualmente fruire di tutta un serie di interventi “salvagente” che tengono conto dell’impatto che la crisi anche nel 2009 ha avuto sull’economia reale. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria sottolinea come la Commissione degli esperti abbia approvato anche per quest’anno dei correttivi anticrisi che sono trasversali, ovverosia “investono” tutti gli ambiti dell’economia più sensibili al ciclo economico: dai servizi al commercio e passando per il comparto manifatturiero e quello delle libere professioni. Per approntare i nuovi correttivi è stato effettuato un vero e proprio monitoraggio della crisi attraverso la raccolta di informazioni, dati ed analisi provenienti da istituzioni e primari istituti di ricerca: dall’Isae a Prometeia e passando per l’Istat e la Banca d’Italia.

Studi di settore: un’impresa su tre rischia il contenzioso

 Quest’anno, per la presentazione del Modello Unico 2009, e per gli studi di settore, i contribuenti soggetti agli studi si sono potuti avvalere dei cosiddetti “correttivi anticrisi” al fine di tenere conto della difficile congiuntura economica dello scorso anno. Ma nonostante tali “agevolazioni” disposte del Fisco, molte imprese rischiano comunque di dichiarare un volume d’affari e indicatori di reddito non perfettamente congrui con i parametri che scaturiscono dall’applicazione degli studi di settore. Non a caso, la CGIA di Mestre ha rilevato come, nonostante gli aggiustamenti ed i correttivi introdotti, un’impresa su tre, riguardo all’anno di imposta 2008, dall’applicazione degli studi di settore non dichiarerà ricavi in linea con le pretese che il Fisco avanza con gli studi. Considerando che in Italia sono circa 3,7 milioni i soggetti con partita IVA soggetti agli studi, allora ben 1,2 milioni di contribuenti non presenteranno dichiarazioni “congrue” agli studi proprio in virtù del fatto che la crisi finanziaria ed economica ha avuto sul business un impatto tale e negativo da non poter essere “rilevato” attraverso i correttivi anticrisi applicabili per lo studio di settore di appartenenza.

Studi di settore: parte il restyling in chiave federale

 Gli studi di settore, al fine di essere sempre più conformi ed al passo con le realtà economiche e territoriali nelle varie aree dell’Italia, aprono ufficialmente all’ingresso dei Comuni negli Osservatori regionali per mettere a punto, riguardo agli studi, un vero e proprio restyling in chiave federale. Non a caso, nella giornata di ieri, 3 luglio 2009, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato un Provvedimento in virtù del quale i Comuni italiani apporteranno, grazie a rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), una effettiva partecipazione all’elaborazione degli studi di settore in sede di Osservatori regionali. Negli Osservatori regionali sugli studi di settore, quindi, è prevista in via permanente la presenza di un rappresentante dell’ANCI ai fini della individuazione di condizioni che a livello locale sono specifiche per l’esercizio di determinate attività. In futuro, gli studi di settore saranno così sempre di più predisposti sulla base di differenziazioni territoriali anche grazie alla nomina, nella Commissione degli Esperti, di due rappresentanti dell’ANCI.

Studi di settore: in Piemonte sono 200 mila i contribuenti che li applicano

 Sono circa duecentomila nella Regione Piemonte i contribuenti che quest’anno sono chiamati alla presentazione degli studi di settore. Il dato è stato fornito dalla Direzione regionale Piemonte dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha colto l’occasione per far presente come la prima data utile per il versamento sia dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), sia quella sui redditi, è slittata entro e non oltre il termine del 6 luglio 2009. Questo a seguito di un decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che ha concesso ai contribuenti soggetti agli studi di settore una proroga, pari a venti giorni in più, per calcolare le imposte e trasmettere le risultanze degli studi di settore, e questo senza alcuna maggiorazione. Si possono così pagare senza oneri aggiuntivi, entro il prossimo 6 luglio 2009, sia l’IRPEF, sia l’IRES, l’IRAP, ma anche i contributi previdenziali che vengono calcolati con il modello Unico 2009.